Il sottoattraversamento dell’Alta Velocità non è necessario per i treni dei pendolari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2006 15:00
Il sottoattraversamento dell’Alta Velocità non è necessario per i treni dei pendolari

Firenze, 15 dicembre 2006- «Già nel settembre 2007, con il completamento di Memorario e con gli attuali nuovi binari di superficie, ci sarà un numero di treni regionali e metropolitani in quantità superiore rispetto a quelli previsti e simulati da Ferrovie e Regione con la “liberazione dei binari di superficie” nel 2012-2015». Lo hanno detto Piero Baronti e Maurizio Da Re, rispettivamente presidente e responsabile trasporti di Legambiente Toscana, presentando il “dossier sulla metropolitana ferroviaria di superficie nell'area fiorentina” con dati e analisi sullo sviluppo dei treni regionali in base agli accordi stipulati sull’Alta Velocità fino dal 1995.

«Già oggi è possibile l’uso urbano del treno – hanno sottolineato Baronti e Da Re – per andare diretti da Campo di Marte a Rifredi in 10-12 minuti con i 31 treni che fermano e passano per Statuto, così come si può andare a S.M.Novella in 5-7 minuti da Campo di Marte o da Rifredi».
Secondo il dossier di Legambiente, a oggi i treni esistenti grazie a Memorario, l’orario cadenzato e realizzato da Regione e Rfi dal 2004, sono complessivamente 415, da e per Firenze S.M.Novella, nelle varie direttrici dell’area metropolitana: Prato, Empoli, Montevarchi, Pontassieve, Borgo S.Lorenzo.

I treni previsti dalle Ferrovie con l’Alta Velocità a regime (2012-2015) sono 460, in base alla simulazione appositamente effettuata con l’accordo del 1999. Con i 50 nuovi treni previsti dal Valdarno con l’aggiornamento di Memorario nel settembre 2007 i treni regionali diventeranno 465, già 5 in più rispetto alla simulazione FS con l’A.V., a cui poi si aggiungeranno nell’autunno 2008 i 24 treni stimati dalla stazione Leopolda, arrivando a complessivi 489 treni regionali (29 in più rispetto alla simulazione FS).


«E’ realistico puntare per i prossimi anni a un ulteriore sviluppo del servizio ferroviario regionale - ha continuato Baronti - con treni metropolitani ancora più cadenzati e con più fermate (più vagoni, più puntuali, meno affollati e meno sporchi), adeguando le attuali corse presenti e collegando le stazioni ‘minori’ e le fermate della ‘Cintura’ di Firenze nelle varie direttrici, in particolare il Valdarno con Prato: Rovezzano, Campo di Marte, Le Cure, Statuto, Rifredi, Castello, Le Piagge, S.Marco Vecchio, Salviati.

In parallelo è di vitale importanza incrementare la intermodalità alle stazioni e alle fermate ferroviarie con il servizio pubblico urbano e l’interscambio con i mezzi privati, dalla bicicletta al motorino fino all’auto, attraverso adeguati parcheggi e punti di sosta».
Secondo Legambiente nel 2007-2008 lo scenario ferroviario è di uno sviluppo significativo del servizio metropolitano dell’area fiorentina, grazie sia al completamento di Memorario e sia ai nuovi interventi strutturali già completati o in via di realizzazione:
- il quinto binario di collegamento, centrale e promiscuo, tra S.M.Novella e Firenze Rifredi, operativo dal 2005, nella linea Empoli/Prato;
- i binari 17 e 18 a S.M.Novella, operativi da settembre 2006, nella linea Faentina e Aretina;
- le fermate di Le Piagge e di Lastra a Signa, operative rispettivamente dall’aprile 2004 e dal settembre 2006, la futura attivazione della fermata di San Donnino e dal 2008 la nuova e recuperata stazione Leopolda, nella linea di Empoli;
- il terzo e il quarto binario tra Campo di Marte e S.M.Novella, da La Carbonaia a S.M.Novella, operativi dal 19 novembre 2006, con uso promiscuo dei treni;
- l’interconnessione del bivio di Rovezzano, completato entro il 2008, per evitare l’intreccio fra i treni A.V.

e i treni regionali provenienti da Pontassieve.
«Per i prossimi anni sarà possibile garantire una certa flessibilità fra i futuri treni dell’Alta Velocità e i treni regionali - ha sottolineato Da Re – per la disponibilità promiscua dei binari di superficie e per il doppio voltaggio dei locomotori dei treni veloci. L’introduzione futura dei Treni Alta Velocità, con percorso transitorio sui binari di superficie – hanno concluso Baronti e Da Re - non deve infatti penalizzare i treni regionali, perché la promiscuità sarà possibile non solo nella galleria San Donato sulla Direttissima, ma anche altrove, grazie al nuovo quinto binario nella direzione Rifredi-Prato e ai nuovi terzo e quarto binario nella direzione Campo di Marte-S.M.Novella, considerando anche la futura interconnessione del bivio di Rovezzano».

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