La rivoluzione silenziosa di Firenze: case al posto dei negozi storici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 settembre 2005 19:41
La rivoluzione silenziosa di Firenze: case al posto dei negozi storici

I consiglieri provinciali David Ermini, Paolo Londi e Piero Giunti, hanno presentato una domanda d’attualità sulla rivoluzione silenziosa che sta avendo Firenze con case che, nel centro storico, stanno sempre più prendendo il posto ai negozi storici.
La situazione è preoccupante perché Firenze rischia di perdere la sua identità, come evidenzia il Prof. Giandomenico Amendola, ordinario di sociologia urbana alla facoltà di architettura di Firenze. Il fenomeno consiste nella scomparsa del prestigioso tessuto artigianale che ha reso, anche per questo, Firenze famosa nel mondo.
Le cause di questa negativa rivoluzione silenziosa, sono molteplici e sono legate al traffico, alla carenza di parcheggi, alla difficoltà di trovare “manodopera giovane” disposta a cimentarsi con i mestieri della tradizione fiorentina.


"Su questo bisogna riflettere -spiegano i Consiglieri provinciali David Ermini – Capogruppo de La Margherita; Paolo Londi – Consigliere – La Margherita – Presidente Commissione Consiliare – Attività Produttive Sviluppo Economico; Piero Giunti – Consigliere – La Margherita- Infatti, pur mancando il lavoro gli artigiani fiorentini non riescono a trovare personale.
Molti artigiani trovano pertanto più conveniente cessare l’attività, vendere o affittare i fondi per attività molte volte estranee alla tradizione fiorentina, oppure è il caso più frequente trasformare i locali in abitazioni da cedere sul mercato immobiliare visto ancora il trend positivo.
Giudichiamo, salvo dimostrare il contrario, questa situazione preoccupante per diversi motivi:
1)- La perdita di identità della città
2)- La scomparsa di professionalità e “genialità” difficilmente recuperabili, quindi anche una perdita di cultura.
3)- Il rischio che diversi quartieri della città (Santa Croce, San Niccolò, Santo Spirito ecc ) che sono emblemi per Firenze diventino anonimi.
I sottoscritti sono coscienti del mutamento rapido in atto nella società ed è lungi da noi il pensiero di ingessare a tutti i costi l’esistente senza offrire una realistica prospettiva di sviluppo.
Riteniamo quanto esposto una problematica complessa e che non riguarda purtroppo solo Firenze, ma complessivamente la società occidentale.
Però Firenze è una “perla” e non solo per le bellezze artistiche.
Con la presente si chiede di conoscere il parere della Giunta Provinciale di Firenze sulla complessità degli eventi in atto e sapere se si intendono adottare iniziative, senza naturalmente invadere competenze proprie e dirette di altri enti pubblici.
Iniziative che per quanto realisticamente possibile possano invertire questa tendenza di scomparsa delle botteghe artigiane, con un esame della questione anche sotto l’aspetto occupazionale per la perdita delle professionalià esposte negli articoli di stampa e la impossibilità di trovare persone disposte a cimentarsi in tali lavori.

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