Le prime stime dell’Associazione Produttori Vitivinicoli Toscani sulla prossima vendemmia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2005 13:25
Le prime stime dell’Associazione Produttori Vitivinicoli Toscani sulla prossima vendemmia

21 luglio 2005- Per la Toscana si prospetta una vendemmia generosa ma senza eccessi con una produzione equilibrata vicina ai volumi del 2004. Le stime parlano di una produzione totale di vino che si dovrebbe attestare tra i 2 milioni e 500 mila e i 2 milioni e 800 mila ettolitri. Le piante e i grappoli sono sani, la maturazione delle uve lievemente è avanzata, in tutta la regione e per tutte le varietà, sia a bacca rossa che bianca. Sono più che positive le attese sulla qualità.

Questa la fotografia al 21 luglio 2005 della situazione nel Vigneto Toscana secondo i consueti rilevamenti effettuati da Aprovito, l’Associazione Produttori Vitivinicoli Toscani.

Dati che fanno intravedere una vendemmia 2005 più che buona e che confermano le stime di Unione Italiana Vini e Ismea sia sulla tendenza generale che nella regione.

“L’annata è finora molto regolare dal punto di vista climatico e di conseguenza per il ciclo vegetativo della vite – spiega Roberto Bruchi, enologo e Direttore di Aprovito - Abbiamo avuto sia una primavera che un inizio estate con parametri di umidità e calore tutto sommato giusti per il miglior sviluppo di fioritura e allegagione.

Altro dato interessante è che dal punto di vista fitopatologico è un’annata tranquilla”.

Non sono stati infatti segnalati particolari allarmi o situazioni difficili per quanto riguarda le malattie della vite. Le uve dunque sono sane e si riscontra una maturazione leggermente avanzata rispetto al 2004. Questo dato è comune a tutta la Toscana e riguarda tutte le varietà, sia le uve a bacca bianca che rossa. Dal punto di vista climatico per il momento non si riscontrano allarmi siccità che potrebbero influire negativamente sul livello qualitativo.

Le piogge delle ultime settimane hanno infatti riequilibrato una situazione di leggero deficit idrico.

Nei prossimi giorni inizierà nella regione la vendemmia verde, un momento delicato perché questo tipo di potatura serve da una parte a controllare la quantità e dall’altra influisce direttamente sulla qualità del vino. Verranno infatti tagliati i grappoli in eccesso, riportando la resa per ettaro e per ceppo a quei giusti quantitativi che premiano la qualità per le singole tipologie di vino.



“Ad oggi – spiega Bruchi - non è possibile dare un profilo qualitativo preciso per le diverse tipologie di vini, questo sarà possibile solo tra un mese, quando avremo dati più certi sulle caratteristiche delle singole varietà di uve. Le attese però fanno ben sperare”. “Ci auguriamo – continua Bruchi – che il periodo centrale dell’estate esprima al meglio le sue caratteristiche climatiche proprio per poter mantenere un elevato standard di qualità. Inoltre se non ci saranno capricci eccessivi del tempo - conclude Bruchi - con i dati in nostro possesso possiamo preventivare una vendemmia non così tardiva, come è stato lo scorso anno con i vini rossi, ma che si ricollocherà nel periodo tra il 15 settembre e la prima decade di ottobre”.

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