Grande successo per la degustazione dei vini toscani a Vinexpo
Il vino valore aggiunto del turismo di Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2005 14:21
Grande successo per la degustazione dei vini toscani a Vinexpo<BR>Il vino valore aggiunto del turismo di Siena

21 giugno 2005- Oltre 100 giornalisti della stampa specializzata internazionale hanno assistito stamane a Bordeaux alla presentazione/degustazione dei vini toscani all’interno della 13a edizione di Vinexpo, la biennale dell’enologia più importante al mondo. L’evento è avvenuto alla presenza dell’assessore all’agricoltura Susanna Cenni, madrina della ricca delegazione toscana in terra di Francia; di Fabio Carlesi, direttore dell’Enoteca Italiana e dei rappresentanti di Toscana Promozione.

“E’ stata una degustazione apprezzatissima, un grande successo per le aziende produttrici toscane, ha affermato a margine della degustazione l’assessore Cenni. Abbiamo accompagnato in un viaggio tra i profumi e gli aromi dei nostri vini decine di protagonisti del mercato enologico mondiale. Siamo estremamente soddisfatti di questo contatto formidabile che non potrà che portare benefici alle aziende vitivinicole della Toscana.” E proprio rivolgendosi agli imprenditori del nostro territorio Susanna Cenni ha continuato: “Vi ringrazio molto per la vostra presenza qui a Vinexpo, insieme siamo riusciti ad organizzare un evento che non aveva avuto precedenti all’interno di questa importante rassegna internazionale.

Allo stesso tempo vi chiedo di non abbassare la guardia sulla qualità delle vostre produzioni, unica carta vincente per un’internazionalizzazione di successo dei vini toscani”. Durante la degustazione è stato presentato anche il Catalogo del concorso, che contiene tutte e 779 le etichette che hanno superato le severe selezioni svolte dall’Enoteca Italiana di Siena secondo il metodo utilizzato dall’Union International des Oenologues. L’assessore Cenni ha così colto l’opportunità per annunciare la Selezione 2006, riconosciuta dal Ministero delle risorse agricole.

“E’ uno mezzo di conoscenza molto importante per il mercato dei vini toscani. Attraverso questo strumento investiamo sempre di più sulla qualità per consolidare e rafforzare la presenza del vino toscano sui mercati internazionali. I prossimi appuntamenti da non perdere saranno in due città simbolo: New York e Mosca, dove, accompagnati dall’Enoteca Italiana di Siena, faremo squadra per competere con successo in un settore come questo, dove nessuna posizione può essere considerata come acquisita una volta per tutte”.


Al Vienxpo di Bordeaux la Toscana è presente con 320mq di allestimenti, i consorzi di tutela dei principali vini rossi DOCG – Brunello di Montalcino, Carmignano, Chianti Classico, Chianti Colli Fiorentini, Nobile di Montepulciano -, l’Enoteca Italiana di Siena e 17 aziende, alle quali se ne devono aggiungere altre 28 che partecipano alla manifestazione autonomamente. Una presenza, quella toscana alla kermesse bordolese, che non era mai stata così massiccia.

Il vino rappresenta uno dei valori aggiunti del turismo nella città di Siena.

Questo il risultato dell’indagine curata da Giusy Minerva, collaboratrice dell’assessorato al Turismo del Comune di Siena, interpellando un campione di 50 turisti, metà italiani e metà stranieri, che hanno acquistato e consumato vino durante il loro soggiorno senese.
Il 58% dei turisti che visita la città compra del vino e in tanti (64%) scelgono bottiglie espressione del territorio toscano. Percentuali così alte attribuiscono al vino un ruolo dominante nello shopping turistico a Siena, città che conferma e - se possibile amplifica - la tendenza che vede l’enogastronomia in testa agli interessi di stampa e tour operator, ma non solo.

Infatti, secondo i dati dell’Enit, il 30% della spesa turistica straniera è destinata a prodotti enogastronomici.
Il campione intervistato per la grande maggioranza ha un’età superiore ai 40 anni di età e con un alto livello di istruzione. Nella provenienza degli stranieri è stata evidenziata una buona componente americana e fra gli europei un buon numero di spagnoli. L’indagine ha evidenziato come le enoteche e i ristoranti di Siena siano in grado di offrire e valorizzare una ampia gamma di bottiglie, specie quelle locali.

La scelta dei vini da parte delle enoteche è stata giudicata sufficientemente rappresentativa dal 48% degli intervistati mentre il 44% l’ha giudicata decisamente buona.
Il 36% dei turisti interpellati ha pranzato in ristoranti con una carta dei vini che comprende da 50 ai 100 vini. Anche la qualità delle bottiglie offerte dai ristoranti è medio alta. La selezione è apparsa molto accurata al 48% degli italiani e al 40% degli stranieri. Una valutazione positiva che si estende anche agli addetti al servizio del vino, giudicati molto competenti dal 40% dei connazionali e dal 20% dei clienti esteri, la maggioranza ha espresso comunque una sostanziale promozione degli addetti al vino.


Qualche nota più critica è emersa sul rapporto qualità-prezzo delle bottiglie servite dai ristoranti. Gli italiani hanno manifestato un chiaro dissenso nei confronti dei prezzi del vino giudicati troppo alti. I turisti stranieri, che erano stati meno soddisfatti della clientela nostrana sulla gamma dei vini e il servizio dei nostri ristoranti, si sono dimostrati meno critici su questo punto, pur manifestando qualche perplessità.
L’ultima voce dell’indagine ha riguardato le attrezzature per il servizio: bicchieri, decanter, armadi climatizzati per le bottiglie e altri accessori.

Qui il giudizio si è diviso a metà tra gli italiani che hanno espresso un discreto apprezzamento e gli stranieri che, invece, sono stati decisamente più severi.
L’indagine di Giusy Minerva permette di dare un giudizio complessivamente positivo sull’offerta senese di vino. Siena si dimostra una vetrina qualificata e qualificante della produzione enologica del territorio.

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