La bontà dell’olio toscano contribuisce alla prevenzione dei tumori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2005 14:58
La bontà dell’olio toscano contribuisce alla prevenzione dei tumori

Nell’ambito della Settimana Nazionale della Prevenzione promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (L.I.L.T.), la L.I.L.T. Sezione di Firenze, in collaborazione e con il contributo della Regione Toscana, promuove l’iniziativa “Olio Toscano di Qualità per la Qualità della Vita”.
Dal 12 al 20 Marzo, l’Associazione sarà presente nelle principali Piazze di Firenze e Provincia per offrire bottiglie di olio toscano e depliant informativi a chi vorrà donare un contributo a sostegno della lotta contro il cancro (per informazioni numero verde 800.440550).
Nata per diffondere una maggiore informazione ma anche una più ampia partecipazione alla cultura della prevenzione, la Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica intende promuovere una maggiore consapevolezza dei cittadini nei confronti della prevenzione come percorso fatto di regole semplici, facili da seguire.

A cominciare proprio dall’alimentazione.
L’olio extra-vergine di oliva toscano, protagonista dell’evento, ben si presta per le sue caratteristiche a rappresentare la corretta alimentazione.
Il C.S.P.O. - Istituto Scientifico della Regione Toscana, che ha contribuito alla manifestazione con gli studi e l’impegno dell’Unità Operativa di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale, spiega che le ricerche degli ultimi decenni dimostrano che le popolazioni Mediterranee si ammalano meno: meno tumori, meno infarti e vita più lunga.

Uno studio attento mette in evidenza che l’olio di oliva è il prodotto che veramente contraddistingue la dieta di queste popolazioni.
Di recente, infatti, sono state scoperte nell’olio di oliva potenti sostanze antiossidanti, i fenoli, che contribuiscono a difendere le nostre cellule dai danni ossidativi: proteggendo i lipidi plasmatici (il colesterolo LDL, quello cosiddetto "cattivo", ossidandosi innesca i processi che portano all'arterosclerosi) e proteggendo il DNA (un danno al DNA, se non "riparato" in tempo, è un primo passo verso la formazione di cellule "maligne", i tumori).

Questo concentrato di sostanze antiossidanti determina le spiccate caratteristiche dell'olio nuovo, a cui nessun Toscano saprebbe rinunciare. Persino nella Roma antica l'olio verde veniva distinto dall'olio ormai maturo, tant'è che Apicio insegnava nel suo manuale di gastronomia a conservare le olive fresche immergendole in un po’ d’olio, per poterle frangere successivamente ed ottenere in qualsiasi momento l'olio verde. Sappiamo anche che l'olio verde veniva prodotto da olive che iniziavano appena ad annerire, e pare che in quel momento la concentrazione dei fenoli sia massima.

Per questo sempre di più si punta ad una raccolta precoce delle olive, suggerita anche dal proverbio "La prima oliva è oro, la seconda è argento, la terza non val niente". Per seguire i suggerimenti degli antichi e per compensare la bassa redditività dell'olivo Toscano (le condizioni climatiche e ambientali della nostra regione non sono ottimali), l'olivicultura Toscana punta ormai da anni a distinguersi sul mercato per la produzione di oli extra-vergine di oliva di alta qualità.
La L.I.L.T.

Sezione di Firenze ringrazia la Regione Toscana, Assessorato all’Agricoltura e al Diritto alla Salute, per la sensibilità dimostrata nei confronti dell’iniziativa.

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