Il sindaco Domenici: organizziamo a Firenze un grande evento sul dialogo interreligioso
Il cardinale Antonelli contro il riconoscimento giuridico della coppia omosessuale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2005 22:39
Il sindaco Domenici: organizziamo a Firenze un grande evento sul dialogo interreligioso<BR>Il cardinale Antonelli contro il riconoscimento giuridico della coppia omosessuale

Il consiglio dei ministri impugna la legge numero 63 del 15 novembre 2004 della regione toscana in materia di norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale. ''Spero che la Consulta ci dara' ragione come ha fatto con lo Statuto'' ha detto Claudio Martini a margine del convegno sul turismo in corso a Firenze, riferendosi all'impugnazione del Governo sulla legge regionale.
"Una cosa sono i diritti individuali delle persone, altro e' il riconoscimento giuridico della coppia omosessuale equiparandola alla famiglia.

Credo che questa sia una strada che non contribuisca al bene della società". Cosi' l'arcivescovo di Firenze, card. Ennio Antonelli, commenta la decisione del governo. Nel caso in cui "si tratti di diritti individuali delle persone, nell'ambito dei diritti civili - ha aggiunto - credo che sia competenza dello Stato".

Costruire insieme a Firenze entro quest'anno un grande evento sul dialogo interreligioso, che guardi in particolare all'Islam, per confrontarci sul patrimonio di valori universali che sono il fondamento della convivenza civile.

E' la proposta condivisa dal sindaco Leonardo Domenici e dal cardinale Ennio Antonelli, scaturita stamani in Palazzo Vecchio durante la consegna all'amministrazione comunale da parte dell'arcivescovo del messaggio papale sulla pace. Al tradizionale evento hanno partecipato fra gli altri il vicesindaco Matulli, il presidente del consiglio comunale Cruccolini, assessori e consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. "Quest'anno il nostro incontro è importante non solo per il suo valore intrinseco, ma perché è anche occasione di sottolineare un tema su cui impegnarci insieme: fare di Firenze il punto di riferimento del dialogo interreligioso - ha detto in apertura il sindaco Domenici - Domenica 30 gennaio Santissima Annunziata e nel pomeriggio Palazzo Vecchio ospiteranno una prima importante iniziativa su questo fronte, che mia auguro avvii un percorso: centinaia di ragazzi cristiani, musulmani ed ebrei delle scuole elementari e medie della Toscana si ritroveranno per stare insieme, dialogare, pregare.

Credo che il dialogo fra religioni abbia una connotazione culturale che abbraccia la vita di tutti noi, importante per la costruzione della pace e per il dialogo fra popoli e civiltà. Firenze città universale, dove è appena terminato l'anno lapiriano, può essere il luogo in cui si sviluppa questo dialogo, sulla base un fondamento di tipo etico e di valori condivisi". Il cardinale Antonelli, dopo aver augurato buon lavoro al sindaco e all'amministrazione per il nuovo mandato di governo al servizio della città, ha ricordato che proprio l'anno dedicato al centenario di La Pira è stato "un bel segno di concordia fra valori spirituali e valori civili, contribuendo ad alimentare il senso della famiglia umana, fatta di persone e di popoli diversi.

Firenze può dire ancora molto su questo orizzonte universale; il dialogo interreligioso è una pista importante per la pace - ha aggiunto il cardinale - perché come ha detto il filosofo Hans Kung 'non ci sarà pace se non ci sarà dialogo fra le religioni'. Le religioni come cuore delle culture e delle civiltà, che mettono al centro la persona umana ed hanno un comune patrimonio di valori morali universali in cui riconoscersi, credenti e non credenti, e sui quali si costruisce la convivenza civile.

Su queste basi, insieme alle altre istituzioni, si potrebbe progettare un evento significativo". Antonelli ha ricordato le altre forme di collaborazione fra Comune e diocesi, come quello con la Caritas, ha sottolineato il grnde sforzo comune di solidarietà per i popoli colpiti dal maremoto ("ma non dobbiamo dimenticarci dell'Africa - ha aggiunto - che vive in uno stato di calamità permanente") ed ha infine sottolineato la sua piena fiducia "che fra chiesa e istituzioni pubbliche si possa fare molta strada insieme".

Domenici ed Antonelli, dopo la cerimonia, durante un breve incontro privato hanno ribadito la volontà di collaborare insieme a costruire un grande evento sul dialogo interreligoso, aperto in particolare all'Islam, su cui cominciare a lavorare da subito. (ag)

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