Visita alla cantina del Palio Marinaro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2005 22:56
Visita alla cantina del Palio Marinaro

Livorno, 21 gennaio 2005 - Domenica 23 gennaio alle ore 16,00 si rinnova l'appuntamento con "Livorno tutta Invenzione..." il progetto di aperture straordinarie e visite guidate promosso dal Comune di Livorno ed organizzato dalla Cooperativa Amaranta Service.
Domenica sarà aperta e visitabile cantina del Palio Marinaro, luogo suggestivo e pieno di folklore, nel quale, dal 1992 vengono conservate le attrezzature indispensabile alla realizzazione del campo e del percorso di gara per il palio marinaro e le alte gare remiere cittadine come la Risiatori o la Barontini; dal più piccolo moschettone alle grandi boe di gara.

La Cantina appartiene al Palazzo Squilloni, l'antico Albergo del Nord che fa sfoggio di una bella facciata neorinascimentale sugli Scali Novi Lena e vi si accede attraversando un ampio scalandrone che si apre di fronte al largo Fratelli Rosselli, accanto al Ponte Nuovo.
La cantina è stata affidata per la gestione e la conservazione delle attrezzature alle cure di Gino De Martino Falanga per la sua grande esperienza nella manifestazione remiera e Gino con grande dedizione si è preso carico dell'impegno dedicandosi anche all'abbellimento della struttura architettonica.

Entrando in cantina è proprio la struttura che sorprende, grandi aule sostenute da tozzi pilastri dove si ergono alte volte a crociere e un ampio scivolo attrezzato per far scivolare nel fosso le imbarcazioni Con un perfetto ordine, grazie alla pazienza di Gino sono conservati tutti gli oggetti e le attrezzature che ogni anno vengono portate in mare aperto per la creazione del campo di regata: i pavesi e le bandiere sono ben allineati nell'armadio stipetto di legno scuro, donato dall'Accademia Navale dove ancora si riconoscono le firme incise degli allievi e dei cadetti che lo avevano utilizzato nel passato per riporre le divise e i propri oggetti personali.

La cantina del palio e un gioco di colori; sono i colori dei gagliardetti e delle bandiere dei nostri rioni cittadini, tutti presenti con i loro vessilli e dei tanti manifesti del palio, opere di artisti famosi.
Qui il mare è protagonista, illustrato dai tanti oggetti recuperati e portati a nuovo vita che rimandano ad un passato fatto di pesca e di fatica, pensiamo ai molti remi tutti catalogati, dai vecchi pozzolani per manovrare le barche da pesca ai vecchi remi del palio così pesanti rispetto a quelli moderni, i rezzagli, i coralli, le conchiglie, gli attrezzi dei maestri d'ascia fino alle pittoresche dentature di pescecane e alle pelli di enormi murene.
Negli anni infatti la cantina è divenuta un vero e proprio centro di raccolta per tutti quelli oggetti che si legano il passato e di cui ci sbarazziamo se diventano inutili e ingombranti e che nelle mani di Gino riprendano nuova vita e diventano testimonianze di un passato recente: il trabiccolo, il prete, le serrature, i mastelli per lavare i panni, le scale di corda, così tanti da perdersi nella vista e nel riconoscimento.
In cantina è custodito anche un altro piccolo segreto, una polla sorgiva di acqua dolce strutturata a mo' di fontana, che sia l'antica e mitica fonte del villano?
Durante la visita guidata ci sarà un momento dedicato al ricordo del mitico equipaggio degli Scarronzoni, l' "Otto" più famoso del mondo che con i suoi possenti vogatori reclutati tra gli scaricatori del porto livornese, che con la sua voga dal ritmo inconfondibile rese grande la Società del Canotaggio livornese in tutto il mondo e fece tremare per ben due volte, all'Olimpiadi di Los Angeles del 1932 e a Berlino nel 1936 gli l"invincibile" equipaggio degli Stati Uniti e sfiorando per un soffio due medaglie d'oro.
Durante la visita si potrà partecipare ad una degustazione di vino toscano.

Per partecipare occorre la prenotazione da effettuare al seguente numero: Coop. Amaranta Service 349-2564537

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