Un 2005 non diverso dal 2004: bambino di 2 mesi morto nella culla in casetta prefabbricata al campo Rom del Poderaccio
Anziano morto da una ventina di giorni, nel suo appartamento di viale Guidoni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 gennaio 2005 22:49
Un 2005 non diverso dal 2004: bambino di 2 mesi morto nella culla in casetta prefabbricata al campo Rom del Poderaccio<BR>Anziano morto da una ventina di giorni, nel suo appartamento di viale Guidoni

Un neonato di soli due mesi è stato trovato morto assiderato nel campo nomadi del Poderaccio, alla periferia nord di Firenze, in una casetta di legno in cui viveva con il padre, la madre - originari dell'ex Jugoslavia, minorenni - e altre sei persone. La scoperta è stata fatta intorno alle 7 dal padre. Secondo quanto è stato riferito ai soccorritori e alla polizia, il riscaldamento nell'abitazione funzionava regolarmente, ma i sanitari sono certi il piccolo sia morto per il freddo.
Era morto da una ventina di giorni, nel suo appartamento di Firenze, in viale Guidoni, senza che nessuno se ne accorgesse.

E' la storia P. M., un ottantenne, originario della Calabria, che risiedeva a Firenze da molti anni, il cui cadavere, in avanzato stato di decomposizione, e' stato trovato questo pomeriggio, dai carabinieri.
"Quanto è accaduto al nuovo Poderaccio ci riempie di dolore e di tristezza, la morte di un neonato è un evento tragico e siamo vicini ai genitori e alla famiglia. Sarà l'autopsia a chiarire le cause del decesso del piccolo; però crediamo sia giusto ricordare che le nuove case del villaggio sono tutte coibentate e fornite di riscaldamento".

Sono le parole dell'assessore all'accoglienza e all'intgrazione Lucia De Siervo e del presidente del quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio, dopo la notizia della morte di un bimbo di due mesi trovato stamani senza vita dal padre, nell'alloggio al nuovo villaggio dove viveva con i giovanissimi genitori ed i loro parenti. Le nuove case del Poderaccio sono state consegnate alle famiglie che abitavano nel vecchio campo il 21 luglio scorso. Si tratta di 49 costruzioni che vanno da un minimo di 45 a un massimo di 75 metri quadrati, più una moschea di dimensioni maggiori, realizzate in legno lamellare resistente al fuoco e fornite di termoconvettori in ogni stanza; di fatto si tratta della stessa tipologia di alloggi fornite alle popolazioni colpite dal terremoto al Col Fiorito.

Oltre alle case, nell'area del nuovo villaggio sono state effettuate anche opere di bonifica e di urbanizzazione.
«Un lutto per tutta la città». Lo ha detto il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli a proposto del bambino rom di soli due mesi morto questa mattina nella sua culla in una casetta prefabbricata al campo del Poderaccio. «La città non può rimanere indifferente al dramma che troppo spesso vivono questi bambini - ha aggiunto Donzelli - per questo è necessario attivare un "osservatorio cittadino per la tutela dei bambini rom».

Secondo il consigliere di Alleanza Nazionale «dovrà monitorare il comportamento di questi cittadini nei confronti dei propri figli e subordinare qualsiasi aiuto alle famiglie rom ad un civile rispetto per i diritti dei bambini». «Spesso - ha concluso il consigliere di Alleanza Nazionale - i bambini rom devono essere tutelati anche dalle proprie famiglie».

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