Incendio al campo Masini, i rom rimasti senza tetto alloggiati all'ex sanatorio Banti per quindici giorni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2003 23:42
Incendio al campo Masini, i rom rimasti senza tetto alloggiati all'ex sanatorio Banti per quindici giorni

Si è risolta nel migliore dei modi la vicenda delle famiglie rom rimaste senza tetto dopo l'incendio che ieri ha distrutto il campo nomadi Masini. Le 180 persone tra cui molti bambini sono state alloggiate all'ex sanatorio Banti dove rimarranno per quindici giorni, il tempo necessario per bonificare il terreno su cui sorgeva il campo Masini in modo da permettere la ricollocazione delle roulotte. Nella struttura di Pratolino sono state allestite le camere per le famiglie senza tetto e già da questa sera i rom potranno dormire all'ex Banti.
"Ci sono i migliori presupposti perché tutte le persone senzatetto per l'incendio possano essere ospitate provvisoriamente all'ex ospedale Banti di Pratolino.

E' una struttura idonea in tutti i sensi, già usata per l'accoglienza, dotata di acqua e luce e dove si possono allestire da subito i letti, fornire i pasti, garantire la sorveglianza. Spero che questa proposta venga accolta e che stasera la questione sia risolta". Il sindaco Leonardo Domenici stamani ha fatto il punto sulla situazione dopo che il fuoco ieri sera ha devastato il campo rom Masini, distruggendo gli alloggi di circa 180 persone, fra cui molti bambini. "Questa soluzione era stata già individuata ieri sera a tempo di record - ha precisato il sindaco - e a questo proposito voglio ringraziare tutto coloro che si sono prodigati per questo: i vigili del fuoco, la protezione civile, la Asl, il sindaco di Vaglia che ha dato subito la sua disponibilità.

Si era pensato anche alla caserma Quarlieri di Sesto, ma dopo il sopralluogo si è rivelata inutilizzabile". Domenici ha sottolineato che quella del Banti è una sistemazione che durerà un paio di settimane. "Il tempo di bonificare e risistemare l'area colpita dall'incendio" ha spiegato, ricordando che il campo Masini sarà comunque smantellato entro breve tempo: "Entro un mese cominceranno i lavori per realizzare il villaggio per gli abitanti 'storici' del Poderaccio, che saranno trasferiti nelle casette di legno che saranno costruite nell'area vicina.

In questo modo chi occupa il campo Masini potrà essere trasferito al Poderaccio, su cui nel frattempo faremo degli interventi, e il Masini definitivamente demolito, così come deciso da tempo". Il sindaco ha anche sottolineato la prova di efficienza data ieri sera dall'amministrazione e dalle altre istituzioni: "Era una giornata particolare: una domenica pomeriggio con il concerto di Bruce Springsteen, la partita di calcio storico, il motomondiale al vicino Mugello: eppure siamo riusciti a individuare subito le soluzioni".

Riguardo la causa dell'incendio, il sindaco ha precisato che solo l'inchiesta la potrà stabilire, aggiungendo che pochi giorni fa al campo c'era stata una ispezione per verificare la funzionalità degli estintori.

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