Nobel Prizes: a Century of Creativity

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 2004 12:29
Nobel Prizes: a Century of Creativity

Florence – What is creativity and how can it be efficaciously stimulated? Which is the main aspect of the creative process: the individual genius or the environment in which she or he operates? In other words: what does occur to win the Nobel Prize, the award which more celebrate the creativity in all over the world?
BEAUTIFUL MINDS. Nobel Prizes. A century of creativity is an amazing exhibition of extraordinary intellectual suggestion, which takes inspiration from the men and ideas awarded with the Nobel.

The exhibition investigates the uncertain origins of creativity.
Set up in 2001 in Stockholm by the Nobel Museum to celebrate the centenary of the Nobel Foundation, the exhibition came in Europe after a successful tournèe in Asia and in the U.S.A.. In Florence, the only city in Italy which hosts the event, the exhibition is enriched with a section dedicated to the 19 Italian Laureates, which is arranged by the Institute and Museum of History of Science. On the inauguration day Umberto Eco will present the event in Palazzo Vecchio.

The Nobel awarded Renato Dulbecco, Dario Fo, Riccardo Giacconi, Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia have been invited to the ceremony.
Through suggestive artefacts, efficient multimedia means and impressive films the visitor will come to know all about the work and ideas of the more than 700 Laureates to date, the age in which they operated and the man who created this prestigious award, the Swedish chemist Alfred Nobel, idealist, inventor and cosmopolitan businessman.

Il 28 e 29 settembre, a Firenze avrà luogo anche un convegno internazionale sulla creatività e l'innovazione. Il convegno si articola in due giornate che intendono mettere a confronto creatività, teorie e pratiche.

Nel corso della prima giornata proviamo a definire la creatività come fenomeno complesso, che può essere -forse- descritto e studiato alla luce di differenti approcci disciplinari. Nel corso della seconda giornata andiamo invece a cercare se, come e dove qualcosa di creativo sta nascendo oggi, e possibilmente domani, in alcuni campi significativi dell'attività umana. Per forza di cose (e, soprattutto, di tempi) il panorama non può essere esauriente. Ma queste due giornate vogliono essere solo l'inizio di un discorso sulla creatività che, ci auguriamo, continuerà, si amplierà e si arricchirà nel tempo, con il contributo di tutti.



"Putroppo la creativita' e ancora intesa come una qualita innata dell'individuo -commenta Paolo Manzelli, direttore del Laboratorio di Ricerca educativa dell'università di Firenze- e pertanto difficilmente stimolabile educativamente proprio in quanto avente un fondamentale anche se non esaustivo carattere genetico.
Comunque recenti studi che hanno fatto seguito alle indagini sul "Morbo della Mucca Pazza" a proposito delle relazioni sussistenti tra i sistemi di formazione e degenerazione della Memorie e la auto-riproducibilita dei Prioni Neuronali poncono nuova luce su tutta la problematica dell' apprendimento e della creatività.

Tali recenti scoperte infatti portano a una necessita di redifinizione revisione delle conoscenze sulla formazione dei sistemi e strategie di apprendimento intelligente e creativo. Riteniamo quindi che tali conoscenze innovative richiedano una profonda riflessione scientifica sui contenuti e le strategie educative finalizzate a stimolare una educazione creativa , in modo tale da rendere capaci i sistemi educativi europei capaci di potenziare e valorizzare le comunicazioni interattive per elaborare strategie di condivisione di conoscenza in rete telematica interattiva.
Perseguendo tale convinzione il LRE/EGOCREA ha avviato una riflessione sulle necessita di adeguare le nostre conoscenze sulla base dello sviluppo delle conoscenze neurologiche sulle relazioni tra cervello e memoria.

In particolare da tale riflessione emerge che la formazione dei ricordi e' nettamente associata alle "proteine neuronali" dette PRIONI. Proprio a partire dalle ricerche neurologiche relative al “Morbo della Mucca Pazza” il Premio Nobel per la Medicina ERIC KANDEL ha iniziato ad aprire una nuova dimensione concettuale che ha fatto comprendere come l'alterazione dei Prioni conduca a perdita di memoria e a traumi detti encefalopatie. I Prioni infatti sono proteine neuronali capaci di “auto-replicarsi” in maniera indipendenta dalle relazioni biologiche delle espressione genetica (DNA/RNA messagero) ed inoltre modificandosi strutturalmente in un ambiente plastico e dinamico quale e il cervello vanno ad alterare le loro funzioni del metabolismo cerebrale, che interagiscono direttamente con la formazione delle memorie.

Successivamente a partire dalla nostra riflessione su le potenzialità di alterazione delle memorie in seguito ad eventi traumatici riteniamo possibile che le Strutture Prioniche possano ad esempio modificarsi prevalentemente nelle zone cerebrali piu’ arcaiche del nostro cercello (quali l' amigdala ) degenerando di conseguenza i comportamenti associati alle attivita mentali di un individuo al punto da condurre l'uomo a regredire a livello di coscienza di un rettile o di un animale inferiore. Putroppo queste tematiche che nostro avviso permetterebbero di riflettere coscientemente su le necessita di divulgare le conoscenze scientifiche sul cervello mediante le potenzialita’ della rete sono ancora malamente considerate e condivise, dai metodi tradizionali di gestione culturale ed organizzativa della educazione nella scuola, cosi che risulta ancora difficile favorire quella innovazione cognitiva concettualmente capace di trovare un antidoto culturale e scientifico alle nefandezze che tristemente avvengono nel mondo Percio’ abbiamo in animo di realizzare un Progetto Europeo denominato NARNIA finalizzato a favorire una educazione intelligente e creativa del futuro, nel quale metteremo in luce questi ed altri aspetti aspetti relativi ai rapporti tra la formazione mentale evolutiva delle memorie e le sue relazioni con le interazioni molecolari prioniche nelle varie zone funzionali del cervello realizzando cosi' una progettazione che effetivamente permetta di condividere la innovazione scientifica con la creativita' educativa.

Riteniamo utile fare presente che terremo il Convegno Finale del Progetto LEFO a NARNI (TERNI) il 23/25 SETT Prossimo. Della Organizzazione di tale Manifestazione Finale del Progetto LEFO se ne sta occupando il Vice Presidente di EGOCREANET , Giuseppe Fortunati , che potra’ inviare il Programma definitivo della manifestazione a quanti vorranno intervenire alla iniziativa LRE/EGO-CreaNET/LEFO".

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