Jane Birkin in "Arabesque", venerdì 23 Luglio (ore 21.15) al Teatro Romano di Fiesole,unica data italiana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2004 17:57
Jane Birkin in

Philippe Lerichomme, amico e produttore di Jane Birkin, nel 1999 presenta alla cantante Djamel Benyelles. L’idea è quella di creare una collaborazione tra i due per dare un tono orientaleggiante a canzoni celebri quali Elisa, Couler Cafè e Ou Comment te dire adieu.
L’idea piace subito a Jane Birkin che, nel 1999, si esibisce al Festival Di Avignone insieme a Djamel Benyelles al violino, Fred Maggi al piano, Amel Riahi al liuto e Aziz Boularoug alle percussioni. I ritmi orientali e gli arrangiamenti arabizzati donano nuova vita ai grandi successi della canzone francese ed il successo è tale che seguono altri concerti a Reims nel 2000, ad Algeri e ad Annata del 2001, a Parigi nel 2002.

Ogni concerto si rivela un’occasione unica per riascoltare i brani più celebri del repertorio della Birkin come Amoures des feintes, Fuir le bonheur, Les Clefs du paradis e molte altre.
Seconda figlia del Maggiore David Birkin e dell’attrice e cantante Judy Campbell, Jane nasce a Londra il 14 dicembre 1946. Trascorre un’infanzia serena, fatta di vacanze con la famiglia all’Isola di Wight e di scuole esclusive, fino alla rivoluzione degli anni Sessanta. Adolescente, Jane Birkin abbraccia la filosofia pop della “Swinging London”.

Sulle orme della madre, comincia a partecipare a diverse audizioni. Viene notata da Binky Beaumont e debutta come attrice all’età di diciassette anni all’Haymarket Theater, recitando nel ruolo di una giovane sordomuta in Carving a statue di Graham Greene. Tuttavia, è nel musical Passion Flowers Hotel che si fa notare come cantante.
Jane aveva partecipato all’audizione incoraggiata dal compositore John Barry, autore della colonna sonora di James Bond 007, che diventa suo marito quando Jane ha 19 anni.
Dopo la prima esperienza di attrice nel film The Knack di Richard Lester, viene scritturata da Michelangelo Antonioni per il film Blow Up, che riceverà la Palma d’Oro al Festival di Cannes.
Dopo il fallimento del suo primo matrimonio e la nascita della figlia Kate nel 1967, decide di stabilirsi in Francia.

Qui viene scelta dal regista Pierre Grimblat per recitare come protagonista in Slogan. Tra Jane e il coprotagonista del film, Serge Gainsbourg, famoso cantante e musicista, nasce subito l’amore. L’affascinante coppia dello spettacolo parigino fa parlare a lungo di sé nel 1969 con l’ambigua e sensuale “Je t’aime moi non plus”. I sensuali sospiri di Jane, offensivi per alcuni, eccitanti per altri diventano un successo in tutto il mondo.

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