Azioni unilaterali e interventi militari: il futuro della non proliferazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2003 18:00
Azioni unilaterali e interventi militari: il futuro della non proliferazione

“L’incontro internazionale di Castiglioncello, degli scienziati per il Disarmo che ogni due anni si tiene a Castello Pasquini fa ormai parte della storia del territorio perché vent’anni fa il Comune fece questa scelta antelitteram sui temi del disarmo e della pace, che è proseguita nel tempo, man mano che la storia si è evoluta, ampliandosi di nuove tematiche e contributi” L’Assessore Nicoletta Creatini ha così introdotto la X Conferenza Internazionale di Castiglioncello, organizzata dal Comune di Rosignano Marittimo (LI), dall’USPID Unione scienziati per il disarmo, e dal CIRP centro interdipartimentale di ricerche sulla pace dell’Università di Bari, che si terrà a Castello Pasquini a partire da venerdì 19 alle 9 fino a domenica 21 settembre alle 13 e che avrà per tema “Azioni unilaterali e interventi militari.

Il futuro della non proliferazione”.
Un momento in particolare di queste tre giornate sarà dedicato anche ai non addetti ai lavori con una conferenza pubblica che è in programma per venerdì sera alle 21 a catello Pasquini di castiglioncello(LI), alla quale parteciperanno tra gli altri, Carlo Bernardini del consiglio scientifico dell’USPID, Ugo Villani, storico dell’Università La Sapienza di Roma, Paolo Cotta Ramusino, e altri scienziati, “perché è importante che quest’analisi che gli scienziati stanno effettuando- ha proseguito Creatini- si apra anche all’esterno e abbia un momento di verifica con il cittadino comune, che a queste tematiche è interessato.

Alla data di due anni dall’11 settembre gli scenari internazionali sono molto mutati. C’è un modo di ridisegnare la storia contemporanea, si parlerà delle guerre in Irak e in Afganistan e naturalmente della violenza degli attentati. Non si potrà non parlare di una ridescrizione del ruolo dell’Onu che ne esce fortemente trasformato.- Un’ ultima nota- ha concluso l’Assessore- in merito alla portata di coinvolgimento che il Convegno effettua nei confronti di più paesi, dagli Stati Uniti al Pakistan, la Palestina, la Russia, la Francia, l’Irak, l’India ecc.

che parteciperanno con loro rappresentanti.”.Questi fatti sembrano spesso lontani da noi, ma le conseguenze finiscono per esserci drammaticamente vicini “L’Opinione pubblica è spesso vicina a questri problemiquando ci sono gli aspetti drammatici immediati- ha aggiunto il professor Nicola Curaro Petroni, segretario nazionale dell’uspid e docente all’Università di Bari- poi in realtà la riflessione diventa meno intensa soprattutto l’ambiente italiano, un po’ per tradizione, non è mai particolarmente attento alla politica internazionale.

E’importante invece avere quese finestre sul mondo, momenti di riflessione che ci aiutino a comprendere quello che sta accadendo in modo un po’ meno superficiale”A distanza di due anni dagli attentati dell’11 settembre, le relazioni internazionali sembrano profondamente modificate dalle conseguenze di quegli eventi: interventi militari preventivi e unilaterali, vecchi e nuovi rischi di proliferazione, progressivo mutamento del ruolo delle NU, decomposizioni e ricomposizioni di alleanze. Gli scienziati per il disarmo colgono l’occasione della X Conferenza Internazionale di Castiglioncello per affrontare questo ed altri temi legati alla proliferazione delle armi di distruzione di massa.

Il convegno, che si svolge dal 18 al 21 settembre a Castiglioncello, ed è promosso dall’Unione scienziati per il Disarmo (USPID), dal Comune di Rosignano Marittimo e dal Cirp Centro Interdipartimentale di Ricerche sulla Pace dell’Università di Bari, vedrà arrivare scienziati e rappresentanti di governi da tutto il mondo. Il titolo dell’incontro di quest’anno sarà “Azioni unilaterali e interventi militari: il futuro della non proliferazione”. Gli argomenti che si dibatteranno nel corso di questo convegno saranno molti: dal ruolo dell’Onu, relazioni internazionali e guerra in Iraq, alla proliferazione e controllo degli armamenti in Medio Oriente e nel sub continente indiano.

Non potrà mancare naturalmente una riflessione sul ruolo dell’America, unica grande superpotenza rimasta e il resto del mondo oggi.I rischi di nuove proliferazioni nucleari, contro proliferazione e unilateralismo saranno altri argomenti all’ordine del giorno. Riteniamo utile valutare-conclude Nicola Cufaro- se al confronto armi offensive-difensive si possa cercare di sostituire un dialogo basato sulla comprensione delle esigenze di sicurezza di tutti." Al convegno parteciperanno rappresentanti di alto livello di diversi Paesi come USA, Francia, Russia, India, Iran, Palestina, Pakistan, scienziati non intesi nel senso stretto della parola, ma anche scienziati della politica, strateghi, analisti e storici che porteranno l’opinione dei loro paesi.

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