Monteriggioni dal 4 al 13 luglio: una festa che ci riporta nell¹età medievale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 marzo 2003 15:35
Monteriggioni dal 4 al 13 luglio: una festa che ci riporta nell¹età medievale

In questa edizione di Monteriggioni in festa, molti ed importanti sono i nomi che arricchiranno il programma: il nobel Dario Fo, Angelo Branduardi e David Riondino, e poi musiche celtiche e appuntamenti teatrali. Tutto all¹interno dell¹imponente cerchia muraria che circonda il borgo turrito, per due fine settimana (dal 4 al 6 e dal 10 al 13 luglio), ad accogliere tradizioni e storie popolari, antichi mestieri e testimonianze di un tempo irreale che inganna la ragione e libera la fantasia: mangiafuoco e danzatori di strada, menestrelli e cantastorie che ci conducono nel vivo dell¹avvolgente atmosfera medievale.

Questo lo scenario dei tanti appuntamenti previsti quest¹anno. Sembra che in quei giorni si torni in dietro nel tempo, a metà del 1200, quando Monteriggioni era non solo un castello con una guarnigione, ma anche un borgo dove si svolgeva la vita di tutti i giorni. E per l¹occasione tutti gli abitanti si vestono con abiti dell¹epoca ed interpretano il loro personaggio: il contadino, il mercante, il soldato, il balestriere, il frate... così da rendere la vita del borgo più vera.
I soldati nemici hanno preso d¹assedio il castello ed hanno posto l¹accampamento fuori delle mura..

soldati del castello invece presidiano gli accessi al castello e il cammino di ronda... I mercanti espongono le loro mercanzie nelle bancarelle... Gli appestati girano per il paese chiedendo l¹elemosina mentre i frati continuano a copiare i loro manoscritti...Ci sono anche cantastorie, giullari, musici e saltimbanco venuti da paesi lontani... ad allietare la festa. Artigiani mostrano con fierezza il loro antico mestiere come il maniscalco, il fabbro, l¹intagliatore, i cordai, il liutaio; delle vere e proprie officine o laboratori come la zecca delle monete, il mulino ad acqua e la bottega dove si produceva la carta...E poi ci saranno maghi e stologhi, mangiaspade e fachiri...Si possono anche degustare cibi come zuppa di farro e bevande medievali come vino "speziato" e ³acqua mulsa² in modo tale che i numerosi turisti possano essere dissetati e sfamati con qualcosa di diverso...Tutto è fedelmente ricostruito: niente moneta corrente come Lire, euro e dollari; prima di entrare nel Castello bisogna cambiare i soldi nell¹antica moneta ³lo scudo di Monteriggioni² e poi niente macchine, solo cavalli e muli; niente elettricità solo fiaccole e candele...

e così quando arriva la notte il paese si anima di una atmosfera magica.
La XIII edizione, per una delle feste medievali più famose d¹Italia, aprirà con il concerto del ³menestrello² Angelo Branduardi in ³Altro e Altrove² il 4 luglio in Piazza del Castello, un concerto in cui canterà le parole d¹amore dei popoli lontani nel tempo e nello spazio: un itinerario, fantastico sotto tutti i punti di vista, che visita popoli e paesi così diversi per cultura, tradizioni e profumi, eppure uniti dall¹universale sentimento dell¹amore, accompagnato da una musica orchestrale e piena.

Il programma prosegue venerdì 5 e sabato 6 luglio all¹Anfiteatro con lo spettacolo DiVersi e perVersi, protagonisti David Riondino e Mauro Chechi. Riondino, cantautore sin dagli anni 70, lo abbiamo visto in TV dove più volte ha mostrato la sua arma vincente, ovvero la fusione tra diversi piani di comunicazione, narrativo, visivo e musicale. In questa occasione, darà vita ad uno spettacolo coinvolgente all¹insegna dell¹improvvisazione.
La festa medievale riprenderà la settimana successiva, giovedì 10 luglio: appuntamento d¹eccezione con Lu santo jullare Francesco, della Compagnia Dario Fo-Franca Rame, di e con il grande premio nobel, Dario Fo.

Una storia ispirata alla vita del santo di Assisi, dove la povertà e il rapporto con i vertici della Chiesa fanno da contorno al personaggio, che viene esaltato e reinventato dal fantasioso linguaggio di Fo. Ne esce un affresco denso di significati esistenziali e filosofici, dove la religiosità di Francesco è un tutt¹uno con il sentimento popolare. Il Premio Nobel dipinge la figura di Francesco come viva e trepidante, all¹interno di un¹atmosfera gioiosa e semplice. Un santo staccato, quindi, dal contesto divino e dotato invece di un grande senso dell¹umorismo e di un¹intensa vena satirica, che lo avvicina alla folla proprio come giullare.

Venerdì 11 luglio sarà la volta di Folk Studio A che proporrà in Piazza del Castello uno spettacolo di musica celtica. Un incontro di due culture, quella popolare e quella colta, in un¹esperienza che accomuna musicisti di diversa estrazione ma con un¹unica passione per la musica originaria dei paesi celtici, rivista con sensibilità continentale ricca di composizioni originali e curati arrangiamenti.
Nel fine settimana del 12 e il 13 luglio sarà l¹occasione per ascoltare, all¹interno dell¹Anfiteatro, la musica del gruppo Whiskey Trail, con la presenza dell¹ex Modena City Ramblers di Massimo Giuntini.
Il gruppo, in fermento ormai da quarant¹anni, nacque ispirato da un viaggio dei fondatori molto particolare in Irlanda.

A piedi, con una tenda sulle spalle, lungo l¹intero paese, incontrarono poeti e musicisti, e insieme vissero gli inizi - era la fine degli anni Œ50 - di una nuova stagione della cultura irlandese. Tornarono con dischi oggi assolutamente introvabili, fatti in modo rudimentale, con una voce e un banjo. Ma la cosa più bella è che nella loro casa sulle colline di Firenze hanno fatto tappa a loro volta giovani poeti e musicisti irlandesi. Una musica che corre lungo un ampio percorso, partendo dalla musica irlandese, attraverso il country ed il blues, fino alle prime forme del jazz.

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