La grappa di Toscana e i signori del Tempo
La Castagna fra tradizioni, leggende e gastronomia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2002 12:21
La grappa di Toscana e i signori del Tempo<BR>La Castagna fra tradizioni, leggende e gastronomia

La grappa di Toscana e i signori del tempo è un’originale iniziativa editoriale che racconta, in modo semplice e discorsivo, la storia e il processo di distillazione e di degustazione della grappa, e svela l’immagine di chi vive in modo diretto il suo contatto con la terra, attraverso una divisione in due parti che conferisce al libro un taglio estremamente interessante. Nella prima parte, attraverso ricerche documentate, viene rilevata l’originaria “toscanità” del prodotto grappa. Da una lunga e attenta ricerca è emerso infatti che le prime informazioni certe sulla produzione dell’alcool ricavato dalla distillazione delle vinacce provengono dall’alchimista medioevale Taddeo Alderotti da Firenze, fondatore della “scuola dei maestri dell’arte della distillazione”.

E da lui abbiamo anche la prima ricetta dell’aqua ardens (Codice Vaticano Consilia). Di seguito vengono affrontati, in modo chiaro e accessibile a tutti, i processi che portano alla produzione della grappa e sono descritti i vari esami (visivo, olfattivo e gustativo) che aiutano il lettore a riconoscere e a meglio apprezzarne i profumi e gli aromi.
Nella seconda parte del libro, attraverso le parole di Gioacchino Nannoni, uno dei più grandi mastri distillatori a livello italiano, vengono approfonditi i legami, quasi “affettivi” e “spirituali” cha animano il processo di distillazione.

Grazie al suo genio, alle sue capacità e alla sua decennale esperienza è nata la “grappa di Fattoria”. Oltre a Nannoni, appaiono una serie di personaggi che con il loro agire hanno contribuito o sono tutt’ora impegnati nella difesa di questa meravigliosa terra di Toscana: chi attraverso la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale, chi valorizzando la campagna, chi ristrutturando castelli o dimore storiche. Ma l’autore ha voluto focalizzare l’attenzione anche sul loro approccio con il Tempo ed il suo scorrere: c’è un tempo climatico e un tempo cronologico che segnano un solco netto di distinzione tra chi, come loro, vive direttamente e completamente la natura e la terra e chi, come la maggioranza delle persone, vive la quotidianità della vita moderna fatta di uffici, traffico, caos e frenesia.
Per ogni personaggio è stato riportato il pensiero, le idee che determinano il suo agire, il suo rapporto con la vita, con la campagna, col vino, con l’ambiente che lo circonda, con la storia che gli appartiene: parole e racconti in libertà a cui si accompagna un’importante reportage fotografico a colori.

L’autore, Andrea Zanfi, non ha voluto parlare con questi protagonisti in modo usuale dell’universo grappa, seguendo i soliti stereotipi del mondo della viticoltura, ma ha voluto affrontare questo viaggio per le terre di Toscana, avvicinandosi a loro in modo diverso, individuando e soffermandosi sulle azioni e sui gesti di chi, con il suo certosino e attento lavoro di ricerca, abbinato ad una grande passione, ha reso questo territorio riconosciuto e apprezzato nel mondo.
Questi “signori del tempo”, come antichi druidi hanno saputo ascoltare e comprendere le voci degli elementi naturali, come scultori rinascimentali hanno saputo innalzare monumenti ambientali unici e con la loro opera hanno contribuito alla salvaguardia e alla valorizzazione di importanti zone rurali.

Attraverso i loro giudizi, i loro sogni e le loro idee il lettore potrà notare come la terra di Toscana abbia affascinato e “catturato” importanti personaggi, italiani e stranieri, che hanno deciso di eleggerla a loro terra di adozione. In definitiva un libro da leggere e guardare con grande piacere.
242 pp. Edito da Carlo Cambi in italiano, inglese e tedesco: pezzo € 24,79.

Per secoli la cucina è stata una “pratica culturale” e l’uomo ha obbedito più altro a imperativi di “approvvigionamento” e di “sopravvivenza”; soltanto le persone nobili o ricche avevano sulla loro tavola ogni sorta di vivande, tutti gli altri si dovevano accontentare di molto meno e le loro abitudini alimentari erano decisamente poco “varie”.

Molto è cambiato da allora, e oggi giorno le nuove generazioni sono diventate sempre pi㥮sibili e attente alla propria alimentazione, ai nuovi gusti e alle nuove tendenze in fatto di cibo.
Nella nostra terra, dove le antiche tradizioni sono ancora forti e vive, tutti si sono ormai accorti che la qualità della vita passa anche dalla buona tavola. In questi ultimi tempi ormai molte delle nostre produzioni tipiche si sono affermate nei mercati interni ed esteri perch頳ono cresciute in qualità raggiungendo spesso ottimi livelli; la qualità infatti, con adeguate forme di controllo e di certificazione è ormai chiaro che sul mercato riscuote grossi consensi.

E i consensi hanno accresciuto l’interesse da parte del pubblico sempre più la ricerca di iniziative, soprattutto editoriali, a sostegno della gastronomia italiana.
La Castagna fra tradizioni, leggende e gastronomia è appunto un’iniziativa editoriale che si prefigge di valorizzare uno dei pi魰ortanti frutti autoctoni che l’Italia possieda.
Il libro racchiude al suo interno, in 170 pagine, la storia, le tradizioni, le leggende e 167 ricette sulla castagna, e presenta al lettore, in modo semplice, discorsivo e informale gli aspetti organolettici e scientifici, la storia, il disuso e la rivalutazione di questa pianta che nei secoli non è mai stata avara con le genti che hanno abitato le montagne del nostro Paese.
Nella prima parte del volume viene affrontata, con l’ausilio di ricerche storico-letterarie, la questione dell’origine e della diffusione della castagna dall’antichitࠦino ai nostri giorni; poi vengono esposte le caratteristiche della coltivazione, della raccolta e delle varie lavorazioni di questo prodotto, insieme ad un’ampia presentazione delle sue virtù tapeutiche e medicinali.

A seguire viene condotta un’analisi dettagliata della presenza della castagna nelle tradizioni popolari italiane, con “incursioni” nel lessico, nei proverbi, nella poesia e nel folclore, a cui segue un cospicuo numero di racconti e di leggende sull’argomento.
Nella seconda parte sono inserite le 167 ricette, che sono state ricercate con lavoro paziente e certosino all’interno delle innumerevoli proposte della grande tradizione gastronomica italiana.
Molte di esse sono inedite e vengono qui pubblicate per la prima volta.

Caratteristici e simpatici disegni intervallano le pagine del libro.
Il curatore, Andrea Zanfi, ha ritenuto opportuno dividere in due parti la sezione del libro dedicata alle ricette. All’inizio una rassegna dei piatti della “tradizione”, che fino a non molti anni fa costituivano la base dell’alimentazione di certe nostre aree montane: sono pietanze semplici, la cui composizione spesso rivela origini povere, ma che appartengono alla storia e alla cultura gastronomica di molte localitࠤel nostro paese.

Poi il cospicuo settore dedicato alle altre ricette, con la suddivisione in antipasti, primi piatti, secondi piatti, contorni e dessert.
Il consiglio è quello di provarle tutte, anche per ritrovare il gusto di sapori antichi che purtroppo rischiano pian piano di perdersi (Prezzo di copertina 10,35€).

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