Amici della Musica Firenze: Viktoria Mullova e Katia Labéque per una prima di Dave Maric
Milan Turkovic ed il Quartetto Artis per una prima di Wynton Marsalis

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2002 18:51
Amici della Musica Firenze: Viktoria Mullova e Katia Labéque per una prima di Dave Maric<BR>Milan Turkovic ed il Quartetto Artis per una prima di Wynton Marsalis

Gli Amici della musica Firenze aprono Febbraio con due prime esecuzioni italiane. Sabato 2 (ore 16), al Teatro della Pergola, arriva un duo violino-pianoforte di pregio internazionale, quello formato da VIKTORIA MULLOVA e KATIA LABÈQUE. Il programma tocca Schubert, lo Stravinskij neoclassico della “Suite Italienne” ( nient’altro che una rivisitazione cameristica di alcune parti del celebre “Pulcinella”) ed il Ravel che nella Sonata del 1927 si rifà, con raffinatissima ironia, al linguaggio del jazz.

Ma l’excursus nella letteratura per violino e pianoforte di queste due fuoriclasse si spinge ancor più avanti, e giunge sino ai nostri giorni con la proposta - in prima esecuzione italiana - di “Falling the Sky”, pagina di DAVE MARIC, compositore inglese classe 1970, commissionata espressamente proprio da Viktoria Mullova e Katia Labèque in occasione del loro tour. Articolato in tre movimenti, “Falling the Sky” esplora un’ampia gamma di possibilità sonore ed espressive, oscillando fra atmosfere immobili e misteriose, echi di polifonie barocche imbevute di folklore, intense quanto vorticose figurazioni ritmiche.
Una simile versatilità nel concepire un programma concertistico non meraviglia in Viktoria Mullova e Katia Labéque, entrambe musiciste nel senso più completo del termine, intelligentemente capaci di sfruttare le loro doti interpretative e le risorse degli strumenti che suonano in un repertorio che spazia dalla musica più propriamente classica a quella jazz e pop.

Del resto, si ricorderà che la Mullova, un anno fa, è stata la protagonista di “Trough the Looking Glass”, dove ha dimostrato di saper usare la bellezza luminosa del suo suono, la tecnica impeccabile ed il vibrante senso ritmico (tutte qualità che ammiriamo nelle sue interpretazioni) per rileggere con accattivante autorevolezza Miles Davis, Duke Ellington ed i Beatles. Una vastità di orizzonti musicali che non a caso riguarda pure Katia Labéque, famosa per suonare in duo pianistico con la sorella Marielle ma pure solista con le più rinomate orchestre del mondo.

Al jazz ed al pop si è avvicinata in seguito all’incontro con il sassofonista François Jeanneau ed alla sua big band Pandemonium, diventando presto protagonista di tournée mondiali e di registrazioni con il gruppo di John McLaughlin, e persino dedicataria di un brano di Miles Davis.

Protagonista del concerto di Domenica 3 Febbraio, al Saloncino della Pergola (ore 21) , è un quintetto inconsueto, che sposa gli archi del viennese QUARTETTO ARTIS al fagotto di MILAN TURKOVIC, uno dei più rinomati interpreti mondiali di questo strumento.

I soli archi aprono e chiudono il concerto nel nome di Weigl e Brahms, ma la formazione è impegnata al completo per presentare – in prima esecuzione italiana - il Quintetto “Meelaan” di Wynton Marsalis, celebre trombettista di New Orleans che nel 2000 ha scritto questa pagina pensando proprio alle doti musicali di Turkovic; il singolare titolo non è nient’altro che la trasposizione fonica del nome di battesimo di Turkovic, che Marsalis pronuncia così, alla maniera americana, ogni volta che incontra l’amico fagottista.
Turkovic, di origini croate ma di formazione musicale viennese, è oggi fra i più apprezzati e famosi solisti di fagotto.

Suona nei centri musicali più importanti del mondo, fa parte di prestigiosi complessi strumentali come l’Ensemble Wien-Berlin ed il Concentus Musicus Wien, e si dedica anche all’attività di direttore d’orchestra, spesso affrontando gran parte del repertorio per fiati con il suo ensemble Mozartwoche di Salisburgo. Suoi compagni del concerto fiorentino sono i musicisti del Quartetto Artis, formazione nata a Vienna nel 1980, presto distintasi nella vittoria di concorsi internazionali come quelli di Cambridge, Evian, Yellow Springs, e poi perfezionatasi sotto la guida del leggendario Quartetto LaSalle.

Periodicamente impegnato con cicli concertistici al Musikverein di Vienna, il Quartetto Artis è acclamato nei principali centri concertistici del mondo ed ha al suo attivo una discografia premiata da prestigiosi riconoscimenti.

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