Presentato il restauro della basilica di Santo Spirito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2000 15:05
Presentato il restauro della basilica di Santo Spirito

‘’Quando si restaura un edificio, una chiesa, un’opera d’arte è una piccola, grande vittoria. Una vittoria dell’uomo contemporaneo sul tempo che, implacabile, consuma e usura le bellezze, gli inestimabili e preziosissimi lasciti delle generazioni passate’’.
Lo ha detto il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici presentando il progetto di restauro della facciata della basilica di Santo Spirito, progettata da Brunelleschi nel 1436. ‘’E’ anche una vittoria dell’arte che presenta alle nuove generazioni – ha proseguito Domenici – un gioiello in più, arricchendo le conoscenze contemporanee e la memoria.

E infine è una vittoria della nostra città che rende ai suoi cittadini e ai turisti il piacere di gustare dei capolavori’’.
La facciata della basilica di Santo Spirito, una delle chiese di proprietà comunale, è arrivata a noi spoglia con solo un intonaco che, nel corso dei secoli, ha subito diverse trasformazioni. Nel 1791 venne decorata, ma i giudizi su quel lavoro non furono proprio ‘lusinghieri’ tanto che, già intorno al 1820, si pensò di coprire i dipinti con un intonaco chiaro.

Proprio su questo è previsto l’intervento di restauro che punta a conservare e assicurare il ripristino delle superfici intonacate, il restauro di alcuni elementi costitutivi, l’eliminazione di elementi estranei al contesto storico del fabbricato e la protezione dall’azione dei piccioni.
‘’Si tratta di un intervento importante per Firenze – ha aggiunto il sindaco – anche perché rende giustizia all’immagine di una piazza particolarmente bella della nostra città, ricca di opere d’arte da salvaguardare e difendere.

Un intervento molto atteso anche dagli abitanti del quartiere’’. Il costo totale dell’intervento è di circa 430 milioni.
Il restauro è anche il frutto di un accordo con la Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici che permetterà agli sponsor di avere un ritorno di immagine senza mettere a rischio quella di Firenze.
Nell’opera di salvaguardia dei monumenti entrano così in gioco i privati. In questo caso si tratta della Gucci Group rappresentata oggi dal presidente amministratore delegato Domenico De Sole, che ha deciso di accollarsi il costo dell’intervento.


‘’Se l’arte è un patrimonio di tutti – ha aggiunto il sindaco Domenici – la partecipazione dei privati al recupero e al restauro delle opere d’arte è un fatto vitale. Non solo perché l’Amministrazione pubblica da sola non riesce a restaurare tutto quello che deve essere reso al mondo, ma anche perché solo con l’impegno di tutti si può realmente pensare di riconsegnare all’uomo contemporaneo le opere d’arte di cui è ricca la nostra città’’.
Alla conferenza stampa erano presenti anche l'assessore alla cultura Simone Siliani, Lietta Medri, Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici, Ugo Muccini, responsabile della Fabbrica di Palazzo Vecchio e da Renato Ricci, della Gucci.
La storia della basilica
La basilica di Santo Spirito ci appare oggi molto differente da quella che progettò il Brunelleschi nel 1436, infatti egli aveva previsto di volgere la fronte della chiesa verso l’Arno, ed all’esterno voleva realizzare delle absidiole semicircolari che avrebbero dovuto presentarsi anche sul fronte, mentre Antonio Manetti, Salvi d’Andrea e Giovanni da Gaiole, dopo la morte del progettista, decisero invece di incamiciare tutto il monumento in una cortina muraria continua.


La facciata sulla piazza è rimasta a lungo completamente spoglia, con le bozze in pietra a vista, così come si può notare anche oggi negli affreschi dello Stradano, nella Sala di Gualdrada in Palazzo Vecchio.
A partire dal 1578, invece, la facciata fu intonacata, utilizzando anche materiali di recupero provenienti dalla demolizione del pavimento della basilica, smantellato completamente per essere rinnovato.
Successivamente diversi progetti si rincorsero, senza però essere realizzati, a partire sin dal 1761, con il primo, a cura di padre Richa, sino ai tempi del Bellincioni (1920) il cui fantasioso progetto è ancora oggi appeso in sagrestia, passando da quello redatto più per protesta che per ragion veduta, dall’architetto Del Rosso nel 1792.


Invece la facciata fu in effetti decorata, a partire dal 1791, da “un tal Baccini muratore del luogo pio” dipintore che fu anche fortemente criticato, adducendo “sentimenti d’economia che avevano portato a recedere da ogni progetto ambizioso, anche se consono a un edificio che passa fra i più ragguardevoli d’Europa” dirottando verso una modesta facciata dipinta ricordata ancora oggi da alcune stampe dell’epoca: modanature architettoniche tracciate su di un intonaco chiaro, improntate a stilemi tardo-settecenteschi.


All’epoca i giudizi su tali lavori furono addirittura sprezzanti: nella guida di Follini e Rastrelli del 1797 “Firenze antica e moderna illustrata” si leggeva “Non parliamo della facciata fatta ultimamente dipingere, perché la sua maggiore lode è quella di tacerne” ed in effetti già nel 1819, come si legge in “Description de la ville de Florence et de ses environs”di Gargiolli: “le intemperie cominciano già a distruggere questo ornamento provvisorio, che del resto era di cattivo gusto”.


Agli occhi dell’osservatore odierno, ma soprattutto a quelli dei fiorentini, Santo Spirito si pone oggi in evidenza con la sua caratteristica facciata dalle volute scontornate, di forma armonica e puro colore, suscitatori insieme di emozioni intime e commosse, pagina bianca in attesa di essere scritta, suscita fantasie, progetti avveniristici, incanti poetici: tale come appariva nei dipinti e nelle fotografie di Ottone Rosai: “un omaggio e lo scioglimento di un voto d’amore” rivolse l’artista fiorentino a quella chiara, geometrica essenziale superficie dove alla nettezza delle linee nella zona inferiore corrispondono morbidi contorni ondulati in quella superiore.


Le opere previste
L'appalto ha per oggetto l'esecuzione dell'intervento di restauro, ad opera di muratore ed affini (imbianchino, idraulico e fabbro) della facciata principale della basilica di S.Spirito, monumento di proprietà e competenza comunale. Il progetto è volto a conservare o assicurare il ripristino delle superfici intonacate, il restauro di alcuni elementi costitutivi, l'eliminazione di elementi estranei al contesto storico del fabbricato, e la protezione dalla deleteria azione dei volatili.


Sono quindi previste le seguenti lavorazioni:
opere provvisionali
-trasporto in opera, costruzione, nolo, manutenzione in corso d'opera e smontaggio a fine titolo, di ponteggio regolamentare per facciata, realizzato in tubolari metallici e giunti a stretta, o con elementi ad incastro, di tipo idoneo, stuoie di protezione a norma, parapetti e quanto altro occorra per rendere il titolo perfettamente ultimato a regola d'arte, con montaggio di paratia di protezione (paracinta) altezza da terra ml.

2,50, regolamentare con struttura in tubolari di ferro e rivestimento in lamiera liscia, il tutto completo, messo in opera, compreso piani d'impalcato metallici, disegno esecutivo, calcolo della struttura da parte di ingegnere abilitato, impianto di messa a terra, impianto elettrico completo, rete di distribuzione idrica a tutti i piani, impianto antintrusione con sensori e/o tendine IR, come specificato negli oneri a carico della ditta, e quanto altro potesse occorrere in ottemperanza alle norme antinfortunistica ed antincendio, atto a consentire tutte le lavorazioni previste o quelle particolari, le saggiature, le indagini, gli esami diagnostici e/o rilievi planoaltimetrici;
-trasporto in opera, costruzione, nolo, manutenzione in corso d'opera e smontaggio a fine titolo, di castello di tiro realizzato con tubolari metallici, o con elementi prefabbricati, completo di montacarichi portata 200 kg, tavolati, passerelle, andatoie, stuoie e parapetti di protezione a norma, e quanto altro potesse occorrere per rendere il titolo perfettamente ultimato a regola d'arte, completo, messo in opera, compreso piani d'impalcato metallici e quanto altro possa occorrere in ottemperanza alle norme antinfortunistica ed antincendio, atto a consentire le lavorazioni previste o quelle particolari, non previste ma da eseguire;
Opere edili
-restauro e risanamento della facciata storica del suddetto fabbricato, vincolata ai sensi della Legge n.1089/'39, mediante consolidamento e ripristino delle parti cadenti originarie in fase di distacco, rifacimento totale di porzioni di intonaco non ritenute idonee, ritinteggiatura completa della facciata, specifici controlli, pulizia e rimessa in funzione, riparazione, smontaggio e ricollocazione di canali di gronda e pluviali intasati e non, con ispezione ed eventuale pulizia di fosse o pozzetti di raccolta e decantazione eventualmente presenti, restauro e riparazione di antichi paramenti decorativi lapidei, anche mediante la rimozione delle parti in fase di distacco, calo a terra ed accantonamento, trasporto dei materiali di risulta alla pubblica discarica, loro rifacimento, ricollocazione in opera di elementi precedentemente rimossi;
-risanamento di alcuni intonaci esterni limitrofi alla facciata principale, mediante impiego di intonaco osmotico tipo "Verniscot volano di umidità" rifinito con velo di grassello all'antica lisciato a mestica e tinteggiato con prodotto specifico;
-installazione di dissuasori anti volatile costituiti da una o due file di elementi metallici non acuminati incastrati in apposite fascie di policarbonato flessibili, tipo "Firchim Depigeonal" da fissare sulle superfici interessate mediante collanti siliconici neutri o tasselli a vite;
-installazione di reti in nylon, di colore nero o bianco, appositamente trattate per resistere ai raggi ultravioletti ed agli agenti atmosferici, atte ad impedire lo stazionamento e la nidificazione dei volatili, tipo "rete Firchim" da fissare alle murature mediante chiodature o viti ad espansione;
-esecuzione di opere disinfestanti all'interno del vano scala e di parte degli ambienti sottotetto, giudicati in condizioni tali da ricevere detto trattamento;
-opere di risanamento della controfacciata e di alcune parti sottotetto, con disinfestazione, disinfezione completa e pulizia dai detriti di qualsiasi genere, di tutti gli spazi accessibili dalla scala, con asportazione, aspirazione ed allontanamento dei detriti raccolti in loco, intendendosi queste lavorazioni eseguite da personale specializzato munito di indumenti idonei ed attrezzature particolari, e successiva apposizione di ausili antivolatile, quali aghi dissuasori, reti antivolatile e telai metallici con rete a maglia fine, posa in opera di nuovi infissi interni ed esterni o restauro di quelli esistenti, realizzazione di un parapetto metallico, posa in opera di nuovo impianto di illuminazione del pozzo scale di controfacciata che si avvalga di quattordici nuovi corpi illuminanti con lampada ad incandescenza, compreso eventuali interventi di risanamento su porzioni di strutture lignee di copertura, anche mediante consolidamento di parti pericolanti, ripristino a nuovo di parti compromesse e/o ripassatura del manto in coppi e tegoli.

-assistenza muraria all'esecuzione di eventuali nuovi impianti idrici od elettrici negli ambienti interessati;
-assistenza muraria alla posa di nuovi infissi interni ed esterni, porte e telai metallici, fornite in opera dall'Appaltatore;
-opere in economia varie, volte a realizzare anche opere di rifinitura su pareti e soffitti, difficilmente prevedibili in fase di perizia. opere di restauro vetrate;
-restauro della vetrata artistica dell'oculo, con pulitura e/o riparazione delle tessere danneggiate, da effettuarsi anche mediante il montaggio di castellino mobile o l'impiego di una piattaforma aerea a sbraccio.

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