A febbraio inflazione in calo a Firenze

Diminuiscono i prezzi di alberghi, trasporti e alimentari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2020 11:48
A febbraio inflazione in calo a Firenze

A febbraio inflazione in calo a Firenze e diminuiscono i prezzi di alberghi, trasporti e alimentari. È quanto comunica l’Ufficio comunale di statistica, presentando i risultati del calcolo dell'inflazione a Firenze per il mese di febbraio secondo gli indici per l'intera collettività nazionale.

La variazione mensile è -0,6%, mentre a gennaio era era +0,3%. La variazione annuale è +0,4%, mentre a gennaio era +0,7%.

A contribuire a questo risultato sono state, rispetto al mese precedente, principalmente le variazioni registrate per le divisioni Servizi ricettivi e di ristorazione (-2,7%), Trasporti (-0,9%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,2%) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,1%).

Nella divisione Servizi ricettivi e di ristorazione sono in diminuzione i servizi di alloggio (-10,7% rispetto al mese precedente, +2,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) e i ristoranti, bar e simili (-0,4% rispetto al mese precedente, +1,4% rispetto a febbraio 2019).

Per la divisione Trasporti sono in diminuzione il trasporto aereo passeggeri (-9,5% rispetto al mese precedente, +8,1% su base annuale), le automobili (-0,1% su base mensile e +1,3% rispetto a febbraio 2019), i carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (-1,9% su base mensile, +1,9% su base annuale) e il trasporto passeggeri su rotaia (-0,4% rispetto al mese precedente, +0,8% rispetto a febbrao 2019). In aumento la manutenzione e riparazione mezzi di trasporto privati (+0,4% rispetto al mese precedente).

Nella divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche la variazione mensile è causata dalle diminuzioni dei vegetali (-0,4% rispetto al mese precedente, -4,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), di latte, formaggi e uova (-0,2% su base mensile, +2,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), di pane e cereali (-0,7% rispetto al mese precedente, +0,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) e dei pesci e prodotti ittici (-0,8% su base mensile, +2,7% su base annuale). In aumento la frutta (+1,9% rispetto a gennaio 2019, +4,4% rispetto a febbraio 2019), le acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura (+0,4% su base mensile).

Nella divisione Abitazione, acqua, elettricità e combustibili sono in diminuzione il gasolio per riscaldamento (-2,7% rispetto al mese precedente, +1,7% su base annuale) e l’energia elettrica (-0,7% su base mensile, -3,1% su base annuale). In aumento i servizi per la riparazione e la manutenzione della casa (+0,3% rispetto al mese precedente).

Il carrello della spesa:

I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono variati di -0,4% rispetto al mese precedente e sono variati di +1,1% rispetto a un anno fa.

I prodotti a media frequenza di acquisto sono variati di -1,0% rispetto a gennaio 2020 e di -0,4% rispetto a febbraio 2019. I prezzi di quelli a bassa frequenza sono variati di +0,1% rispetto al mese precedente e di +0,7% su base annuale.

I beni, che pesano nel paniere per circa il 52%, hanno fatto registrare una variazione di -0,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 48%, hanno fatto registrare una variazione annuale pari a +1,0%.

Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i beni alimentari registrano una variazione annuale pari a +0,9%. I beni energetici sono in diminuzione di -3,3% rispetto a febbraio 2019. I tabacchi fanno registrare una variazione +1,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici fa registrare una variazione di +0,8% su base annuale.

La rilevazione locale si è svolta dal 1al 21 di febbraio su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto nazionale di statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale. 

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