L'elogio della libertà: la biografia di Piero Gobetti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 1999 13:38
L'elogio della libertà: la biografia di Piero Gobetti

Lunedì 24 maggio, alle 17:30, presso la Libreria Internazionale Le Monnier (Via San Gallo 53r) presentazione del volume di Alberto Cabella, con interventi di Gian Biagio Furiozzi, Arianne Landuyt , Giorgio Luti, Antonio Zanfarino.
Si tratta della prima biografia completa su Piero Gobetti, non solo lo storico e il politico ma anche il letterato e l'editore. Nella sua breve esistenza (1901-1926 esule a Parigi) Gobetti fonda due riviste tra le più importanti del Novecento "La Rivoluzione liberale" e "Il Baretti", pubblica numerosi saggi e nella veste di editore oltre 120 volumi, tra i quali "Ossi di seppia" di Montale e un saggio illustrato sul pittore Felice Casorati.

Norberto Bobbio in un suo ritratto scrive: "Per quante volte mi sia accaduto in questi anni di tornare a riflettere sull'opera di Piero Gobetti, non posso trattenere ogni volta un moto di sorpresa, quasi di incredulità, di fronte alla sua prodigiosa giovinezza. Mi sono domandato spesso se vi siano altri esempi nella nostra storia di tanta ricchezza e varietà e densità di opere in così breve spazio di anni. Non ne ho trovati". A partire dal 1922 è protagonista di una battaglia a viso aperto contro il fascismo senza illudersi sulla durata del regime.

I suoi studi sul Risorgimento gli consentono di giudicare il fenomeno fascista come uno sbocco naturale di vizi atavici. Il nostro Paese a differenza dell'Inghilterra e della Francia non ha conosciuto una rivoluzione popolare: l'unificazione è stata una operazione diplomatico - militare, e ha prodotto una classe politica oligarchica, trasformista e statalista, priva di quei fondamenti etici che la Riforma protestante ha diffuso in Europa. Ancora oggi il problema della formazione di una classe dirigente liberale e libertaria permane irrisolto e in Gobetti ritroviamo una guida etico-politica.
Alberto Cabella, laureato in lettere moderne all'Università di Torino, è un profondo studioso di Gobetti.

A Parigi è stato docente alla Sorbonne Nouvelle e Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura. Dal 1992 è Vicepresidente del Centro Piero Gobetti di Torino.

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