Opportunità per nuove imprese di giovani (Legge 28 Febbraio 1986, N. 44)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 gennaio 1996 00:09
Opportunità per nuove imprese di giovani (Legge 28 Febbraio 1986, N. 44)

 Opportunità per nuove imprese di giovani

(Legge 28 Febbraio 1986, N. 44)

  

Beneficiari

 • Piccole e medie imprese costituite in forma di società di persone e di capitali (S.n.c., S.a.s., S.r.l., S.p.A.

e S.a.p.a.) o cooperativa che abbiano:

• maggioranza assoluta (numerica e di capitale) di giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni;

• esclusivamente soci giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

 I soci promotori devono essere residenti nei Comuni ammessi agli obiettivi 2 e 5b dei Fondi Strutturali e nelle zone definite in base all'articolo 92,3,c del Trattato CE.

A tal fine si considerano residenti coloro che lo erano alla data del 1° gennaio 1994.

Sono escluse le ditte individuali e le società di fatto.

Le società devono essere già realmente costituite al momento in cui richiedono l'accesso al finanziamento e le cooperative devono essere regolarmente iscritte nel Registro prefettizio, ma non devono aver operato dalla data di costituzione fino alla data di presentazione della domanda di agevolazioni.

Per un periodo di 10 anni dalla data di concessione delle agevolazioni non si possono trasferire azioni o quote da soci con i requisiti per i beneficiari a soci privi degli stessi requisiti.

I macchinari e gli altri beni mobili e immobili non possono essere distolti dall'utilizzo previsto nel progetto ammesso per un periodo di almeno 10 anni.

 

 Iniziative Ammissibili

 Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti per nuove attività, che prevedano:

• produzione di beni nei settori dell'agricoltura, dell'artigianato, dell'industria;

• fornitura di servizi a favore delle imprese appartenenti a qualsiasi settore (esclusi i servizi alle persone e agli enti pubblici);

• ampliamento della base occupazionale, sia attraverso l'associazione nelle cooperative o nelle società beneficiarie, sia attraverso l'assunzione dei lavoratori dipendenti.

 I progetti finanziabili devono riguardare nuove iniziative prive di collegamento con altre aventi il medesimo oggetto; sono quindi esclusi i progetti di investimento per l'ammodernamento, l'ampliamento, il trasferimento di impianti e la ristrutturazione.

Non sono ammessi progetti che prevedono investimenti superiori a 5 miliardi di lire.

 

 Settori Esclusi, Priorità, Limitazioni

 Sono esclusi tutti i settori di cui alla delibera CIPI del 16 luglio 1986 (in G.U.

n. 192 del 20/6/1986 e successive modifiche).

In applicazione delle disposizioni Comunitarie in materia, sono previste priorità, esclusioni e limitazioni per alcuni settori produttivi. In generale sono considerati prioritari - in tutti i settori - gli investimenti connessi con la tutela ambientale, la prevenzione dell'inquinamento e l'eliminazione dei rifiuti ovvero comportanti una notevole innovazione tecnologica o finalizzati a prodotti nuovi, nonché gli investimenti finalizzati a un miglioramento delle caratteristiche qualitative o delle condizioni sanitarie, quelli relativi a prodotti a denominazione d'origine ovvero all'agricoltura biologica.

Sono generalmente esclusi investimenti relativi alla fabbricazione di prodotti trasformati per i quali non sia possibile fornire una dimostrazione sull'esistenza di sbocchi di mercato potenziali e determinate tipologie d'investimento in alcuni settori specifici nell'ambito del settore agroalimentare (cereali e riso, ortofrutticoli, latte e prodotti lattiero-caseari, piante foraggere, oleoprotaginose, olio d'oliva, patate, zucchero, carni e uova, vini e alcoli, lino e canapa, prodotti della silvicoltura).

Nella valutazione dei progetti viene data la priorità a quelli connessi all'introduzione di nuove tecnologie o nuove tecniche di gestione, con particolare riferimento all'artigianato, alla produzione e al trasferimento di nuove tecniche agricole, alla produzione di beni sostitutivi di importazioni e al risparmio energetico.

 

 Spese Ammesse

 Sono ammesse le spese di investimento, al netto dell'I.V.A., relative a:

• studio di fattibilità comprensivo dell'analisi di mercato (nella misura del 2% per investimenti fino a 1.000 milioni; dell'1,5% da 1.000 milioni a 2.500 milioni e dell'1% da 2.500 a 5.000 milioni);

• terreno (questa voce è ammissibile solo al mutuo agevolato per i progetti finalizzati alla produzione di beni nei settori dell'artigianato e dell'industria, mentre per le attività agricole è ammissibile anche al contributo in c/capitale; è invece esclusa per le imprese di servizi);

• opere edilizie, già eseguite o da eseguire, compresi gli oneri dovuti per l'eventuale concessione edilizia e le spese necessarie per la progettazione (nel limite del 40% della spesa complessiva per la realizzazione del progetto.

In casi eccezionali tale limite può essere elevato fino al 60% della spesa complessiva, in relazione alla particolarità del settore e dell'attività; questa categoria di spese non è ammissibile per attività di servizi alle imprese);

• allacciamenti;

• macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica, brevetti;

• altri beni materiali ed immateriali ad utilità pluriennale direttamente collegati al ciclo produttivo.

 Sono ammesse al contributo di gestione le seguenti voci:

• acquisti di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e merci;

• servizi ricevuti;

• oneri finanziari, esclusi gli interessi relativi al mutuo a tasso agevolato.

 Non sono ammesse le spese per il personale (stipendi e salari) e i rimborsi ai soci.

Sono escluse le spese che, dalla data delle relative fatture, risultino sostenute prima della presentazione della domanda di agevolazioni.

 

 Localizzazione

 Le società devono avere sede legale, amministrativa ed operativa nei Comuni ammessi agli obiettivi 2 e 5b dei Fondi Strutturali dell'Unione europea e in quelli definiti in base all'articolo 92,3,c del Trattato CE e gli investimenti devono essere realizzati negli stessi territori.

Le Comunità montane sono escluse a meno che non rientrino nell'obiettivo 5b.

  

Agevolazioni Previste

 Gli incentivi previsti possono assumere forme diverse:

• contributo a fondo perduto (contributo in conto capitale) e mutuo agevolato (contributo in conto interessi) per le spese d'investimento;

• contributo (a fondo perduto) per le spese di gestione.

 La percentuale rispettivamente di contributo a fondo perduto e di mutuo agevolato sarà variabile, a seconda delle necessità specifiche dell'impresa, nel rispetto dei limiti globali previsti. Per il contributo alle spese di gestione si applica il regime "de minimis" che consiste in un contributo massimo pari a 100.000 Ecu in tre anni.

 In termini globali, i massimali di aiuto pubblico sono graduati come segue:

Il contributo in conto capitale è concesso limitatamente ai primi 5 (cinque) miliardi di investimento.

Il mutuo agevolato ha durata di 10 anni, più tre anni di preammortamento, e la restituzione avviene con rate semestrali.

Occorre ricordare che nelle aree definite in base all'articolo 92,3,c, il contributo è calcolato in ESN (Equivalente Sovvenzione Netta), mentre nelle zone degli obiettivi 2 e 5b che non rientrano tra quelle 92,3,c è calcolato in ESL (Equivalente Sovvenzione Lorda).

È possibile ottenere un'anticipazione sul contributo di gestione per il primo e per il secondo anno, fino al 40% del contributo previsto.

Non è ammessa cumulabilità con altre agevolazioni finanziarie Comunitarie, statali, regionali o comunque pubbliche.

Non sono richieste garanzie patrimoniali; vengono acquisite garanzie reali nell'ambito degli investimenti da realizzare.

 

 Agevolazioni non finanziarie

 Ai giovani neo imprenditori viene offerta Assistenza tecnica nella fase di progettazione e di avvio delle iniziative che prevede lo svolgimento di attività di formazione e qualificazione professionale, funzionali alla realizzazione dei progetti. L'assistenza è fornita da strutture ed organismi esperti (Tutors) che possono essere soggetti pubblici, privati o imprese affermati nel campo della consulenza o nello stesso ramo della società beneficiaria, con i quali la Società per l'imprenditoria giovanile stipulerà apposite convenzioni.

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