​Vitalizi: Eureka, la Toscana propone il divieto di cumulo

Presentata stamani la proposta di legge a firma del Presidente Enrico Rossi, del capogruppo Marras e del vicesegretario del Pd toscano Mazzeo

Antonio
Antonio Lenoci
29 luglio 2015 15:54
​Vitalizi: Eureka, la Toscana propone il divieto di cumulo

Dopo l'abolizione dei vitalizi la legge presentata dal Pd vuole incidere ulteriormente nel contenimento dei costi e lo fa proponendo qualcosa che all'opinione pubblica, a dire la verità, non è mai suonato bene ovvero il cumulo degli assegni vitalizi. Ma serviva una proposta per abolirlo?Possibile che quella politica che, da anni oramai, ad ogni elezione dichiara di voler "tornare a parlare alla gente" ci parla così tanto da non ascoltarla?Nove da Firenze ha dedicato uno Speciale ai privilegi, tra i quali anche l'istituto dei vitalizi per i politici toscani, i commenti dei lettori non sono tardati ad arrivare sottolineando i molteplici aspetti sibillini della normativa e soprattutto della pratica."La Toscana è da sempre tra le Regioni più virtuose e attente al contenimento dei costi della politica e nella scorsa legislatura è intervenuta con decisione abolendo l'istituto del vitalizio.

Questa che è appena iniziata è la prima legislatura che non prevede il diritto al vitalizio per i consiglieri regionali. Con questa legge vogliamo un ulteriore passo in avanti a completamento della riforma, introducendo per primi a livello nazionale il divieto di cumulo tra l'assegno vitalizio regionale e quelli derivanti da altre cariche elettive, come il mandato da parlamentare o europarlamentare. Un atto di forte significato politico, di cui il primo firmatario è il presidente Rossi, con il quale la Toscana ribadisce la propria posizione virtuosa.

Si tratta di una norma di equità, che obbligherà a scegliere tra il vitalizio regionale e altri vitalizi e che comporterà un'ulteriore riduzione dei costi" lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pd Leonardo Marras.

Lì'aspetto che potrebbe apparire più drammatico è che alla decisione di eliminare il vitalizio, così come il conseguente ed ancor più imbarazzante cumulo, si arriva non per una decisione dettata dalla morale, dall'etica o dalla ragione sociale, ma piuttosto per un problema di cassa, per ridurre i costi. Alla fine dei giochi si tratta di un virtuosismo. "Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà" cantava un insospettabile precursore della crisi economica, tale Francesco Guccini. "Il passaggio che facciamo oggi è un ulteriore tassello verso la riduzione dei costi della politica, con interventi come la riduzione del numero dei consiglieri e il dimagrimento imposto alle strutture e agli organi regionali - ha aggiunto il consigliere e vicesegretario del Pd toscano Antonio Mazzeo - abbiamo voluto farlo fin dall'inizio della legislatura proprio per dare il segnale dell'attenzione del Partito Democratico verso questo tema.

Credo che la scarsa partecipazione dei cittadini alle ultime elezioni regionali sia da imputare anche al fatto che le Regioni sono viste come fonti di spreco, e anche se la Toscana è virtuosa è importante dare ulteriori risposte e segnali forti, intervenendo con norme serie laddove ci è possibile, come in questo caso sul cumulo dei vitalizi".Ricapitolando le Province erano fonte di spreco, visione certificata dalla volontà politica di abolirle, le Regioni sono fonte di spreco, a detta dell'elettorato desaparecido...

forse potrebbe essere utile, oltre a fare i conti in cassa, anche porsi qualche domanda. 

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