Un anno di vaccinazioni anticovid: 27 dicembre 2020–27 dicembre 2021

A Natale solo 3.075 nuovi casi di Coronavirus accertati, età media 36 anni, i decessi sono tre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 dicembre 2021 17:43
Un anno di vaccinazioni anticovid: 27 dicembre 2020–27 dicembre 2021

Sembra passata una vita, e abbiamo quella strana sensazione di abitudine alla convivenza con il Covid, ma esattamente un anno fa, il 27 dicembre 2020, veniva somministrata la prima dose di vaccino nel corso del Vaccine-Day.

Un evento che ha cambiato profondamente la nostra società, riportandola ad un percorso di quasi normalità. Ad Arezzo la prima fu Martina Erdas, una giovane operatrice sanitaria impegnata da un anno alla centrale di tracciamento del Centro Affari e Convegni di Arezzo.“Di quella giornata ho un ricordo bellissimo, era una domenica piena di sole e di speranza, e per me fu molto emozionante. Mi sono ritrovata ad essere testimonial di questa grande impresa medica ed a lanciare un messaggio molto importante di sicurezza e salute. Ho anche rappresentato, con orgoglio, la mia figura professionale quella degli assistenti sanitari del Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie, della Riabilitazione e della Prevenzione. Da allora, infatti, lavoro stabilmente alla centrale di tracciamento con dei colleghi fantastici.

Purtroppo i contagi stanno aumentando, ma non dobbiamo scoraggiarci, prosegue Martina. Abbiamo un'arma straordinaria a nostra disposizione: i vaccini.

Questi strumenti hanno cambiato radicalmente la nostra vita, ci hanno permesso di riprendere le nostre abitudini e di tornare, in parte, alla normalità. Sono contenta di essermi vaccinata per me stessa, per gli altri ma soprattutto per proteggere le mie bambine Giorgia e Chiara.

Per chi ancora, tra dubbi e paure infondate, non si è vaccinato, ribadisce Martina, dico solo vaccinatevi, vaccinatevi, vaccinatevi....affidatevi alla scienza. Sono i dati e risultati che parlano.

Grazie alla vaccinazione sono diminuiti, rispetto a un anno fa, i ricoveri ospedalieri, gli accessi in terapia intensiva e i decessi. Da mamma di una bambina di 7 anni, inoltre, provvederò anche a vaccinare al più presto anche lei. I bambini, come gli anziani vanno protetti e guidati in un percorso di sicurezza.

Un anno fa eravamo in zona rossa e in pieno lockdown, oggi, nonostante il Covid, i negozi sono aperti e riusciamo a fare vita sociale, ma il virus, purtroppo, è ancora tra noi e io lo posso testimoniare in maniera diretta. Ogni giorno parlo con decine di persone per comunicare le diagnosi, tracciarne gli spostamenti e rispondere a domande e dubbi.

Ora più che mai c'è bisogno di responsabilità e prudenza da parte di tutti. Sono giornate in cui siamo abituati a stare insieme a condividere pranzi e cene.Cerchiamo di non abbassare la guardia. Tuteliamo i nostri anziani, usiamo le mascherini e cerchiamo di vaccinarci.”“Sono stati dodici mesi intensi, dichiara il Direttore Generale Antonio D'Urso, che ci hanno impegnato in uno sforzo organizzativo che non ha precedenti nella storia sanitaria nazionale. Abbiamo avviato un percorso che ci ha portato a vaccinare in ogni luogo possibile: dai reparti ospedalieri, alle RSA, dai luoghi di lavoro, alle scuole e da allora non ci siamo mai fermati.

In questo momento sono attivi 24 hub vaccinali in tutto il territorio della nostra azienda ed abbiamo somministrato oltre 1.460.000 dosi, e circa l'85% dei nostri residenti hanno completato il ciclo vaccinale in due dosi.

Dobbiamo imparare da ciò che è successo in questi dodici mesi in cui da una parte vi è stata una grande risposta civica da parte dei nostri concittadini, e i dati vaccinali sono qui a dimostrarlo, dall'altra dobbiamo continuare a predicare prudenza e responsabilità. Questa è forse la fase della pandemia più delicata da affrontare: un periodo in cui tutte le attività economiche, produttive e di socializzazione sono aperte e sentiamo una grande spinta a tornare alla piena normalità, ma è proprio ora che dobbiamo avere più attenzione ai nostri comportamenti. Sono convinto che se continuiamo a vaccinare con questo ritmo e rispetteremo le regole usciremo da questo momento critico più forti.”

In Toscana sono 334.283 i casi di positività al Coronavirus, 3.075 in più rispetto a ieri (2.919 confermati con tampone molecolare e 156 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,9% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 296.777 (88,8% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 12.073 tamponi molecolari e 3.543 tamponi antigenici rapidi, di questi il 19,7% è risultato positivo. Sono invece 6.880 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 44,7% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 29.990, +10,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 515 (34 in più rispetto a ieri), di cui 72 in terapia intensiva (stabili). Purtroppo, oggi si registrano 3 nuovi decessi: 2 uomini e una donna con un'età media di 81,7 anni.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Alle 12.00 di oggi sono state effettuate complessivamente 6.995.119 vaccinazioni, 6.075 in più rispetto a ieri (+0,1%), tenendo presente che le Aziende del Sistema Sanitario Regionale proseguono per l'intera giornata. La Toscana è la 6° regione per % di dosi somministrate su quelle consegnate (il 97,3% delle 7.189.249 consegnate), per un tasso di vaccinazioni effettuate di 189.423 per 100 mila abitanti (media italiana: 182.703 per 100 mila).

L'età media dei 3.075 nuovi positivi odierni è di 36 anni circa (22% ha meno di 20 anni, 38% tra 20 e 39 anni, 28% tra 40 e 59 anni, 10% tra 60 e 79 anni, 2% ha 80 anni o più).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (2.919 confermati con tampone molecolare e 156 da test rapido antigenico). Sono 92.339 i casi complessivi ad oggi a Firenze (1.041 in più rispetto a ieri), 29.203 a Prato (141 in più), 31.321 a Pistoia (112 in più), 17.485 a Massa (101 in più), 33.679 a Lucca (319 in più), 38.539 a Pisa (422 in più), 25.594 a Livorno (186 in più), 30.413 ad Arezzo (412 in più), 20.666 a Siena (221 in più), 14.489 a Grosseto (120 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 1.335 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 987 nella Nord Ovest, 753 nella Sud est.

La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 9.052 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 9.492 x 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 11.009 casi x 100.000 abitanti, Pistoia con 10.791, Firenze con 9.248, la più bassa Grosseto con 6.651.

Complessivamente, 29.475 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (2.752 in più rispetto a ieri, più 10,3%).

Sono 44.917 (852 in meno rispetto a ieri, meno 1,9%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 17.915, Nord Ovest 15.382, Sud Est 11.620).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 515 (34 in più rispetto a ieri, più 7,1%), 72 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 296.777 (286 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 296.777 (286 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 1 a Firenze, 1 a Prato, 1 a Livorno.

Sono 7.516 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 2.409 a Firenze, 660 a Prato, 701 a Pistoia, 549 a Massa Carrara, 712 a Lucca, 761 a Pisa, 436 a Livorno, 569 ad Arezzo, 383 a Siena, 238 a Grosseto, 98 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 203,5 x100.000 residenti contro il 230,5 x100.000 della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (289,2 x100.000), Prato (248,8 x100.000) e Pistoia (241,5 x100.000), il più basso a Grosseto (109,3 x100.000).

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