Trasporto locale: servizio passeggeri in crisi, la rabbia degli utenti

I consumatori hanno chiesto la sospensione della licenza per gli scioperanti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2017 15:36
Trasporto locale: servizio passeggeri in crisi, la rabbia degli utenti

Il Codacons rivolgendosi ai comuni e al ministro dei trasporti Graziano Delrio ha chiesto nelle ultime ore la "Sospensione della licenza per quei tassisti che scioperano in modo illegale e rinvio dell’incontro del Governo con le organizzazioni dei taxi fino a che il servizio non sarà tornato regolare"

"In base ai regolamenti comunali le amministrazioni locali hanno la facoltà di sospendere o revocare le licenze ai tassisti, in caso di condotte particolari o inosservanza degli obblighi di legge – spiega il Codacons – La protesta attuata in questi giorni dai tassisti, come rilevato dallo stesso Garante degli scioperi, è illegittima, in assenza del preavviso di 10 giorni e della predeterminazione circa la durata dell'astensione, e per il mancato rispetto della garanzia delle prestazioni indispensabili. Per tale motivo i Comuni devono intervenire con la sospensione della licenza nei confronti dei tassisti che hanno violato gli obblighi di legge, perché sono gli stessi regolamenti comunali a stabilire tale sanzione". Il Codacons chiede inoltre al ministro dei Trasporti Delrio di non accordare alle organizzazioni dei taxi alcun confronto fino a che il servizio non sarà tornato regolare.

Il responsabile del trasporto persone della CNA FITA Toscana, Riccardo Bolelli dichiara: "Credo che la vergognosa gazzarra a cui stiamo assistendo sia utile solo a chi vuole la deregulation nella presunta speranza di trarne qualche improbabile beneficio, ma che invece finirà per favorire tutte le lobbies che invece a parole qualcuno dice di voler combattere. E colgo l’occasione per ringraziare invece tutti coloro che nelle nostre città toscane hanno continuato a lavorare regolarmente. In conclusione, lavoriamo uniti perché la posizione di CNA Fita è quella di salvaguardare tutti gli artigiani iscritti e non solo una parte, o favorire la guerra per la sopravvivenza di un sistema che è superato dalla storia, ed è pura follia pensare di non volerlo ammodernare”.

 “La situazione - spiega ancora Bolelli - che si è venuta a creare in questi giorni, con l’emendamento presentato dall’On. Linda Lanzillotta, non è altro che la dimostrazione che, per alcune note associazioni di categoria, sia del mondo TAXI, che del mondo NCC, non si cerca la soluzione ma la ‘redde rationem’, ovvero la resa dei conti. Non si deve cedere alla logica degli opposti estremismi. In questi giorni abbiamo assistito ad un rappresentazione caricaturale e profondamente lontana dalla verità del mondo di noleggiatori e taxisti,. Certo gli estremisti ci sono ovunque e quindi ci sono anche fra ncc e tassisti, ma non è questa la situazione e le posizioni che contraddistinguono la stragrande maggior parte dei nostri colleghi. Tensioni e problemi ci sono nelle grandi città, ma non nelle altre cento città capoluogo e nei centri piccoli e medi dove peraltro il servizio taxi è assente".

Prosegue: "Le lotte intestine alla categoria del trasporto persone professionale, che siano taxi o ncc, aggrava solo il problema vero che attanaglia il nostro settore: il lavoro nero e l'abusivismo vero. E non solo presunto o sporadico come quello che incontestabilmente ci può essere a Roma, ma che è sconosciuto nel resto d'Italia. L'unica urgenza è quella di affrontare da paese civile e moderno, cosa di cui c'è da dubitare, come trasformare le opportunità delle innovazioni tecnologiche, in vantaggi per gli utenti e per lo sviluppo, anche quantitativo, del mercato del trasporto. Ad oggi abbiamo solo assistito ad un proliferare di lavoro nero sottopagato; abbiamo visto nuovi nascenti monopoli che accentrano la domanda e la canalizzano verso forme di erogazione del servizio fuori da ogni regola di mercato e di civiltà; che ignora la professionalità che invece è doverosamente richiesta alla nostra categoria.Anche nei capoluoghi italiani dove la legge 21/92 ha dato buona prova di sé malgrado i maldestri tentativi da parte di alcune associazioni di far credere che la cosiddetta “29 1 quater” sia attuabile, di fatto non è mai entrata in vigore pienamente.

Ma ora è il momento di rinnovare la legge 21 e trovare un equilibrio nuovo e più alto con la tecnologia, purché questa non serva a creare nuovi monopoli e un popolo di schiavi che per vivere deve attingere poche gocce di linfa. La lotta interna alla categoria è perniciosa: la 29 1 quater non solo non risolve i problemi dei tassisti, ma ne crea enormi agli Ncc anche perché gli abusi possono essere già oggi parimenti colpiti. Basta volerlo. In un mondo come il Trasporto Pubblico non di Linea, dove operano Cooperative Sociali Onlus, con dipendenti sottopagati, magari con l’egida, se non la vera e propria connivenza di alcuni sindacati, che da una parte fanno tessere e dall’altra fanno battaglie al fianco dei tassisti contro gli abusivismi.

"Altro grosso problema che affligge il Trasporto Pubblico non di Linea è quello del volontariato, che esercita il nostro lavoro impropriamente, con tanto di tariffari, quando non addirittura servizi di linea veri e propri come il servizio di scuolabus o il TPL sostitutivo" conclude Bolelli. "Forza Italia è al fianco della battaglia di tassisti e ambulanti, contro norme che penalizzano ingiustamente due comparti che costituiscono una risorsa economica e occupazionale fondamentale per il nostro Paese.

Nel mondo del trasporto privato servono regole certe, così come è inaccettabile tenere ambulanti e balneari all'interno della direttiva Bolkestein" afferma il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana."Chiediamo che il Governo - prosegue Stella - non metta la fiducia sul Milleproroghe e consenta discussioni e modifiche alla norma che di fatto permette la concorrenza sleale nei confronti dei tassisti.

Quanto alla Bolkestein, occorre un testo di legge che escluda dalla direttiva il commercio su area pubblica e gli stabilimenti balneari. Ci sono in ballo un milione di posti di lavoro, tra addetti a fiere, chioschi e mercati, e balneari, incluso l’indotto. Se la Bolkestein verrà applicata in maniera meccanica, senza tenere conto della specificità del sistema Italia, a essere danneggiate saranno le imprese e le generazioni future. Forza Italia continuerà a battersi in ogni sede a favore delle partite Iva e delle piccole imprese familiari".

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