Tramvia, il ricorso di Razzanelli respinto dal Tar

Altri consiglieri con lui. "Andiamo avanti e ricorreremo al Consiglio di Stato". Chiesta la consultazione dei cittadini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 maggio 2022 16:35
Tramvia, il ricorso di Razzanelli respinto dal Tar

“Il nostro ricorso al TAR sulla tramvia è stato respinto ma noi ricorreremo al Consiglio di Stato. Noi andiamo avanti – annuncia il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli – perché deve ancora essere approvata la variante al centro storico, la cosiddetta Vacs. Ai fiorentini non è stato, infatti, spiegato di che cosa si tratta: la tramvia dalla Fortezza arriva in piazza della Libertà, entra in via Cavour, gira intorno a piazza San Marco e torna sul Viale Matteotti passando da via Lamarmora per po proseguire sui viali fino a Piazza Piave, lungarno Colombo e Viale Europa.

Chi abita in queste strade, anche coloro che si sono detti favorevoli alla tramvia, non la vogliono. Con la nostra mozione abbiamo chiesto al sindaco di consultare i cittadini del quartiere 2 e 3 e chiedere cosa ne pensano di quest’opera. I risultati gli abbiamo visti in questi giorni per i lavori in Viale Matteotti che hanno tolto due corsie con la conseguenza di paralizzare la città. Le foto scattate in Piazza Doantello e Viale Gramsci parlano da sole. Il traffico risulterà completamente bloccato e, in più, si costruisce un ponte da 80 milioni di euro creando poi un “tappo” in lungarno Colombo che verrà ristretto.

Il sindaco chieda ai fiorentini se sono d’accordo in questo che si annuncia come uno scempio per la città. Manca poi uno studio dei flussi e la VIA (valutazione d’impatto ambientale) che dimostri l’utilità della tramvia e che RATP ha evitato di fare perché i conti non tornano. La linea che vogliono costruire non sposterà i cittadini verso un Comune di 100 mila abitanti ma a Bagno a Ripoli che ne conta 28.000. Questa tramvia servirà solo a bloccare il traffico”.

“Si promettono tramvie a tutti – aggiunge il capogruppo del Movimento 5 stelle Roberto De Blasi – perché ho letto di progetti anche per il Chianti. C’è un’assenza di pianificazione su tutte le linee della tramvia, a partire dalla linea 4 sulla quale, anche se può apparire di più facile realizzazione, contestiamo il capolinea davanti alla stazione Leopolda. In quel nodo si creerà enorme traffico, non solo, contestiamo anche la realizzazione della fermata Cascine. Sono in contatto con i comitati dei cittadini che contestano queste linee tramviarie e chiedono una VIA prima di procedere con i lavori”.

“La posizione della Lega è chiara – dichiara il Capogruppo Bussolin – il progetto tramviario deve essere portato a termine con gli opportuni miglioramenti che possono concretizzarsi anche attraverso i percorsi partecipativi che, già nel passato, hanno contribuito al miglioramento della città, per questo non dobbiamo temerli e, anzi, auspichiamo che anche la maggioranza possa cogliere questa opportunità. È nostra intenzione, quindi, promuovere una tramvia priva di pali che garantisca il transito veicolare sopra le rotaie: soluzioni che necessitano una Amministrazione aperta al confronto, soprattutto per risolvere i dubbi riguardanti aree critiche come quella di Via Cavour”.

“Al di là che ritengo una follia la tramvia in viale dei Mille che finirà per essere un’arteria desertificata come è via dello Statuto, è una follia – aggiunge il Capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi – anche la linea da piazza della Libertà a Bagno a Ripoli perché andrà ad intaccare zone come piazza Gualfredotto e Bellariva. È impensabile far passare due binari da piazza Ravenna fino alla Coop di Gavinana ed in viale Giannotti. E non ci vengano a dire che coloro che provengono dal quadrante sud-est fiorentino e dalla Val di Sieve lasceranno l’auto nel parcheggio scambiatore a Badia a Ripoli per venire in centro”.

“Gli articoli dello statuto del Comune di Firenze prevedono delle forme di partecipazione. Si può prevedere un referendum – spiega il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – oppure si possono consultare i cittadini dei quartieri su singoli temi. Mai i fiorentini sono stati chiamati ad esprimersi su dove far passere le linee tramviarie, se si è favorevoli a far passare la tramvia da viale Matteotti o da viale dei Mille, se i fiorentini sono d’accordo sul nuovo ponte da costruire sull’Arno. Questo deve essere chiesto ai fiorentini”.

“Non c’è differenza tra la tramvia di vent’anni fa e quella che si vuole costruire adesso a Firenze. Si andranno ad investire centinaia di milioni. Tanti milioni – conclude il consigliere del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi – su una struttura che invade l’asfalto. Potremmo pensare, invece, ad una struttura su gomma. Oggi, per andare a Careggi, per evitare via dello Statuto dobbiamo passare da via Bolognese. Dobbiamo far entrare sul merito dei tracciati direttamente il Consiglio comunale oppure, ancora meglio, direttamente i cittadini”.

La mozione presentata invita il sindaco a promuovere una forma di consultazione popolare nei quartieri interessati al passaggio della Variante al Centro Storico e della linea tramviaria 3.2.1 Libertà – Bagno a Ripoli per sapere se condividono la realizzazione di questa infrastruttura. 

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