Toscana pronta alla Campagna antinfluenzale

Già arrivate le prime dosi nei magazzini di Estar. Le sfide delle vaccinazioni e delle liste di attesa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 settembre 2022 15:02
Toscana pronta alla Campagna antinfluenzale

Il Ministero invita ad avviare la campagna antinfluenzale e la Toscana è pronta a partire ad ottobre: oltre 248 mila dosi di vaccino quadrivalente sono già nei magazzini Estar, così come circa 16.600 vaccini ad alte dosi, e il 27 settembre sono arrivate anche 85 mila dosi di adiuvato. Tre tipologie diverse di vaccini per prevenire e controllare il diffondersi dell’influenza nei prossimi mesi. Per l’intera stagione sono oltre un milione e 30 mila le dosi già ordinate, per una spesa che per supererà i 10 milioni e 671 mila euro.

Ad essere vaccinati gratuitamente saranno soggetti fragili ed anziani (da sessanta anni in su). Evitare che si ammalino di influenza, oltre a difenderli dalla conseguenze a volte non lievi della stessa, riduce infatti gli accessi e i ricoveri in ospedale, diminuisce il sovraffollamento dei reparti ed anche il rischio di esposizione al virus Covid-19.“La pandemia che abbiamo combattuto negli ultimi anni ci ha insegnato quanto importante sia prevenire e non affollare gli ospedali – sottolineano il presidente Giani e l’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini – Vale per il Covid ma anche per l’influenza. E nell’allestimento di un macchina organizzativa ed operativa così complessa come quella vaccinale vanno ringraziati tutti gli operatori impegnati, dai medici delle aziende sanitarie ai medici di medicina generale e pediatri”.

Il vaccino antinfluenzale ad alte dosi sarà utilizzato per gli ospiti della residenze per anziani, il quadrivalente pediatrico per i bambini con più di sei mesi che soffrono di altre patologie, il quadrivalente adiuvato per chi ha più di settanta anni e presenta anche patologie concomitanti, mentre il quadrivalente non adiuvato sarà destinato a chi ha più di sessant’anni oppure anche meno ma è un soggetto fragile, oltre ad essere utilizzato per la vaccinazione degli operatori sanitari e dei servizi essenziali. Anche le donne in gravidanza rientrano tra i gruppi a rischio a cui sarà offerta la vaccinazione.

Approfondimenti

La protezione indotta dal vaccino si attiva circa due settimane dopo la somministrazione e dura fino a sei od otto mesi, per poi decrescere.

I vaccini si potranno prenotare presso i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, dove per i soggetti a rischio e con priorità saranno disponibili dal 14 ottobre 2022. Nelle Rsa la vaccinazione sarà garantita dalle aziende sanitarie in integrazione con i medici di medicina generale, a partire dal 10 ottobre.

Naturalmente è possibile vaccinarsi contemporaneamente contro l’influenza e contro il Covid-19, usando vaccini bivalenti. Il loro uso è raccomandato come prima dose di richiamo per tutti e come seconda dose di richiamo prioritariamente agli anziani con almeno o più di sessanta anni e ai fragili da dodici anni in su, agli operatori sanitari, agli ospiti e operatori delle strutture residenziali e alle donne in gravidanza.

I vaccini si potranno prenotare presso i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, dove per i soggetti a rischio e con priorità saranno disponibili dal 14 ottobre 2022. Nelle Rsa la vaccinazione sarà garantita dalle aziende sanitarie in integrazione con i medici di medicina generale, a partire dal 10 ottobre.

Naturalmente è possibile vaccinarsi contemporaneamente contro l’influenza e contro il Covid-19, usando vaccini bivalenti. Il loro uso è raccomandato come prima dose di richiamo per tutti e come seconda dose di richiamo prioritariamente agli anziani con almeno o più di sessanta anni e ai fragili da dodici anni in su, agli operatori sanitari, agli ospiti e operatori delle strutture residenziali e alle donne in gravidanza.

Andamento delle vaccinazioni, diffusione del Covid, reazioni avverse al vaccino e liste di attesa sono stati gli argomenti al centro dell’audizione dell’assessore Simone Bezzini in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd).

Per quanto riguarda le liste di attesa, Bezzini ha spiegato che nei mesi di luglio e di agosto si è registrato un miglioramento nella capacità di risposta del sistema sanitario regionale, con la diminuzione dei tempi di attesa. Ma, ha precisato l’assessore, “è necessario non abbassare la guardia perché a settembre crescono le richieste di visite, controlli e interventi. Storicamente si assiste a un’impennata delle prescrizioni che mette a dura prova il sistema, e quindi dobbiamo impegnarci al massimo”.

Considerando i dati dell’agosto scorso, la percentuale di risposte alle prescrizioni, a fronte di un obiettivo del 75% (devono essere infatti considerati gli errori di prescrizione, il fatto che non tutti i pazienti con prescrizione poi prenotano la visita e i pazienti che si rivolgono al privato) è stata del 67%.

Le prime visite sono state garantite nel 70 per cento dei casi entro 15 giorni, nell’84,8% entro 30 giorni. Le criticità maggiori si registrano con le visite dermatologiche, ortopediche e otorinolaringoiatriche. Per la diagnostica, i numeri sono migliori. Ad esempio, le risonanze sono stante garantite nell’89,8% dei casi nei tempi regionali e nel 91% dei casi nei tempi nazionali. I ritardi maggiori si registrano con gli interventi: si stanno recuperando circa mille interventi al mese tra quelli sospesi in periodo di pandemia. In crisi soprattutto gli interventi ortopedici, quelli per ernie e colecisti.

La Commissione ha inoltre approvato, a maggioranza, il bilancio d’esercizio 2021 dell’Agenzia regionale di sanità (Ars). L’Agenzia segna un utile d’esercizio di 87mila euro, a fronte di 3milioni 565mila euro di fondi ordinari (dalla Regione) e 1milione e 303mila 615 euro da altri finanziamenti, molto accresciuti in funzione delle necessità di ricerca durante la pandemia. Ha effettuato progetti di ricerca finanziati dalla Regione per 708mila euro; in collaborazione con altri soggetti per 256mila euro e con altri enti pubblici per 250mila euro; in collaborazione con partner del mondo delle imprese private e sociali per circa 87mila euro. La Commissione, chiedendo di autorizzare il riutilizzo dell’utile di 87mila euro da parte di Ars, ha chiesto anche che sia effettuata una ricerca sulla salute mentale in infanzia e adolescenza.

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