Toscana Digital Summit: verso una completa digitalizzazione?

All'evento di oggi è intervenuto il Commissario AGCOM, Antonello Giacomelli, critico circa i piani della Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2021 22:43
Toscana Digital Summit: verso una completa digitalizzazione?

Un percorso per portare ad una più ampia connessione della Toscana è stato illustrato nel corso del Toscana Digital Summit, aperto dagli interventi del presidente della Regione, Eugenio Giani e dell’assessore regionale ai sistemi informativi, Stefano Ciuoffo.

“E’ fondamentale – ha detto il presidente Giani – lo sforzo che stiamo compiendo per innovare la nostra rete digitale e per raggiungere una maggiore alfabetizzazione informatica. Basti pensare che la pandemia ha fatto sì che nel mondo gli accessi ad internet siano cresciuti del 25%. Per questo puntiamo ad utilizzare al meglio i finanziamenti che ci arriveranno dal Fondo europeo di sviluppo regionale, che per la Toscana significano 1 miliardo e 100 milioni nei prossimi sette anni, mentre dal Fondo sociale europeo arriveranno nella nostra regione 900 milioni di euro. Noi pensiamo a garantire una aumentata connettività anche come fattore di contrasto dello spopolamento e di valorizzazione di una Toscana diffusa, che è quella che caratterizza le nostre comunità. Perciò è importante il contributo che in questa direzione può venire dal Digital Summit”.

La sfida decisiva è rappresentata dalla infrastrutturazione di un territorio e da comunità che per un milione e mezzo di toscani sono Comuni con meno di 20.00 abitanti. Lo ha sottolineato anche l’assessore Stefano Ciuoffo che ha parlato del doppio impegno della Regione: da un lato quello per un allargamento delle infrastrutture digitali, dall’altro quello per migliorare le competenze in materia di cittadini, Pubblica amministrazione e imprese.

“L’Italia – ha poi precisato – è il quart’ultimo Paese europeo nei processi di innovazione digitale. E la Toscana è tra le più avanzate regioni italiane in questo campo. Ma a noi toscani non interessa essere i migliori degli ultimi. Puntiamo invece a dare sistematicità alla nostra azione e a farlo con interventi strutturali e garantendo un deciso cambio di passo. Molto è stato fatto per coprire con la rete i territori non serviti. Attraverso il nostro dialogo con Infratel e con Open Fiber abbiamo tempi certi per gli interventi di risoluzione dei problemi che ancor oggi esistono. Non possono essere i gestori a coprire le zone non servite. Serve una rete pubblica, che raggiunga le aree bianche, quelle a fallimento di mercato e le aree urbane non sufficientemente servite, così come quelle montane e i piccoli Comuni. Siamo quindi impegnati a coprire lo spazio oggi non coperto dai gestori”.

Secondo Stefano Ciuoffo è poi necessario un grande lavoro di sviluppo delle competenze informatiche, a partire da quelle del sistema della Pubblica amministrazione. “Basti pensare – ha concluso l’assessore – alla necessità di condividere i big data posseduti dal vasto sistema pubblico. Penso al settore sanitario, ma anche agli enti locali e a tutti gli organismi che fanno parte della galassia di quelli che alla Regione sono in qualche modo collegati. Vogliamo poter permettere a tutti i cittadini della Toscana, indipendentemente da dove abitano, l’accesso a queste banche dati. E sono sicuro che, anche grazie ad iniziative come il Digital summit , saremo in grado di segnare ancora più evidenti progressi in questa direzione”.

“Spero di essere io ad avere informazioni solo parziali, ma non mi risulta che nei progetti e nei piani della Regione Toscana ci sia un’adeguata attenzione a quelle che sono, per me, le due direttrici fondamentali per lo sviluppo del territorio, ovvero la valorizzazione delle reti locali 5G e il sostegno a servizi di distretto, a verticali di filiera”.

E’ quanto ha dichiarato il commissario AGCOM, Antonello Giacomelli, nel corso del suo intervento oggi pomeriggio al Toscana Digital Summit 2021. Giacomelli, nel ricordare come AGCOM ha di recente indetto un’indagine conoscitiva sulle possibili nuove modalità di utilizzo dello spettro radio al servizio dei settori verticali, ha anche sottolineato come “senza un piano digitale regionale che punti a finanziare i progetti dei distretti e ad agevolare la realizzazione di reti locali 5G si rischia di vanificare gli sforzi fin qui compiuti e di indebolire le capacità di ripresa del tessuto produttivo toscano”.

Notizie correlate
In evidenza