Tav a Firenze: la talpa pronta a partire, la terra trema

 Grassi: "Talpa pronta per Firenze. Ma le terre di scavo dove finiranno?”

Antonio
Antonio Lenoci
09 luglio 2015 14:12

A settembre partiranno i lavori a Campo di Marte, dove gli edifici sono monitorati da tempo, ma non essendosi mossa di un centimetro la talpa, nessuno si è accorto ancora di nulla. Cresce dunque l'aspettativa e sale la preoccupazione? Tra qualche settimana torneremo a sentire la parola "Carracci", la famosa via bolognese che ha fatto da crash test per quanto concerne l'escavazione dell'Alta Velocità. Le immagini del nostro reportage da Bologna Monna Lisa è stata un flop, l'ennesimo sfregio ai danni di Leonardo e dell'opera più famosa dell'Umanità.

Per dimensioni un francobollo d'oro, che difficilmente è rapportabile ad un serpentone destinato a scavare tonnellate di terra sotto Firenze. Potevano chiamarla Enrico oppure Cesira, in onore a Silver e Lupo Alberto. Se non altro sarebbe stata risparmiata al Genio di Vinci l'attribuzione di un meccanismo inutilizzabile.   La nuova fresa è in viaggio dalla Germania verso Firenze: arriverà via terra e via mare. I parametri tecnici li conosciamo "un concentrato di innovazione tecnologica" che stando alla descrizione potrebbe ricordare uno di quei mostri terrestri della cinematografia americana capaci di fluttuare nel sottosuolo senza fare rumore.

Sarà veramente così? C'è però un altro problema: che  cosa scaverà? Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, in occasione della presentazione del rapporto Ecomafie, non si è voluto sbilanciare con Nove da Firenze: "C'è un segreto istruttorio sul caso, mi attengo a quanto dichiarerà la magistratura - ci ha detto - e sulle terre attendiamo notizie dal CNR per fine luglio, perché al momento non abbiamo contezza dei risultati". Risultati attesi da parecchio tempo oramai.

La terra scavata di che tipo è? Si tratta di terra utile per costruire colline, e dunque destinabile a Cavtriglia oppure si tratta di rifiuto speciale da conferire in discarica? Chi gestisce l'opera ha reso noto che è tutto pronto per "trasferire la terra scavata sui binari", ma quale sarebbe la destinazione? Quale discarica, se di rifiuto si dovesse trattare, è servita dalle Ferrovie dello Stato?  " Non è chiaro dove verrà portata la terra di scavo e questo è un ulteriore elemento di preoccupazione - il capogruppo dell’opposizione di sinistra a Palazzo Vecchio, a Firenze, Tommaso Grassi - sulla carta, sarebbe l'ex cava di Cavriglia, in provincia di Arezzo.

Ma stando così la normativa, le terre scavate con l'aggiunta di fanghi bentonitici fa sì che siano classificate come rifiuti speciali da conferire in discarica. Già in tanti hanno provato a trasformare, con qualche modifica alla norma, i rifiuti in terra pulita. Ma anche a colpi di decreto, ad oggi, hanno fallito”.

"Le proteste proseguono – aggiunge Grassi - e con esse anche le interrogazioni per avere informazioni e dati sui controlli e i monitoraggi ambientali; così come le mozioni di indirizzo per bloccare i lavori fiorentini e invitare il Governo a ripensare all'opera. La contrarietà della cittadinanza, persino troppo silenziosa, se si pensa ai rischi per gli edifici e la popolazione, finirà solo quando si dirà basta a quest'opera inutile, pericolosa, dannosa e costosissima".

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