L’esposizione notturna da parte di soggetti mascherati, appartenenti alla Rete dei patrioti, di striscioni contro i magistrati davanti ai tribunali di Firenze, Prato, Pistoia e Lucca.
“E' un fatto gravissimo. Così come è gravissimo l’attacco al presidente Mattarella. Si tratta di episodi che si inseriscono in un clima di intimidazione che trae origine dalle affermazioni di alcuni esponenti delle forze di maggioranza che, anziché rispettare le prerogative e il lavoro del potere giudiziario, hanno gridato allo scandalo rispetto alle decisioni dei giudici circa i centri per migranti realizzati dall’Italia in Albania. Dai partiti di maggioranza e dal Governo ci aspettiamo adesso una ferma condanna di quanto è accaduto davanti ai nostri tribunali” E’ quanto chiedono il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e l’assessore alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo in una loro presa di posizione.“La nostra piena e incondizionata solidarietà – proseguono i due amministratori regionali - va anche al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, attaccato in quanto presidente del Consiglio superiore della Magistratura e nella sua funzione di garante dell’unità nazionale e del rispetto dei dettati costituzionali.
Non è accettabile che si metta in discussione l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura, verso i cui componenti ribadiamo tutta la nostra fiducia e stima. Ci auguriamo che le Forze dell’ordine giungano presto all’identificazione degli autori materiali dei gesti. E, nell’attesa, chi amministra la cosa pubblica riteniamo abbia il dovere di prenderne le distanze”.Giani e Ciuoffo hanno poi richiamato la solidità democratica della società toscana, che al suo interno possiede gli anticorpi necessari ad isolare e a condannare chi attacca le Istituzioni.“L’intolleranza e la prepotenza – concludono i due amministratori – non hanno spazio nella Toscana democratica e tollerante e nel suo ricco tessuto associativo e culturale.
Condanniamo quindi, anche facendoci interpreti di questa ricchezza sociale, ogni estremismo, così come respingiamo ogni attacco alle istituzioni democratiche. Siamo certi che i magistrati, a partire da quelli toscani, non si lasceranno intimidire, ma al tempo stesso chiediamo che si chiuda la stagione dell’odio e dell’avversione, per recuperare una insopprimibile dialettica democratica e la sempre necessaria correttezza istituzionale”.
«Lo hanno fatto rilanciando le parole di Elon Musk, il miliardario che rappresenta il nuovo punto di riferimento dell’estrema destra di tutto il mondo. A quelle parole era già arrivata la risposta decisa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, senza esitazione, è intervenuto a difesa della credibilità delle istituzioni repubblicane. I fascisti hanno rilanciato: “Elon Musk ha ragione, toghe rosse andatevene”. Di fronte a questo attacco vergognoso alle fondamenta della nostra Repubblica, fatto per mezzo dell’esposizione di striscioni di fronte ai tribunali di Firenze, Lucca, Prato e Pistoia, è necessario che tutta la politica prenda posizione e prenda le distanze dalle pericolose affermazioni dei fascisti della Rete dei Patrioti» afferma in una nota il Segretario regionale di Sinistra Italiana, Dario Danti.
In merito agli attacchi ai magistrati italiani per mano della Rete dei Patrioti, che ha esposto davanti ai tribunali di Firenze, Prato, Lucca e Pistoia striscioni con la frase “Elon Musk ha ragione. Toghe rosse andatevene”, e a quelli rivolti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella via social nella pagina ‘Etruria 14’, intervengono il deputato Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione giustizia alla Camera, e il deputato Marco Furfaro, membro della segreteria nazionale del Pd, che dichiarano: “Ennesimo vergognoso attacco dell’estrema destra contro le Istituzioni italiane.
Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, guida solida e autorevole del Paese, campione di saggezza, la nostra totale solidarietà. Ai magistrati toscani e italiani il nostro sostegno: da settimane sono vittime di attacchi politici della destra per il solo fatto che le loro sentenze sono sgradite. È in questo clima che trovano spazio le destre estreme, fedeli sostenitrici di multimiliardari stranieri. L’autonomia e l’indipendenza della magistratura non si toccano.
Di fronte alla gravità di questa iniziativa presentiamo un’interrogazione parlamentare urgente al ministro Piantedosi e al ministro Nordio”.