Simulazione del terremoto: mattinata di esercitazione della Protezione civile in Mugello

Parte la prossima settimana un corso di formazione per la messa in sicurezza del patrimonio culturale in caso di esondazione dell’Arno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2015 17:57
Simulazione del terremoto: mattinata di esercitazione della Protezione civile in Mugello

FIRENZE– Simulazione di soccorso in caso di evento sismico stamani sull'Appennino organizzata dal Sistema di Protezione civile della Regione. Alle ore 8,30, è scattato l'allarme per un terremoto virtuale di magnitudo 6.4 con epicentro Vicchio di Mugello. Ha preso così il via l'esercitazione ovvero il progetto "Autosoccorso Appennino" che ha coinvolto i comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio e ha visto impegnati, oltre alla Protezione civile regionale, la Protezione civile della Città metropolitana di Firenze, la Prefettura di Firenze, i Vigili del Fuoco, l'Arma dei carabinieri, CFS, la Polizia di Stato, ASL 10- Emergenza Sanitaria-118, Unione dei Comuni del Mugello, le organizzazioni di volontariato e l'Ordine degli architetti.

Presente anche l'assessore regionale all'ambiente e alla Protezione civile, Federica Fratoni, che ha seguito le operazioni dalla Sala operatriva della Città metropolitana di Firenze. In ognuno dei tre comuni interessati virtualmente dal sisma è stato creato un "cantiere esercitativo" con lo scopo di testare il funzionamento del Sistema Autosoccorso, elemento fondamentale della Pianificazione d'emergenza comunale/intercomunale. Cento gli operatori impegnati nell'esercitazione che ha previsto anche la presenza di numerosi cittadini.

Lo scenario si è svolto usando prevalentemente risorse locali, e in alcuni casi ha visto l'arrivo di risorse esterne cioé Vigili del fuoco, Posto Medico avanzato (PMA) e prime risorse sanitarie attivate per testare aspetti specifici del sistema. Sono stati impiegati simulatori, mezzi e personale contemporaneamente sui tre scenari esercitativi distinti, uno per ogni comune coinvolto. E così sia a Marradi, che a Firenzuola che a Palazzuolo si è proceduto seguendo il seguente schema: ricognizione ed individuazione criticità, attivazione del COC-Centro Operativo Comunale e risorse locali, verifica ponte e situazione idraulica, ricerca e soccorso delle vittime rimaste ferite, allestimento soccorso sanitario con risorse locali, allestimento area di ricovero, verifica criticità rete stradale, comunicazioni con sala intercomunale e provinciale via radio, avvio delle verifiche altre criticità. Per tutta la durata dell'esercitazione, (terminata alle 13.30) la SOUP (Sala Operativa Unificata Permanente), la SOPI (Sala Operativa Provinciale Integrata) fra Città Metropolitana e Prefettura; le sale dei Vigili del Fuoco, del Servizio Sanitario 118, del Centro Intercomunale del Mugello e i tre Centri Operativi Comunali sono state impegnate in un costante flusso e scambio informativo per gestire i tre scenari principali. La SOUP ha avuto anche il compito di tenere lo scambio informativo con il Nucleo di coordinamento regionale per le maxiemegenze Funzione sanità che ha simulato per posto di comando l'attivazione della colonna sanitaria mobile regionale e la ricerca di posti letto necessari per fronteggiare gli effetti del sisma sulla cittadinanza.

"L'obiettivo - spiega Angelo Bassi, consigliere delegato della Città Metropolitana alla Protezione civile - era quello di testare la capacità di intervento di tutte le forze in campo in caso di terremoto". Tre i comuni interessati: Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio. L'esercitazione, a cui hanno partecipato anche l'VIII reparto volo della Polizia di Stato, l'Unione Montana dei Comuni del Mugello, il 118 e l'Ordine degli architetti, rappresenta il momento di sintesi di un progetto denominato 'Autosoccorso 2015' coordinato da Prefettura e Città Metropolitana di Firenze, che durante l'estate ha vissuto specifiche giornate di preparazione e formative nei comuni interessati."Nella simulazione - continua Bassi - abbiamo fronteggiato al meglio gli effetti di un possibile terremoto in una zona come quella dell'Appennino tosco emiliano e romagnolo, caratterizzata da elevata pericolosità sismica, mediante un modello di intervento imperniato su una risposta efficace e immediata, a partire dalle funzioni di tipo sanitario e sui servizi essenziali".

Sono già tante le iniziative in cantiere per ricordare il 50° anniversario dell’alluvione che devastò Firenze il 4 novembre 1966 e che ricorrerà il prossimo anno. Non solo celebrazioni, come si prefigge “2016 Progetto Firenze – L’alluvione, le alluvioni”, che vuole “promuovere iniziative a carattere progettuale, scientifico, museale e di comunicazione per la realizzazione di attività recupero della memoria e di prevenzione per la protezione delle persone, dei beni culturali, economici e ambientali a fronte di calamità future”. Il progetto è gestito da un comitato di coordinamento a cui aderisce una cinquantina di enti e istituzioni, tra cui la Prefettura di Firenze che si è già messa in moto.

Parte infatti la prossima settimana un corso di formazione sulla salvaguardia dei beni artistici e culturali in caso di esondazione dell’Arno. L’iniziativa è organizzata da un gruppo di lavoro, coordinato da Palazzo Medici Riccardi, di cui fanno parte Vigili del Fuoco, Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Città Metropolitana, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Opificio delle Pietre Dure e Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. L’obiettivo è quello di offrire uno specifico grado di preparazione a tutti gli operatori (in primis vigili del fuoco e volontari) che in caso di alluvione devono intervenire in emergenza per la messa in sicurezza e il recupero del patrimonio culturale, in maniera conforme alla normativa dei beni culturali e alle specificità dei rispettivi compiti istituzionali. Il Corso sulla Sicurezza del Patrimonio Culturale in caso di Esondazione del Fiume Arno, che si terrà presso l’Archivio di Stato di Firenze, si articola in tre giornate: 12 – 19 – 26 ottobre e vedrà impegnati come docenti i rappresentanti delle istituzioni pubbliche che costituiscono il gruppo di lavoro. Tra gli altri Paolo Iannelli, segretariato generale dell’Unità di Coordinamento Nazionale del MiBACT. All’inaugurazione del corso, ore 9.30 di lunedì 12 ottobre, sarà presente il prefetto Alessio Giuffrida per un saluto ai partecipanti.

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