Scudo Verde di Firenze: l'irritazione di CNA

Gli assessori Giorgetti e Giorgio replicano: “Nessun ritardo, solo un lavoro in progress”

Redazione Nove da Firenze
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07 novembre 2022 19:11
Scudo Verde di Firenze: l'irritazione di CNA

Primavera 2023 sembra ancora relativamente lontana, ma non per CNA, almeno per quanto riguarda i lavori preparatori per il debutto operativo del cosiddetto Scudo verde, il sistema di telecamere per impedire l'accesso nella città di Firenze ai non residenti con mezzi inquinanti.

“Che il traffico in città, e non solo quello dei veicoli più inquinanti, vada ridotto è ormai un dato di fatto accettato e più o meno condiviso dalla maggior parte delle imprese e cittadini – precisa Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana – Il problema è che, allo stato attuale, siamo già in ritardo con la predisposizione di tutte le opere ed i servizi accessori, ad oggi mancanti, ma strettamente necessari ad un utile funzionamento dello Scudo”.

Il riferimento del presidente va, per esempio, ai parcheggi scambiatori: “non dei semplici piazzali, ma un vero e proprio anello di hub intorno alla città in cui si possa passare da mezzi termici a mezzi elettrici. Si tratta di una conditio sine qua non per il trasporto merci, su cui non si può transigere” spiega Cioni.

E poi, un sistema adeguato di ricarica per i mezzi elettrici: “occorrono tante colonnine, ben distribuite e indicate, di tipo diverso, così da servire ogni tipo di auto elettrica esistente” prosegue Cioni.

Infine, il trasporto pubblico locale da, per e nella città che deve essere organizzato, potenziato ed una volta per tutte efficiente. “Senza tutto questo, lo scudo perde la sua ragione di essere, trasformandosi nell’ennesimo divieto e in un mero escamotage per fare cassa” commenta Cioni.

Divieti, però, che non valgono per tante categorie del pubblico impiego che, pur dotate di automezzi inquinanti, avranno libero accesso alla città: “è la vecchia storia dell’armiamoci e partite, intollerabile al giorno d’oggi” chiosa Cioni.

CNA raccoglie e fa sue anche le perplessità, se non vere e proprie critiche, mosse da alcune amministrazioni comunali alle porte di Firenze: “lo Scudo Verde è una questione metropolitana, non strettamente fiorentina. Turisti a parte, la città è animata quotidianamente da un flusso pendolare di studenti, lavoratori dipendenti ed imprenditori che con le loro attività sostengono l’economia di Firenze, direttamente, con la loro spesa, e indirettamente grazie ai servizi prestati, senza i quali la città si troverebbe in serie difficoltà, dal rifornimento di merci alle manutenzioni varie. Considerarli un corpo estraneo alla città è visione miope, oltre che ingiusta. Vanno invece equiparati ai residenti per quanto riguarda ogni step dell’entrata a regime dello Scudo” prosegue Cioni.

E circa il progetto nel suo complesso, viene al pettine un ulteriore nodo: “a parte alcuni annunci, un incontro con l’assessore Giorgetti, non conosciamo ad oggi nulla di certo sull’operatività del piano, in merito per esempio a regole, agevolazioni, criteri per i pendolari. Idem per quanto riguarda i mezzi pesanti e di lavoro e le categorie di auto a cui, si presume progressivamente, verrà vietato l’accesso. O ancora sull’ipotesi di obolo (e relativo ammontare) per l’accesso richiesto ai mezzi dei non residenti che pur non rientrano nelle categorie vietate. Urge un confronto immediato tra l’amministrazione fiorentina, le altre della Città Metropolitana, rappresentanti di imprese e cittadini” conclude Cioni.

“I lavori per la realizzazione delle porte telematiche dello Scudo Verde inizieranno a breve per terminare entro primavera. Ma la disciplina che regolerà gli ingressi sarà il frutto di un confronto con i vari soggetti coinvolti, a partire dai sindaci dei comuni della Città Metropolitana e dai rappresentanti delle categorie economiche. Quindi nessun ritardo, ma soltanto un lavoro in progress”. È quanto rispondono gli l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti e all’Ambiente e Transizione Ecologica Andrea Giorgio alla Cna in tema di Scudo Verde.

“Confermo la realizzazione dell’infrastruttura, ovvero le 81 porte telematiche ai confini del centro abitato di Firenze, entro la prossima primavera. Per l’operatività e la disciplina che sarà applicata, indipendentemente da quanto prevede il PUMS approvato dalla Città Metro, saranno svolti con i sindaci della Metro Città, con le categorie economiche, i sindacati e tutti gli attori coinvolti per giungere a una operatività flessibile e progressiva. Abbiamo diversi mesi a disposizione per questo lavoro di confronto”.

Anche l’assessore Giorgio sottolinea questo aspetto. “Apriremo un confronto con le forze economiche e sociali, la cittadinanza e gli amministratori della Città metropolitana. Lo Scudo Verde, come tutte le politiche per la transizione ecologica, dovrà avere come obiettivi la sostenibilità tanto ambientale quanto sociale, senza produrre territori di serie A e serie B ma organizzando al meglio la mobilità nella Città Metropolitana. Su questo sarà fondamentale un grande lavoro sul trasporto pubblico che deve alzare in ogni modo i suoi standard di qualità del servizio”. 

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