Autolinee: lunedì 10 ottobre sciopero di 24 ore

Previste due fasce di garanzia. Cappelletti (Lega): "Servizio non adeguato". Capecchi (Fdi): “Venga a riferire in aula"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2022 08:19
Autolinee: lunedì 10 ottobre sciopero di 24 ore

Lunedì 10 ottobre 2022 i bus di Autolinee Toscane potrebbero subire ritardi o cancellazioni di corse a causa di due scioperi aziendali di 24 ore proclamati rispettivamente da Cobas Lavoro Privato e Fast Confsal. Lo sciopero è stato indetto per denunciare l’organizzazione dell’orario di lavoro non efficiente, differenze salariali, carenza di relazioni industriali, mancata consegna prospetto paga e sistema informatico e comunicativo aziendale sul pagamento spettanze tuttora inefficiente.

"Perché, ogni giorno che passa dal cambio di gestore nel TPL Toscano, aumentano gli argomenti e le motivazioni per scioperare e portare all'attenzione degli Enti Locali e dell'utenza tutte le problematiche che i lavoratori devono affrontare per svolgere la loro mansione tanto che, come ampiamente ripetuto da quell’ormai lontano 1° novembre 2021, sono costretti a subire, ormai quotidianamente, aggressioni e minacce verbali da parte di un'utenza esasperata per la scarsissima qualità del servizio erogato e con la (quasi) certezza che nel prossimo futuro saremo testimoni di un ulteriore peggioramento dello stesso e delle condizioni di vita di chi fa questo mestiere" si legge sul sito www.fastmobilita.it.

Durante la giornata di sciopero sono previste due fasce orarie di garanzia del personale viaggiante, differenti in ogni provincia della Toscana e sulla base di accordi sindacali presi con le precedenti aziende. Il servizio sarà garantito nelle seguenti fasce orarie:

  • Firenze urbano nelle fasce 6.00-9.15 e 11.45-15.15
  • Firenze extraurbano nelle fasce 4.15-8.15 e 12.30-14.30 (Per servizio Ex Cap 6.00-9.00 e 12.00-15:00)
  • Funicolare di Certaldo nelle fasce 5.30-8.30 e 12.30-15.30
  • Prato nelle fasce 6:00-9:00 e 12:00-15:00
  • Pistoia nelle fasce 6:30-8:45 e 12:45-16:30 (Servizio Ex Toscana Trasporti nelle fasce 5:30-8:30 e 12:00-15:00)
  • Grosseto e Siena nelle fasce 5:30-8.30 e 12:30-15:30
  • Arezzo nelle fasce 5:30-8.30 e 12:30-15:30 (Per servizio Ex ALA Bus nelle 6:20-8.30 e 11:10-15:00; Ex Baschetti e Autolinee Fabbri 5:00-8:30 e 12:30-15:00)
  • Livorno, Isola d’Elba e Funicolare di Montenero nelle fasce 6:30-9:30 e 12:00-15:00
  • Piombino nelle fasce 5.30-8.30 e 12.30-15.30
  • Pisa nelle fasce 6:00-9:00 e 17:00-20:00
  • Lucca nelle fasce 5:30-8:30 e 12:00-15:00
  • Massa-Carrara nelle fasce 6:00-9:00 e 17:00-20:00

Approfondimenti

Per operai ed impiegati (compresi quelli delle biglietterie) lo sciopero è previsto per l’intero turno di lavoro.

Fuori da queste fasce di garanzia la regolarità del servizio dipenderà dal grado di adesione allo sciopero. La percentuale di adesione all’ultimo sciopero ad Autolinee Toscane del 16 settembre 2022 – nazionale di 8 ore da parte di FILT CGIL-FIT CISL- UILTRASPORTI- FAISA CISAL TRASPORTI-UGL FNA e di 4 ore aziendale di FAST CONFSAL SLM - è stata del 44,6%.

Oltre 1000 reclami giunti al Numero Verde regionale, il triplo di quelli pervenuti nello stesso periodo l’anno scorso. Oltre il 40% di questi riguarda corse saltate, il resto carenza di informazione. Sono tanti, troppi per l’assessore alle infrastrutture e trasporti Stefano Baccelli che, preoccupato, ha deciso di scrivere una lettera al presidente e amministratore delegato di Autolinee Toscane per chiedere chiarimenti.

“Ai reclami pervenuti al Numero Verde TPL – scrive l’assessore regionale nella lettera indirizzata ad Autolinee Toscane- si aggiungono quelli, prevalentemente inerenti salti di corse, inviati dagli utenti, tramite mail o posta elettronica certificata, direttamente a questo assessorato o al Presidente della Giunta regionale”. L’assessore scrive anche del problema delle corse saltate.“La qualità del servizio, la puntualità, l’efficienza devono essere una priorità – ha spiegato Baccelli. I cittadini devono poter contare sul trasporto pubblico, essere informati con tempi adeguati su variazioni, annullamenti e altre modifiche che le corse possono subire. Solo così si può parlare di mobilità sostenibile. Il mezzo privato si abbandona se c’è una valida alternativa e noi puntiamo su questo, ma questi disservizi mi spingono a chiedere chiarimenti, spiegazioni”.

“Dall’analisi dei diari della regolarità del servizio effettuato nel mese di luglio, gli ultimi trasmessi dall'Azienda all’Osservatorio Regionale per la Mobilità- prosegue Baccelli- , è emerso un numero rilevante di corse saltate sull’intero territorio regionale, di cui quasi la metà afferenti al servizio urbano di Firenze".

Baccelli chiede ad Autolinee "quali siano le azioni che ha intrapreso o intende intraprendere per la soluzione di questi problemi al fine di garantire l’esercizio del servizio di trasporto pubblico locale nel rispetto della programmazione dello stesso”

Finalmente l’assessore Baccelli si muove chiedendo chiarimenti sul trasporto pubblico ad Autolinee Toscane. Già una volta, AT è venuta in Commissione Trasporti, su iniziativa di Fratelli d’Italia, e ci assicurò che disservizi e ritardi sarebbero stati superati nel giro di poche settimane. In realtà, a distanza di mesi i disservizi sono aumentati, i costi sono cresciuti e i servizi vengono progressivamente tagliati oltre a fare politiche di dubbia efficacia per quanto concerne il personale. Anche i sindacati sono sul piede di guerra” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti e la capogruppo di Fdi a Quarrata Irene Gori.

“Non vogliamo fare una protesta di parte nei confronti del nuovo soggetto gestore del trasporto pubblico locale, ma è evidente che la situazione stia andando fuori controllo con pendolari e studenti alla mercé di attese infinite alle fermate, di corse saltate, di mezzi iperaffollati. Chiediamo che i vertici di Autolinee Toscane venga a riferire nuovamente in Commissione presentandosi però con i dati alla mano” sottolineano Capecchi e Gori.

“I disservizi si registrano a livello regionale e provinciale. In provincia di Pistoia, ad esempio, raccogliamo e rilanciamo la protesta di una madre di Quarrata che denuncia che a fronte di 250 euro di abbonamento autobus è costretta a portare il figlio a scuola in auto perché da inizio anno, a causa di corse che vengono saltate, arriva a scuola sempre dopo l’orario di entrata della prima campanella, le 7.55. Il primo autobus, quello che dovrebbe prendere il figlio per arrivare in tempo a scuola, non si ferma perché sempre pieno” raccontano Capecchi e Gori.

Per Cecilia Cappelletti, consigliera metropolitana della Lega nel gruppo Centrodestra per il cambiamento, il servizio offerto da Autolinee Toscane in tutta l'area metropolitana di Firenze "non è adeguato alle esigenze di spostamento di lavoratori, studenti e visitatori. Ormai da tempo gli utenti che utilizzano il trasporto pubblico locale a Firenze e nell'area metropolitana sono costretti a sopportare disagi, cancellazione di corse e ritardi nei servizi che mal si conciliano con i tempi di spostamento soprattutto per studio e lavoro".

Tra le ragioni che hanno determinato questa situazione "una evidente carenza di personale e condizioni contrattuali al di sotto delle aspettative: sono ben spiegate in un volantino redatto dai lavoratori di Autolinee Toscane, società che si è aggiudicata l'appalto regionale del trasporto pubblico locale. Nel volantino vengono evidenziate alcune criticità nello svolgimento del servizio che creano una situazione di disagio e insoddisfazione sia dei lavoratori i quali non sono messi in condizione di svolgere con la necessaria puntualità il servizio di trasporto, sia degli utenti che a causa di ritardi e cancellazioni delle corse non riescono a raggiungere in orario il posto di lavoro o di studio o a rientrare a casa dallo stesso in tempi accettabili.

Sarà bene che Regione, Città Metropolitana di Firenze e Comuni ascoltino le ragioni di questi lavoratori e agiscano quanto prima per risolvere questa situazione non più tollerabile. Aggiungo che nel momento in cui il Comune di Firenze si appresta a varare il cosi detto scudo verde per limitare drasticamente l'uso dei mezzi privati per gli spostamenti e per raggiungere la città di Firenze è di tutta evidenza che sia necessario ed imprescindibile poter usufruire di un servizio di trasporto pubblico locale efficiente puntuale e affidabile ed a prezzi contenuti altrimenti per gli utenti oltre al danno ci sarà anche la beffa".

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