Ricorso al Tar sulla Variante alla Sr 222 - Via Chiantigiana

Strada provinciale 79: avviate le opere di somma urgenza a Montespertoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2021 23:50
Ricorso al Tar sulla Variante alla Sr 222 - Via Chiantigiana

Variante alla Sr 222 - Via Chiantigiana, la ditta seconda arrivata chiede al TAR l'annullamento dell'esito della gara per l'aggiudicazione dei lavori. La società Polistrade Costruzioni Generali S.p.a, mandataria del costituendo RTI con la Società Italiana Costruzioni Strade S.r.l., ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo della Toscana contro la Città Metropolitana di Firenze in merito alla procedura di affidamento dell'appalto per la realizzazione della Variante di Grassina, nel tratto tra Ponte a Niccheri a Ghiacciaia, rivendicandone l'aggiudicazione e chiedendo in alternativa l'annullamento della procedura di gara.

La gara si era conclusa nei mesi scorsi con l'aggiudicazione dei lavori da parte dell'impresa Rosi Leopoldo S.p.a., costituita in RTI con Consorzio Stabile Toscano S.c.a.r.l., Endiasfalti S.p.a. e La Calenzano Asfalti S.p.a. La Città Metropolitana di Firenze, insieme ai Comuni di Bagno a Ripoli, Greve in Chianti e Impruneta si costituiranno in giudizio nell'ambito del procedimento a difesa dell'iter amministrativo."Un'opera prigioniera della burocrazia, ecco ancora una volta come appare oggi la Variante alla Chiantigiana.

Il ricorso contro l'aggiudicazione dei lavori da parte della ditta seconda arrivata - dichiarano il sindaco metropolitano Dario Nardella e i sindaci di Bagno a Ripoli, Greve in Chianti e Impruneta, Francesco Casini, Paolo Sottani e Alessio Calamandrei - rischia purtroppo di far slittare ulteriormente i tempi per la ripresa dei lavori. È una doccia fredda che arriva proprio alla vigilia della ripartenza dei cantieri. Una notizia che non avremmo mai voluto dare ai cittadini di Grassina e del Chianti, che aspettano quest'opera da decenni"."Proviamo grandissima amarezza e sconforto - proseguono - ma abbiamo piena fiducia nella correttezza dell'iter amministrativo e nel lavoro svolto dalla Commissione di gara composta anche dai tecnici della Città Metropolitana e del Comune di Bagno a Ripoli, che nonostante le difficoltà legate al Covid, aveva individuato in tempi brevi l'impresa per riaprire i cantieri quanto prima"."Questo nuovo ricorso - aggiungono i sindaci - è l'ennesimo segno che qualcosa deve velocemente cambiare nel sistema di realizzazione delle opere pubbliche nel nostro Paese, in perenne balia di corsi e contro-ricorsi, mentre i cittadini subiscono le ricadute di progetti tenuti in stand-by per anni.

Per quanto ci riguarda, l'obiettivo non cambia. Abbiamo preso un impegno con le nostre comunità, realizzare la Variante, e faremo di tutto per mantenerlo. Per questo non rimarremo fermi. Non solo la Città metropolitana si costituirà in giudizio, ma anche le amministrazioni comunali faranno altrettanto a difesa dell'interesse delle proprie comunità"."Siamo stufi - aggiungono i sindaci - di questi continui ricorsi al Tar, alimentati da una burocrazia soffocante e da un sistema normativo inestricabile. Senza entrare nel merito del ricorso, una riflessione va fatta anche sui continui conflitti tra le aziende che partecipano alle gare e intasano le aule dei tribunali amministrativi.

La storia della variante di Grassina è lastricata di fallimenti, contenziosi giuridici civili e amministrativi, gare di appalto riscritte e ribandite, adeguamenti a modifiche normative. Così non ce la facciamo più. Ci chiediamo come sarà possibile realizzare 209 miliardi di opere finanziate dal Recovery Fund se esistono casi come la variante di Grassina. Bene che il ministro Giovannini stia lavorando per semplificare le norme sugli appalti; il governo deve intervenire subito perché il tema dei ricorsi facili al Tar ci fa perdere tempo e denaro".

Obiettivo evitare che la situazione della frana a valle della carreggiata stradale si evolva a tal punto da obbligare lo stop alla viabilità"Sono iniziati i lavori di sistemazione della frana sulla provinciale 79, ma i fronti di azione, al momento, sono due: sono infatti in corso la messa in sicurezza del versante a monte della frana e la definizione del progetto esecutivo per il ripristino della carreggiata". Lo ha annunciato Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo, in qualità di consigliere delegato alla Viabilità per l'Empolese Valdelsa per la Città Metropolitana di Firenze, nei giorni scorsi impegnato in un sopralluogo per visionare il cantiere che si trova nel territorio di Montespertoli, alla presenza del sindaco di Montespertoli, Alessio Mugnaini, e dei tecnici dell'ente metropolitano, ingegner Carlo Ferrante, responsabile della direzione Viabilità della Città Metropolitana di Firenze, e Francesco Ciampoli, direttore dei lavori e responsabile della zona 3 Valdelsa Empolese della rete stradale Città Metropolitana di Firenze.Sono state avviate le opere di somma urgenza per evitare che la situazione della frana a valle della carreggiata stradale si evolva a tal punto da obbligare allo stop alla viabilità, in attesa che venga completato il progetto relativo all'intervento principale.Entrando nel dettaglio, è stato deciso il posizionamento di geoblock per effettuare uno spostamento della carreggiata ed evitare eventuali ulteriori evoluzioni della frana a valle."La Città Metropolitana è impegnata nella risoluzione di molte delle criticità infrastrutturali e viabilistiche dell'Empolese Valdelsa - sottolinea Cucini - e sono in corso importanti progettazioni sia riguardanti il consolidamento e il miglioramento dei ponti sia riguardanti le frane, senza dimenticare gli interventi di miglioria del manto stradale con numerose manutenzioni.

A proposito dell'intervento sulla frana di Montespertoli, il cantiere si è reso sempre più urgente e necessario vista l'evoluzione della frana, in termini anche di riduzione della carreggiata. Siamo pertanto riusciti a trovare risorse e ad accelerare la progettazione per dare risoluzione a un problema viabilistico importante che, se non preso nei tempi corretti, avrebbe comportato la chiusura della viabilità in un punto strategico, senza percorsi alternativi adeguati".

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