Ricordare la deportazione in Toscana

In occasione del Giorno della Memoria tutti gli eventi organizzati sul territorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2022 14:11
Ricordare la deportazione in Toscana

Firenze, 24 gennaio 2022 – Per sentire quanto la storia e i suoi protagonisti siano ancora vivi e presenti e per non dimenticare mai. Il Giorno della Memoria è stato istituito il 27 gennaio a partire dall'anno 2000 «al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

Murate Art District, organizza il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, un doppio turno di visite guidate gratuite negli spazi dell’ex carcere duro delle Murate, testimonianza pulsante della Resistenza operata dai padri della Repubblica in epoca fascista, all’interno del quale si trovano ancora oggi i segni, i disegni e le scritte originali lasciate dai detenuti, tracce di vita dal valore storico e culturale inavvicinabile.

Giovedì 27 gennaio, alle 16.00 e alle 17.30, i visitatori (suddivisi in gruppi contingentati per rispettare le regole e il distanziamento per il contenimento della pandemia da Covid 19) che potranno accedere alla visita solo se prenotati, attraverseranno gli spazi dell’ex carcere duro e visitare le celle, dove tra gli altri, furono detenuti Piero Calamandrei, Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Nello e Carlo Rosselli e Nello Traquandi, anime del foglio clandestino “Non Mollare!”, nato dalle ceneri del Circolo della Cultura prima opposizione fiorentina al fascismo, opposizione culturale di tendenza liberaldemocratica e liberalsocialista, sciolto per volere dei fascisti.

Anche Carlo Levi, prigioniero nel carcere de Le Murate fino al giorno successivo della caduta di Mussolini, entrò in contatto con “Non mollare!”. Grande amico di Levi fu anche lo storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti, anch’egli fatto prigioniero nel febbraio del ’42 per poi essere liberato con diffida a giugno ’42.

Lo Spazio Alfieri propone un'anteprima unica per la Giornata della Memoria: Il senso di Hitler, il nuovo docu-film in uscita, girato in nove Paesi, che ripercorre i movimenti di Hitler, la sua ascesa al potere e le scene dei suoi crimini dal punto di vista di storici e scrittori che esaminano l’impatto che ha avuto e che continua ad avere oggi l’ideologia violenta di Hitler sulla società.

L'indagine, analizzando diversi aspetti, esplora i vari modi in cui la tossicità di Hitler ha continuato a diffondersi dopo la sua morte attraverso le pagine di storia, i social media, il cinema, l’arte e la politica contemporanea. L'ispirazione dei due registi Petra Epperleine e Michael Tucker è dal libro mai pubblicato in Italia “The Meaning of Hitler” di Sebastian Haffner (1978), volto a smantellare i miti e le idee comuni su Hitler e la sua ascesa al potere, critici e storici rispondono a una domanda fortemente attuale: Hitler continuerà ad essere sempre più influente per le nuove generazioni?

Presenti come sempre con iniziative nel Giorno della memoria, i Chille hanno scelto quest’anno di proiettare a San Salvi giovedì 27 gennaio alle ore 21 un film capolavoro di Louis Malle: “Arrivederci ragazzi”. Il film, girato nel 1987, vinse il Leone d’oro alla 44ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e successivamente molti altri premi. “Arrivederci ragazzi” è ambientato in Francia nel Collegio dei Carmelitani Scalzi di Fontainebleau nel gennaio del 1994. Il film è basato su una storia vera accaduta a Malle durante la sua infanzia proprio nel 1944, quando, all’età di undici, entrò nel convitto Petit-Collège ad Avon vicino Fontainebleau.

Malle ha però ribadito più volte che il film non ricalca fedelmente ciò che accadde. È una storia fatta di ricordi a cui si aggiungono elementi e aneddoti recuperati altrove o puramente immaginari.

L’ingresso all’incontro è gratuito, si accede con super green pass, i posti sono limitati, la prenotazione è necessaria. Info e prenotazioni telefono/whatsapp 335 6270739, mail info@chille.it.

“Memoria tra le righe” è questo il titolo dell’evento che il Comune di Pelago organizza in occasione del Giorno della Memoria giovedì 27 gennaio alle 18,30. L’iniziativa anche quest’anno si svolgerà in modalità online a causa della perdurante emergenza pandemica.

Per l’occasione sarà presentato il nuovo libro di Marta Baiardi dal titolo “Le tavole del Ricordo. Guerre e Shoah nelle lapidi ebraiche a Firenze (1919-2020)” che fornirà l’opportunità per un’importante riflessione sulla Shoah e su cosa ha rappresentato. L’evento sarà una sorta di dialogo tra l’autrice, ricercatrice ISRT, e Matteo Mazzoni, Direttore dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea. Porteranno i propri saluti anche il Sindaco di Pelago Nicola Povoleri, il Presidente Anpi Pontassieve-Pelago Stefano Galli ed un rappresentante della Comunità ebraica di Firenze.

Sarà l'occasione per riflettere sul significato delle pietre d'inciampo che impediscono di "tirare dritto" nella nostra quotidianità, costringendoci a ricordare ciò che è stato, l'abisso orribile della Shoah. Una testimonianza incastonata nelle targhe d'ottone della tragica vicenda che vide protagonisti loro malgrado cittadini fiorentini, colpevoli solo di appartenere a una comunità e di professare una religione. Tante, troppe, storie di vite spezzate dalla cinica e meticolosa pianificazione dello sterminio di milioni di persone, esseri umani di cui non dobbiamo mai dimenticarci i nomi, le vite, la tragica sorte. In questa settimana sono state venticinque le pietre d’inciampo collocate nel selciato fiorentino davanti ai luoghi dove vissero. 

A Rignano invece le celebrazioni in occasione del Giorno della Memoria 2022 previste per il 27 gennaio  – seguendo le attuali esigenze di contenimento della pandemia da Covid-19 – verrà saranno effettuate tramite cerimonia privata con la sola rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e della locale sezione ANPI, presso il Cimitero della Badiuzza. Nella stessa giornata, in segno di memore omaggio alle vittime dello sterminio e delle persecuzioni del Popolo Ebraico e dei Deportati Militari e Politici Italiani nei campi nazisti, ci sarà l'esposizione a mezz'asta delle Bandiere Nazionale ed Europea.

Posa della prima pietra d'inciampo nel Comune di Empoli in ricordo di Remo Burlon, il 27 gennaio 2022 alle 10, in Via Chiara, angolo piazzetta della Quiete.

A Pistoia il programma di quest’anno inizia lunedì 24 gennaio con la presentazione del libro: “Harlem. Il film più censurato di sempre” (La nave di Teseo, 2021). In streaming sulla pagina Facebook dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia, alle ore 17, sarà possibile seguire l’approfondimento delle vicende del film “Harlem”, girato a Cinecittà fra il 1942 e il 1943 con gli interventi di Giovanni Contini, presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia; Marta Baiardi dell'Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'età contemporanea; Sara Valentina Di Palma, storica. Sarà presente l’autore del libro, Luca Martera. L’iniziativa è a cura dell'Istituto storico della Resistenza di Pistoia e della Sezione Soci Pistoia Unicoop, con il patrocinio di Cudir.

Si prosegue giovedì 27 gennaio alle ore 11 nell’aiuola di Piazza della Resistenza, ingresso dal lato della Fortezza Santa Barbara, con la cerimonia di collocazione di una targa in memoria di Renato Moscato, commerciante ambulante, unico ebreo residente a Pistoia arrestato e deportato ad Auschwitz il 29 gennaio del 1944, dove fu ucciso. L'iniziativa è a cura di A.N.P.I sezione di Pistoia.

Sempre giovedì 27 gennaio alle ore 21 il Piccolo Teatro Bolognini ospita il concerto di Amit Arieli e del New Old Klezmer Ensemble, una tra le formazioni più quotate in ambito nazionale e non solo, nell'interpretazione della musica klezmer, balcanica ed ebraica con all’attivo numerosi concerti in Italia e all’estero. Il programma spazia dai canti tradizionali ebraici italiani alla brillante musica klezmer, alla chazanut, la musica sinagogale coinvolgendo il pubblico in un viaggio emozionante attraverso la storia ebraica.

Sabato 29 gennaio sono in programma tre iniziative.

La prima è alle ore 10 presso l’aiuola del viale Arcadia/Piazza della Resistenza dove si terrà l’omaggio al cippo che ricorda i bambini ebrei vittime di esperimenti medici nel campo di sterminio nazista di Auschwitz – Birkenau, a cura dell’Associazione Scarpette Rosse n° 24.

Alle ore 11 nell’aula magna del liceo scientifico di Pistoia si svolgerà un incontro riservato ad alcune classi della scuola di viale Adua che si confronteranno, in modo aperto e partecipativo, sulle riflessioni di Mario Agnoli partigiano (1924, Valle di Cadore – 2017, Pistoia) legate all’esperienza della deportazione di cui fu vittima e dalla quale uscì vivo. Gli studenti leggeranno alcune poesie di Agnoli, tratte dal libro Experia. L'introduzione è affidata a Caterina Marini, docente del liceo scientifico di Pistoia. Interverranno Marina Zampolini Agnoli, moglie di Mario Agnoli, e Beatrice Iacopini, docente dello stesso liceo che farà un ritratto della scrittrice ebrea olandese Esther Hillesum, morta ad Auschwitz nel 1943, attraverso la lettura di alcuni brani tratti dalle sue opere.

Il terzo appuntamento è previsto alle ore 21 al Piccolo Teatro Bolognini con il concerto del Coro città di Pistoia, diretto dal maestro Gianfranco Tolve. Da molti anni apprezzata e riconosciuta realtà culturale e musicale cittadina, il coro vanta un vasto e vario repertorio che ha eseguito in numerosi concerti in Italia e all’estero. Da sempre partecipa a concerti e manifestazioni di rilevanza civile e sociale. L'iniziativa è a cura di A.N.P.I sezione di Pistoia.

In occasione del Giorno della Memoria un pensiero particolare è sempre rivolto ai ragazzi e alle ragazze con iniziative realizzate nelle scuole per far loro conoscere e approfondire la conoscenza di questa pagina atroce della storia. L'appuntamento di quest'anno vuole far conoscere e rendere omaggio a Lily Ebert, 98 anni compiuti a dicembre, che da qualche tempo racconta su Tik Tok, social utilizzato prevalentemente dai giovanissimi, la sua esperienza di sopravvissuta allo sterminio.

Con la forza del ricordo, Lily ha trovato la chiave per suscitare da parte dei ragazzi una grande partecipazione e una autentica volontà di conoscere e sapere. Ha più di un milione di followers. Parla con calma in un social che vuole la velocità, la musica, l’immagine, il movimento. Nata nel 1923 in Ungheria, Lily, fu deportata ad Auschwitz-Birkenau insieme alla madre e ai fratelli. Sul suo braccio è ancora visibile il numero tatuato. Al campo, la madre, il fratello e la sorella minore furono subito uccisi mentre Lily e le sorelle vennero scelte per lavorare, salvandosi.

Insieme al nipote che l’ha aiutata ad utilizzare tik tok, ha scritto il libro “Mi chiamo Lily Ebert e sono sopravvissuta ad Auschwitz - Newton Compton Editori, gennaio 2022. In occasione delle sue 98 candeline ha ricevuto migliaia di biglietti di auguri e lei, commossa, ha ringraziato.

Mercoledì 26 gennaio (ore 17.00) in via san Francesco 32 verranno posate due pietre di inciampo dedicate a Ada e Benito Attal, nostri concittadini madre e figlio, arrestati a causa di una delazione e deportati nei campi di concentramento.

Giovedì 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 si aprirono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, alle ore 15.30 si svolgerà una manifestazione alla Sinagoga di piazza Benamozegh alla presenza delle autorità civili e religiose.

Sono due delle significative iniziative organizzate quest'anno dalla Comunità di Sant'Egidio, in compartecipazione con il Comune di Livorno, insieme alla Comunità ebraica, alla Diocesi e Istoreco per celebrare il “Giorno della Memoria” della Shoah, ricorrenza internazionale istituita e fissata ogni 27 gennaio, dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005 per ricordare l'anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto. La prima ha visto piantare l'albero della memoria alle scuole “Micheli”.

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