Ribollita Albanese alla fiorentina

Approvato dal Consiglio comunale un atto di compromesso sulla relatrice ONU

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 Dicembre 2025 21:44
Ribollita Albanese alla fiorentina

Il Consiglio comunale ha approvato con 19 sì e 7 no l’atto di solidarietà e per la valorizzazione del ruolo, come relatrice ONU di Francesca Albanese, e auspica di vederla presentare un rapporto intitolato "dall'economia dell'occupazione all'economia del genocidio" con riferimento a Gaza e alla Cisgiordania. È stata infatti approvata una risoluzione di compromesso in Commissione 7 (Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione) che riconosce l'importanza della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori Occupati palestinesi. E si afferma che continua a essere la benvenuta a Firenze ed è invitata a presentare il suo rapporto dell'estate 2025.

“La relatrice speciale dell’ONU Francesca Albanese ha sempre lavorato per difendere i diritti del popolo palestinese e la risoluzione intende ribadire l’apprezzamento per il lavoro da lei svolto in qualità di Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori Occupati palestinesi. L’atto – spiegano il capogruppo PD Luca Milani ed i vice capogruppo PD Alessandra Innocenti e Cristiano Balli – intende, inoltre, riaffermare il valore e la necessità di rispettare il diritto internazionale e dare valore ed importanza per il report pubblicato nell’estate del 2025 “Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio” della relatrice speciale Francesca Albanese.

A tal proposito – concludono Milani, Innocenti e Balli – l’atto impegna il presidente del Consiglio comunale ad organizzare, quanto prima, un’iniziativa istituzionale pubblica di conoscenza del report succitato che mette in luce le diverse responsabilità nei crimini verso Gaza e la Cisgiordania”.

"Era la sostanza che avevamo ritenuto importante salvaguardare anche quando era partita la raccolta firme per darle le Chiavi della Città: non è tanto l'aspetto simbolico del riconoscimento a interessarci, ma la sostanza -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Ci dispiace che le destre abbiano voluto citare la recente strage di Sidney, senza sapere che avevamo già depositato un ordine del giorno che esprime solidarietà alle Comunità Ebraiche (a partire da quella colpita in Australia e da quella di Firenze) per quanto avvenuto nel primo giorno di Hanukkah, passato all'unanimità.

Approfondimenti

Sono stati invece bocciati i due ordini del giorno successivi. In uno chiedevamo la cittadinanza onoraria o le Chiavi della Città a Francesca Albanese: era giusto capire chi era favorevole alla proposta e chi no, anche fuori dalle mediazioni. Non è passata neanche la richiesta di chiudere il Consolato onorario di Israele a Firenze e di cambiare il Presidente della Fondazione Meyer prima della fine del suo mandato, per mancanza del numero legale e boicottaggio delle destre, insieme a Italia Viva. Continueremo a mobilitarci al servizio e al fianco dei movimenti e della cittadinanza che da decenni denuncia i crimini che si stanno compiendo in Palestina".

"Apprendiamo con forte preoccupazione che il Consiglio comunale di Firenze ha votato per organizzare un convegno di presentazione del rapporto di Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i territori palestinesi, senza prevedere alcuna forma di contraddittorio -dichiara Emanuele Cocollini (Presidente Associazione Italia-Israele di Firenze)- si tratta di una decisione grave e politicamente sbagliata. Quel rapporto non ha alcuna valenza ufficiale né vincolante per le Nazioni Unite: non è stato approvato da alcun organo ONU ed è stato apertamente contestato e respinto da numerosi governi democratici, che ne hanno denunciato l’impostazione ideologica e militante.

In un contesto internazionale e cittadino segnato da un preoccupante riemergere dell’antisemitismo, spesso mascherato da antisionismo, le istituzioni hanno una responsabilità ancora maggiore. Organizzare un’iniziativa istituzionale priva di confronto e pluralismo equivale, di fatto, a legittimare una pericolosa narrazione unilaterale. Se davvero il Consiglio comunale di Firenze vuole discutere del tema abbia il coraggio di invitare anche chi contrasta quel rapporto senza concedere alcun riconoscimento o passerella complice a Francesca Albanese".

"Si tratta di un voto che segue quello della commissione - afferma Kishore Bombaci, Presidente dell'Associazione Fiorentina Amici di Israele- che non stupisce ma preoccupa perché riguarda un atto proveniente da una persona che, in pieno contrasto con l'equilibrio richiesto dal ruolo rivestito, evidentemente mostra un pregiudizio contro lo Stato di Israele come peraltro dimostrato in ogni occasione possibile.Non possiamo accettare - continua Bombaci - che si continui a parlare di genocidio (soprattutto in j atti ufficiali) quando tale nozione è smentita dai fatti e dal diritto internazionale, tanto a Gaza quanto in Cisgiordania.Ancor più grave è che un simile evento si vorrebbe fosse in locali comunali, circostanza che conferirebbe all'occasione un crisma istituzionale che non può e non deve avere.

Si tratta come detto - prosegue Bombaci - di una ricostruzione faziosa e parziale cui le istituzioni non si dovrebbero in alcun modo prestare: una mera operazione di propaganda anti israeliana, condotta in assenza di qualunque contraddittorio, come giustamente fatto osservare dalle forze politiche che hanno votato contro la mozione.Ci rivogliamo dunque direttamente al Sindaco Funaro - che già si è coraggiosamente schierata contro il conferimento della cittadinanza onoraria alla Albanese - affinché prenda posizione netta sulla vicenda e non dia esecuzione a questa mozione che si rivela soltanto ideologica ma che al contempo rischia di alzare la tensione in città oltre ad alimentare il pregiudizio antiebraico.

Notizie correlate
In evidenza