​Regione Toscana: dirigenti e personale esterno, segreterie e affitti, cambia tutto

La macchina regionale si riorganizza, a partire dalle direzioni generali e dalla filiera dei dirigenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2015 14:23
​Regione Toscana: dirigenti e personale esterno, segreterie e affitti, cambia tutto

 Il nuovo assetto, annunciato e scritto a marzo, entrerà in vigore il prossimo 1 agosto, nel mentre si riorganizzano anche le segreterie politiche. Una macchina più snella pensata per essere ancora più efficiente: un solo direttore generale invece di otto, tredici direttori (con l'aggiunta di uno a scadenza, fino alla fine del 2015) al posto degli altri sette ex direttori generali e quattordici dirigenti di aree di coordinamento, che era l'attuale assetto. Quattordici figure invece di ventidue, otto in meno, con un risparmio a regime di quasi 1 milione e 200 mila euro l'anno, compresi gli oneri riflessi che sono i contributi direttamente a carico del datore di lavoro, gli oneri assicurativi ed altri istituti che complessivamente pesano il 35 per cento, in aggiunta, su ogni stipendio.

Con il taglio di parte degli 'esterni' nelle segreterie di assessori e presidente, il risparmio complessivo sale ad oltre 2 milioni e 100 mila euro rispetto al 2009 e 1 milione e 750 mila euro nel confronto con il 2014. "Risorse che saranno utilizzate, assieme ad altre – sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi – per il mantenimento delle politiche sociali e della cultura".

La razionalizzazione a cui si appresta la Regione Toscana non riguarda comunque solo le funzioni di vertice e le segreterie politiche. Tutta la macchina regionale sarà complessivamente più leggera, a parte la parallela riorganizzazione che riguarda le funzioni e gli uffici delle province. Considerando infatti chi andrà in pensione – nei tempi attesi o in anticipo attraverso i cosiddetti 'esuberi' – i dipendenti della Regione saranno a regime, dal 2017 in poi, 261 in meno (34 solo tra i dirigenti): un dipendente in meno su dieci nel comparto e un dirigente in meno su quattro, che rispetto all'inizio della scorsa legislatura si ridurranno quasi della metà. Con un risparmio, sempre solo sui dirigenti, di 5 milioni.

Affitti, più gli incassi della spesaSi risparmierà anche sui costi di funzionamento, in particolare sugli affitti. La Regione Toscana spenderà infatti nel 2015 meno di quanto incassa. Non è sempre stato così. Non lo era fino all'anno scorso, quando c'è stato il pareggio tra quanto speso per gli affitti e quanto incassato da altri affitti. E' il frutto di un piano di razionalizzazione messo in atto nel corso della seconda parte della legislatura trascorsa. Se nel 2014 uscite ed entrate hanno fatto pari, nel 2015 - contratti alla mano -, il saldo sarà in attivo di circa 200 mila euro.

La Regione spende per i locali in affitto 1 milione e 750 mila euro l'anno. Ne incassa 1 milione e 950 mila euro.C'erano un tempo in Toscana (e fino alla legislatura appena chiusa) un direttore alla presidenza, primus inter pares, e sette direttori generali: all'organizzazione, alla competitività e sviluppo delle competenze, al governo del territorio, alle politiche ambientali e energia, alle politiche per la mobilità, trasporto pubblico e infrastrutture, all'avvocatura, ai diritti di cittadinanza e coesione sociale.

C'erano anche quattordici dirigenti a capo di altrettante aree di coordinamento.

Dal 1 agosto 2015 ci sarà un direttore generale della giunta regionale, un direttore dell'avvocatura e tredici direttori, uno dei quali a termine, fino al 31 dicembre. Scompaiono le quattordici aree di coordinamento e ci saranno complessivamente quattordici persone e figure di vertice anziché ventidue. La giunta regionale ha già approvato il nuovo assetto.

Le tredici nuove e vecchie direzioni riguardano l'avvocatura, gli affari legislativi, giuridici e istituzionali, la programmazione e il bilancio, l'organizzazione e i sistemi informativi, i diritti di cittadinanza e coesione sociale, l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ambiente e energia, la difesa del suolo e la protezione civile, le politiche per la mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico, l'urbanistica e le politiche abitative, le attività produttive, la cultura e ricerca, l'istruzione e formazione. A queste si aggiunge, a tempo, una quattordicesima direzione che avrà l'incarico di seguire la gara unica per il trasporto pubblico locale, ma che sarà cancellata dopo l'affidamento dei servizi e comunque entro il 31 dicembre 2015.

Il direttore generale della giunta regionale, rispetto all'attuale assetto gerarchicamente sovraordinato rispetto agli altri direttori e dunque con maggiori responsabilità, avrà uno stipendio annuo (lordo, al netto degli oneri riflessi) di 170 mila euro, meno di posizioni di pari livello in altre amministrazioni. La metà se ne andrà in tasse. Il compenso dei tredici direttori è stato fissato in 130 mila euro l'anno ciascuno (120 mila per la direzione a termine per la gara sul Tpl) contro i 127 e 162 mila euro che potevano essere pagati fino ad oggi. Si tratta di stipendi inferiori (e in qualche caso anche di parecchio) rispetto agli omologhi di Regioni come Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Lombardia.

Cancellato il bonus sui risultati, rimane la valutazione Scompare inoltre la quota di compenso correlato ai risultati conseguiti. I direttori continueranno ad essere valutati rispetti agli obiettivi annuali assegnati, ma il lavoro svolto bene non comporterà alcun premio. In caso di valutazione negativa decadranno invece dall'incarico.

Nuove regole, nuovi numeri e nuovi tetti di spesa per le segreterie di supporto a presidente ed assessori. E meno personale preso all'esterno della Regione.

Nella riorganizzazione della macchina regionale ci sono anche le segreterie del presidente e degli assessori.

Sono stati ridotti i compensi dei responsabili delle strutture politiche, con l'eliminazione anche dell'indennità annua. Diminuisce il personale che potrà essere preso non tra i dipendenti a tempo indeterminato della Regione: solo uno su quattro per agli addetti di ciascuna segreteria, responsabile della struttura a parte. Arrivano i consiglieri del presidente su tematiche specifiche e con esperienza di politiche regionali, che a fronte delle deleghe mantenute dal presidente andranno a rafforzare lo staff dell'ufficio di gabinetto. Al massimo potranno essere sei, con uno stipendio compreso tra 47 e 59 mila euro l'anno. Il primo dei consiglieri è già stato nominato ed è l'ex assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, che si occuperà di lavoro.

Tutto questo non comporterà però una maggiore spesa. Nel 2009 il costo dei tempi determinati in Regione Toscana ammontava ad oltre cinque milioni di euro: di questi 3 milioni e 264 mila rappresentavano il costo dei tempi determinati a supporto delle segreterie di presidenti e assessori, oneri riflessi compresi. Nel 2014 la spesa sostenuta è stata di 2 milioni e 879 mila euro. Con il nuovo assetto non potrà essere superiore a 2 milioni e 330 mila euro, 934 mila euro in meno rispetto a sei anni fa e 549 mila euro in confronto alla legislatura appena conclusa. I tempi determinati 'esterni' ai dipendenti della Regione diminuiranno anche nel numero: da quaranta che era la dotazione organica massima possibile fino a maggio (e 52 nel 2009) passeranno a non più di ventinove, e non solo per effetto delle riduzione degli assessori e delle rispettive segreterie passati da dieci ad otto.

La spesa per i tempi determinati nelle segreterie politiche

Costo in € (compresi oneri riflessi)

2009 - 3.264.000

2014 - 2.879.000

2016 - 2.330.000

Dotazioni organiche massime possibili

2009 - 52

2014 - 40

2016 - 30

RisparmioNel 2016 rispetto al 2009: -934 mila euro

Nel 2016 rispetto al 2014: -549 mila euro

Le nuove dotazioni

I tetti fissati prevedono un massimo di cinque addetti per la segreteria del presidente (un responsabile, tre dipendenti reclutati all'interno e un'eventuale esterno) a cui si aggiunge, sempre per il presidente, uno staff di venti persone per l'ufficio di Gabinetto, ovvero il responsabile, il portavoce e diciotto dipendenti. Di questi solo nove potranno essere presi dall'esterno a tempo determinato e tra questi figurano anche i sei consiglieri personali.

Cinque è il tetto per gli addetti alle segreterie degli otto assessori: un responsabile, tre addetti obbligatoriamente 'interni' ed uno eventualmente reclutato al di fuori del ruolo dei dipendenti della Regione. I numeri non sono diversi dagli attuali, ma gli esterni sono le metà.

Retribuzioni tagliate

Lo stipendio del responsabile dell'ufficio di gabinetto, ridotto come gli altri, sarà pari a poco meno di 94 mila euro l'anno. Fino ad oggi poteva arrivare, con il premio di risultato, a 120 mila euro. Il portavoce e i responsabili delle segreterie (del presidente o degli assessori) avranno un compenso di circa 87 mila euro l'anno contro i 107 mila euro teorici fino a maggio scorso.

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