Recupero del bene pubblico: Parco delle Cascine alla prova Cultura

Facile pensare di far sopravvivere i luoghi ad uso culturale, ma cosa significa in pratica per i gestori degli spazi?

Antonio
Antonio Lenoci
19 giugno 2017 13:58
Recupero del bene pubblico: Parco delle Cascine alla prova Cultura

Nel capoluogo toscano ogni avviso d'asta corrisponde ad un sussulto, un pezzo di bene pubblico che finisce in mano privata. Spesso si tratta di immobili fatiscenti e pericolanti, per fare un esempio l'ex deposito di via Fabrizio De André sull'Arno o recentemente le Gualchiere di Remole a Bagno a Ripoli.La cittadinanza si mette di traverso e, come nel caso di Sant'Orsola, propone di mantenere il bene nel paniere pubblico sviluppando attività culturali, spazi multidisciplinari, eventi di respiro collettivo.

Ma esistono ancora i mecenati, i finanziatori illuminati, i semplici gestori interessati a dare vita a progetti culturali di grande portata? Chi dovrebbe farsi carico dell'educazione civica collettiva, con quali oneri ed a quali costi?Una prova per confermare o smentire il sogno possibile che aleggia nel credo popolare per la sopravvivenza di luoghi pubblici ad uso della collettività ce la offre oggi il bando che interessa il Parco delle Cascine.Il 13 febbraio 2017 è stato approvato l'Avviso pubblico per la concessione a terzi degli immobili, denominati Ex Fabbri e Centro Visite nel Parco delle Cascine per la realizzazione di servizi culturali e di informazione turistica.Termine entro cui presentare la domanda: il giorno 29 maggio ma l'11 Maggio 2017 è stato disposto di prorogare il termine al giorno 11 Agosto 2017.All’interno del Parco è situato il complesso denominato ex Scuderie Granducali, composto da un corpo laterale denominato Ex laboratorio dei Fabbri, e da un corpo centrale, ove attualmente è situato il Centro Visite del Parco. Il Comune di Firenze intende concedere a terzi gli immobili per lo svolgimento principalmente di attività culturali.

Perché si tratta di una prova? Gli immobili delle Cascine sono destinati ad accogliere: "un centro polifunzionale di produzione culturale di attività ed eventi che comprenda in particolare le seguenti attività: uno spazio per le arti contemporanee; un centro di produzione multimediale; formazione artistica; promozione e visibilità delle attività e dei prodotti di artisti emergenti; laboratori per nuove professionalità; progetti interculturali; sinergia con gli spazi esistenti e le eccellenze culturali cittadine; un punto informativo turistico, rivolto anche alla cittadinanza, ad accesso libero e gratuito, con particolare “focus” ambientale; attività di somministrazione, di supporto alle attività principali quali punto informazione turistica e centro polifunzionale, nei locali destinati a tale scopo all’interno e negli spazi esterni annessi".

Un progetto ambizioso, una vera e propria scommessa per il Parco cittadino. Qualcuno raccoglierà la sfida?

Nel 2012 nasce il Centro Visite che nel 2014 si arricchisce della Casa dell'Arno, punto informativo in tandem con Publiacqua, mentre il 29 dicembre 2015 Palazzo Vecchio annunciava "Rinasce la palazzina ex Fabbri alle Cascine: lo storico complesso è stato restaurato e domani verrà inaugurato con uno spettacolo gratuito di musica e workshop. L'intervento di restauro ha permesso di recuperare la struttura a fini espositivi e congressuali, con la realizzazione di due sale, una caffetteria, spazi accessori per deposito e servizi, oltre a un piccolo spazio esterno lungo il viale dell'Aeronautica. La superficie complessivamente recuperata è di circa 1100 metri quadrati. I lavori sono costati 1,8 milioni di euro, in parte fondi comunitari". Oggi chi è il terzo fortunato (?).

Cosa deve fare il concessionario? Mica poco: "Dovrà sviluppare all’interno dell’immobile le attività culturali mediante un progetto che indentifichi gli spazi come un luogo di incontro e di scambio, attivando e realizzando iniziative, eventi, occasioni culturali: teatro, danza, musica, arti visive, video, produzione culturale, attraverso incontri, workshop, laboratori anche permanenti finalizzati alla creazione di nuove produzioni, scambi e confronti che coinvolgano artisti emergenti e non in un percorso creativo che dalla fase di ideazione giunga sino alla messa in scena di eventi performativi; laboratori volti a favorire lo sviluppo e il perfezionamento di nuove professionalità in ambito culturale, che possano rispondere alla complessità delle evoluzioni tecnologiche, organizzative e dei contenuti stessi della creazione artistica, prevedendo l’eventuale utilizzo di ambienti di lavoro condivisi (co-working) o comunque facilitando la relazione e la crescita professionale di diversi soggetti in ambito culturale; promozione e visibilità delle attività di artisti emergenti: attività di presentazione del lavoro di artisti emergenti, anche mediante piattaforme/vetrine nazionali e internazionali, a compagnie, operatori, al pubblico e ai media del settore artistico multidisciplinare; organizzazione di rassegne espressamente dedicate alle nuove produzioni; sviluppo di progetti che facilitino il dialogo interculturale: ideazione, realizzazione e circuitazione di progetti interculturali di teatro, danza, musica, performance, arti visive e produzioni multimediali, che diventino occasione per l’incontro e lo scambio tra realtà culturali e produzioni artistiche diverse".

Le attività culturali, insieme alle attività di somministrazione, potranno avere natura economica ai soli fini del raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario dell’intero progetto, della sostenibilità economica della programmazione culturale, della gestione e manutenzione dell’immobile.

Pertanto "Tutti i ricavi che le attività produrranno dovranno essere reinvestiti nella gestione e nelle attività culturali gratuite da offrire alla cittadinanza, per aumentare la fruibilità e la godibilità degli immobili, come da piano economico finanziario da presentare in sede di offerta".Ma non è tutto: "Il Concessionario dovrà realizzare un punto di accoglienza e di informazione turistica, rivolto sia ai residenti sia ai turisti, teso ad incentivare l’assunzione di ruolo del Parco delle Cascine, quale polo naturalistico in stretto dialogo con il centro storico cittadino, favorendone una connessione diretta ed integrata, tesa ad attrarre un sempre maggior numero di fruitori del Parco, meta principale del turismo “sostenibile e verde”. Per la particolare connotazione e collocazione ambientale, il Concessionario dovrà sviluppare attività che valorizzino gli aspetti naturalistici del Parco delle Cascine, attraverso azioni che favoriscano lo sviluppo sostenibile del Parco stesso sia dal punto di vista ambientale che sociale, attraendo sempre più fruitori, di diversificati target di età, interessati ai suddetti aspetti naturalistici. L’attività di informazione dovrà avere un’adeguata apertura in funzione anche del periodo stagionale e delle attività della struttura. Il personale che sarà destinato al servizio di accoglienza e informazione turistica dovrà occuparsi di: dare informazioni turistiche in italiano e in lingua straniera (almeno lingua inglese) distribuire materiale turistico cartaceo prodotto sia dal Comune di Firenze che da altri enti /istituzioni cittadine e provinciali, accedere alle piattaforme e ai sistemi di database alimentati dagli infopoint ufficiali per una corretta informazione turistica, lavorare in stretto collegamento con gli uffici informazioni turistiche presenti in città (Comune e Città Metropolitana), partecipare ad almeno una settimana di stage presso l’Infopoint del Comune di Firenze per uniformare lo stile e la modalità dell’informazione turistica a Firenze".Può bastare? No. "Il personale addetto a fornire il servizio di informazione e accoglienza turistica, oltre ad avere una buona attitudine alle relazioni con il pubblico, buone capacità espressive, condotta decorosa e ottima conoscenza della lingua italiana, dovrà: possedere il diploma di scuola media superiore; parlare correntemente la lingua inglese; saper operare con gli strumenti informatici e telematici e, specificatamente, con il sistema operativo Windows e l'applicativo Office e sistemi operativi opensource e applicativi; saper effettuare operazioni di ricerca e di navigazione su internet attraverso l'uso di un browser web e dei principali motori di ricerca in Internet; saper utilizzare almeno uno dei principali programmi di gestione della posta elettronica. In particolare, dovrà avere conoscenza del territorio della città, della Provincia e dell'intera Regione in merito a: risorse storico artistiche, museali e naturalistiche e relativa accessibilità; itinerari turistico-ambientali, manifestazioni ed eventi, tempo libero e sport; tipologia, orari e modalità di svolgimento dei principali collegamenti fra Firenze e le principali mete turistiche della Provincia e Regione Toscana; fonti informative e loro modalità di consultazione". In supporto delle attività dovrà essere realizzata attività di somministrazione nei locali predisposti al piano primo dell’Ex Fabbri e al piano terreno dell’attuale Centro Visite con la facoltà di poter estendere quest’ultimo anche all’area esterna all’immobile antistante il Centro. Il Concessionario dovrà "rispettare tutte le norme igienico-sanitarie, fiscali, quelle relative al commercio, alla somministrazione, in materia edilizia urbanistica, di sicurezza e, più in generale, tutta la normativa vigente in materia per l’esercizio delle attività previste, acquisendo i necessari titoli abilitanti. Il Concessionario garantisce l’impiego di materie prime e prodotti di qualità, con varietà di scelta nell’offerta, con particolare attenzione ai prodotti della filiera corta, biologici, prodotti locali dell’enogastronomia fiorentina e toscana, prodotti per intolleranti al glutine ed intolleranti verso altri alimenti. Il Concessionario si renderà disponibile a collaborare con l’Amministrazione comunale in progetti che contrastino l’abuso di alcol. Il Concessionario deve garantire particolare cura e decoro nello svolgimento dei servizi, prestando attenzione alla presentazione dei cibi e delle bevande, nella cura delle apparecchiature, impegnandosi a non utilizzare, per quanto possibile piatti, posateria e bicchieri in plastica, mantenendo nel massimo ordine e pulizia i locali e gli arredi.

Dovrà porre particolare attenzione affinché le consumazioni si effettuino esclusivamente negli spazi dedicati e affinché non si creino situazioni in contrasto con le caratteristiche e le attività del contesto nel quale i servizi sono inseriti. Dovrà attenersi alle norme vigenti in materia di inquinamento acustico e richiedere ed acquisire i necessari titoli abilitanti e autorizzazioni per eventuali attività di spettacolo e musica diffusa. Dovrà esporre in modo ben visibile i prezzi dei prodotti offerti che dovranno essere calmierati, rilasciando ai clienti gli scontrini, le fatture e comunque tutti i documenti fiscali previsti dalla vigente normativa".Finita? No.

"E’ fatto divieto di installare nei locali concessi video-giochi, juke-box, slotmachine e ogni altro gioco meccanico o elettronico. E’ vietato l’uso di fiamme libere e di quanto altro previsto dall’art.5 del D.M. 20 maggio 1992 n. 569. Potrà esercitare l’attività di vendita al dettaglio, purché essa sia tassativamente limitata agli articoli somministrati.  E' obbligato ad offrire a richiesta, gratuitamente, acqua dal rubinetto. Nel caso in cui il Concessionario ritenga di predisporre, realizzare e collocare una nuova segnaletica e comunicazione di riferimento dei servizi di somministrazione, questa dovrà conformarsi allo stile architettonico dell’immobile e dovrà essere preventivamente approvata dal Concedente".Durata della concessione? La concessione ha la durata di dieci anni, decorrenti dalla data di concessione e potrà essere rinnovata alla scadenza, per analogo periodo, previa valutazione dei risultati, per un totale di venti anni, salvo disdetta del concessionario da comunicarsi almeno sei mesi prima. Al momento della consegna l’accettazione da parte del Concessionario dell’obbligo di mantenere i beni consegnati con diligenza ed in perfetta efficienza, nonché il rispetto degli obblighi di custodia, mantenimento del decoro, buona conservazione etc.

Alla scadenza del contratto il concedente potrà richiedere la rimessa in pristino dei luoghi oggetto di concessione secondo quanto risulterà dal confronto fra la situazione iniziale e quella finale, fatti comunque salvi gli interventi eventualmente effettuati e preventivamente autorizzati.Palazzo Vecchio alla fine dell'avviso pubblico precisa "Per la migliore riuscita del progetto culturale e della sua sostenibilità la concessione degli spazi sarà a titolo gratuito".

Ma.. "Oltre alla realizzazione delle attività, sono a carico del concessionario i seguenti oneri: la realizzazione degli allestimenti e degli arredi mancanti (degli immobili, delle caffetterie e dell’area esterna compresa quella a verde); l’attività di somministrazione nei locali predisposti al piano primo dell’Ex Fabbri e al piano terreno dell’attuale Centro Visite, nonché negli spazi esterni arredati; la manutenzione ordinaria dell’intera struttura e delle aree esterne, compresa quella a verde; il pagamento delle utenze a decorrere dal terzo anno di utilizzo dell’immobile".Di quale complesso stiamo parlando? Gli spazi sono contigui ma fisicamente separati e solo al livello del primo piano sono collegati funzionalmente con una porta. 

"L'Ex Fabbri ha accesso da due ingressi, uno principale da Piazzale delle Cascine 4 e uno di servizio dal loggiato, che permettono l’ingresso al piano terreno. Un terzo ingresso è dal resede laterale sinistro e permette di accedere direttamente al piano seminterrato. L’accesso alle persone diversamente abili è consentito dall’ingresso laterale, che è provvisto di idonea rampa. L’intera unità immobiliare è accessibile alle persone diversamente abili. E’ dotato di impianto ascensore che collega tutti i piani, di impianto di climatizzazione centralizzato, di impianto di allarme, di impianto elettrico e idrico, di un impianto elettrico di alimentazione dedicato all’allestimento di un palcoscenico.

L’immobile è privo di arredi. Si articola su quattro piani, piano seminterrato, piano terreno, n. 3 piani ammezzato e piano primo, per una superficie complessiva utile di mq. 987,59. Il piano seminterrato ha una superficie utile complessiva di mq. 266,90, a cui si accede dall’interno dell’unità immobiliare, con la scala interna di distribuzione o con l’impianto ascensore, o dal resede.

E’ composto da locali accessori quali: n. 7 Servizi Igienici, di cui uno per disabili, per mq. 39,41; da n. 1 Deposito per mq. 53,35; da n. 1 Cabina Elettrica Enel di trasformazione e n. 3 locali tecnici, a servizio dell’unità immobiliare, per mq. 97,43 e uno spazio di distribuzione per mq. 76,71. Il resede ha una superficie di mq. 120,00 dove, nella parte tergale, è collocato l’impianto di climatizzazione. Il piano terreno ha una superficie utile di mq.

250,17, a cui si accede da due ingressi su Piazzale delle Cascine o dal resede transitando dal piano seminterrato mediante la scala interna di distribuzione o con impianto ascensore. E’ composto da: n. 1 Sala Polivalente di mq. 201,63; da n. 2 servizi igienici, di cui uno per disabili, per mq. 12,94; di uno spazio di distribuzione per mq. 35,60 e di una piccola corte dedicata a spazio tecnico per mq. 11,22. Il primo piano ammezzato ha una superficie utile di mq.

47,66 a cui si accede dal piano terreno con la scala interna di distribuzione o con impianto ascensore. E’ composto da n. 2 servizi igienici, di cui uno per disabili, per mq. 12,94 e uno spazio di distribuzione per mq. 34,72. Il secondo piano ammezzato ha una superficie utile di mq. 29,56 a cui si accede dal piano terreno con la scala interna di distribuzione o con l’impianto ascensore. E’ composto da uno spazio di distribuzione per mq. 29,56. Il terzo piano ammezzato ha una superficie utile di mq.

148,79 a cui si accede dal piano terreno con la scala interna di distribuzione o con l’impianto ascensore. E’ composto da uno spazio per caffetteria (corredato di spazi accessori di pertinenza quali il servizio igienico, locale dispensa, locale lavorazione-cucina) per mq. 92,63; uno spazio di distribuzione per mq. 20,95 e uno spazio di disimpegno per mq. 35,21. La caffetteria è già dotata di impianti di adduzione acqua e scarichi.

Dal locale caffetteria si accede al primo piano ad uso uffici della seconda unità immobiliare denominata “Centro Visite del Parco”. Il piano primo ha una superficie utile di mq. 244,51, a cui si accede dal piano terreno con la scala interna di distribuzione o con impianto ascensore. E’ composto da: n. 1 Sala Polivalente di mq. 244,51.Il Centro Visite del Parco ha accesso dal Piazzale delle Cascine 7, sottostante il loggiato, che permette l’accesso al piano terreno.

L’accesso alle persone diversamente abili è consentito dalla presenza di idonea rampa che collega la piazza pubblica con il loggiato. L’intera unità immobiliare è accessibile alle persone diversamente abili. E’ dotata di piattaforma elevatrice che collega tutti i piani; di impianto di climatizzazione centralizzato; di impianto di allarme; di impianto elettrico e idrico. Si articola su tre piani, piano terreno, piano mezzanino e piano primo per una superficie utile complessiva di mq.

603,42. A servizio dell’unità immobiliare è previsto uno spazio esterno ricavato e delimitato nella piazza antistante. Il piano terreno ha una superficie complessiva di mq. 247,50 a cui si accede dall’ingresso su Piazzale delle Cascine. E’ composto da: n. 1 Sala di ingresso/accoglienza informazioni turistiche di mq. 58,67; da n. 1 sala mostre di mq. 84,40; da un ufficio di mq. 30,21 che può essere attrezzato per la realizzazione di una caffetteria/somministrazione; da un ufficio di mq 18,90; da n.

4 servizi igienici, di cui due per disabili, per mq. 15,81 e da spazi di distribuzione per mq. 39,51. I locali sono completamente arredati. Il piano mezzanino ha una superficie di mq. 32,76 ed è composto da due locali di deposito. Non è servito dalla piattaforma elevatrice. Il piano primo ha una superficie di mq. 323,16 a cui si accede dal piano terreno mediante la scala interna o la piattaforma elevatrice. E’ composto da n. 7 uffici per una superficie di mq.

135,49; da due bagni usufruibili anche da persone disabili, per mq. 10,96 e spazi di distribuzione e disimpegno per mq. 176,71. I locali sono parzialmente arredati. Dallo spazio di distribuzione si può accedere all’unità immobiliare denominata “Ex Fabbri” e più precisamente nei locali della caffetteria".Buona fortuna al concessionario.

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