Protesta sotto Palazzo Vecchio dei lavoratori di Toscana energia

La solidarietà delle forze politiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2020 15:28
Protesta sotto Palazzo Vecchio dei lavoratori di Toscana energia

"Questa mattina in maniera composta, seria e ordinata, rispettando tutte le normative antiassembramento, i lavoratori di Toscana Energia hanno scioperato sotto Palazzo Vecchio. Ho partecipato con molta attenzione alla manifestazione e sostengo totalmente le loro richieste. Il settore dell'energia dovrebbe rimanere in mano pubblica essendo un asset strategico sia a livello locale che nazionale - dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, già intervenuto sulla vicenda -. Non è accettabile che lavoratori e mansioni siano trasferiti da Toscana Energia a Italgas e richiederò immediatamente di nuovo un’audizione dei vertici societari nella commissione controllo del Comune di Firenze".

"Sono già 51 i lavoratori trasferiti a Italgas, tutti impiegati in mansioni e attività strategiche e fondamentali come: finanza, amministrazione, bilancio, acquisti, tributi, personale, immobiliare. E' incredibile - conclude Draghi - che Firenze permetta di indebolire una realtà occupazionale che esiste da quasi due secoli, cedendo il suo knowhow così facilmente. Il rapporto fra pubblico e privato è sempre difficoltoso, ma è dovere di noi amministratori pubblici salvaguardare gli interessi dei cittadini che in questo caso rischiano di essere compromessi".

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune:

"Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori di Toscana Energia, che stamani hanno raggiunto Palazzo Vecchio, in sciopero e per chiedere al Comune di Firenze di non ignorare le richieste delle organizzazioni sindacali. La sinistra di opposizione ha sempre rifiutato il processo di privatizzazione di una realtà storica del nostro territorio e strategica per il futuro di chi lo vive. Il socio privato a cui gli enti pubblici hanno scelto di cedere quote sta procedendo a una esternalizzazione che mette a rischio classi lavoratrici che il Comune stesso aveva rassicurato, liquidando gli allarmi lanciati da parti sindacali e dalle opposizioni. Lo sciopero ha ottenuto la disponibilità della Giunta a convocare un tavolo di urgenza. Chiederemo puntualmente conto del processo che si apre e continueremo a essere al fianco di chi lotta per i propri diritti e la propria dignità". 

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