Pontassieve: esperti a confronto su olio e agricoltura sostenibile

Consigli per gli acquisti per l'extravergine di oliva. Nonostante il maltempo e la diminuzione di quantità il vino sarà buono

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2014 14:16
Pontassieve: esperti a confronto su olio e agricoltura sostenibile

Un buon vino, nonostante un’annata ricca di difficoltà e contrassegnata dal maltempo. Sono soddisfatti i produttori di vino che aderiscono al Consorzio Chianti Rufina, al termine della vendemmia, infatti, è stato verificato che la qualità del prodotto è in linea con quella di una buona annata. “Chi ha lavorato bene in vigna – spiega Federico Giuntini il Presidente del Consorzio Chianti Rufina – ha avuto risultati migliori del previsto. Abbiamo ottenuto un prodotto dai colori vivaci legati al fatto che l’annata è stata più fresca, questi vini diventeranno da ‘selezione’ o da ‘riserva’”.

Un’annata molto faticosa per i viticoltori del consorzio, ma che alla fine ha portato buoni risultati. Ulteriori buone notizie arrivano anche dalle guide uscite in questo periodo che hanno premiato diversi vini del Consorzio. Tra queste segnaliamo che il vino Chianti Rufina Riserva “Vecchie Viti” 2011 ha ottenuto i “3 bicchieri” nella guida Vini D’Italia 2015 Gambero Rosso. Per quanto riguarda la “Slow Wine Guida” 2015: il Chinati Rufina Riserva 2011 dell’Azienda Agricola Frascole è stato premiato come “vino slow”, mentre come vino quotidiano sono stati premiati l’Azienda Agricola Colognole per l’annata 2011, la Fattoria Selvapiana per l’annata 2012 e Podere il Balzo per l’annata 2011.

Sempre per quanto riguarda la guida Slow Wine La Fattoria Selvapiana e l’Azienda Agricola Frascole sono state premiate con la “Chiocciola”, riconoscimento che viene assegnato alle cantine che meglio interpretano i valori di Slow Food, ed hanno un buon rapporto qualità prezzo. l’Azienda Agricola Colognole ottiene invece la “Moneta” per aver espresso un buon rapporto qualità prezzo. Tre sono i vini premiati dalla guida Vitae 2015 con le 4 viti dell’Associazione Italiana Sommelier: il Chianti Rufina Riserva “Bucerchiale” 2011, il Mormoreto 2011 Marchesi de’ Frescobaldi e il Vin Santo del Chianti Rufina Riserva “Cardinal del Retz” 2003 Marchesi Gondi – Tenuta Bossi.

Infine i cinque grappoli della guida Bibenda se li sono aggiudicati il Chianti Rufina Riserva 2011 della Fattoria i Veroni e il Chianti Rufina Riserva “Bucerchiale” 2011 della Fattoria Selvapiana.

Tempo di raccolta delle olive e di frantoi, ma quest'anno la stagione non sara' propizia causa le condizioni meteo. All’interno della Festa dell’Olio Nuovo che si svolge questo fine settimana a Pontassieve, è previsto,sabato 15 novembre alle ore 16.00 nella Sala del Consiglio comunale, un workshop sull’olio e sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Un convegno con esperti per parlare dell’applicazione in Toscana del Piano di Azione Nazionale (PAN) per l'uso sostenibile dei pesticidi, dove si analizzeranno gli sviluppi futuri della produzione olearia, anche alla luce della situazione difficile che si è verificata quest’anno visti i gravi danni al raccolto causati dalla mosca dell’olivo.

Il PAN - previsto da una Direttiva Europea attuata dal Decreto Legislativo n. 150/2014 - disciplina l'uso sostenibile dei pesticidi e promuove le politiche e le azioni per la riduzione dei rischi e degli impatti sociali e ambientali legati all’uso di tali prodotti. Anche la Regione Toscana si sta organizzando per l'applicazione del PAN nei termini e nei tempi previsti dalla Direttiva, e i comuni di Pontassieve e Pelago, da sempre sensibili per territorio e per vocazione naturale alla agricoltura sostenibile, promuovono questo incontro che vedrà intervent i di esperti del mondo agronomico.

Il workshop ha il patrocinio di Pro Loco di Pontassieve, Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati della Provincia di Firenze e Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Firenze.Come si sceglie un olio extravergine di oliva? "Ovvio che il primo elemento è la qualità dell'oliva stessa che deve essere raccolta integra e al giusto grado di maturazione -risponde Primo Mastrantoni, segretario Aduc- l'operazione può essere fatta a mano (pettini o bastoni) o con abbacchiatori meccanici.

La raccolta fatta dopo la caduta naturale e la permanenza sul terreno possono dare all'olio odori sgradevoli. Le olive devono essere frante nel giro di 24 ore per evitare processi di fermentazione. L'olio extravergine e' ottenuto con procedimenti meccanici e l'acidita' deve essere inferiore allo 0,8%. Sulla etichetta dovra' essere riportato: la denominazione di vendita (olio extravergine), la categoria (olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici), il quantitativo, il nome o la ragione sociale e l'indirizzo del produttore oppure del confezionatore o di un venditore, la sede dello stabilimento di confezionamento o di produzione, il termine minimo di conservazione, le condizioni per la conservazione, la raccomandazione: "non disperdere nell'ambiente dopo l'uso", il lotto di confezionamento e i valori nutrizionali.

L'indicazione Dop (denominazione di origine protetta) indica che le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un'area geografica delimitata, quindi, olive raccolte, trasformate e confezionate in una determinata zona, mentre l'Igp (Indicazione geografica protetta) significa che almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area. Detto in soldoni l'olio e' confezionato in un luogo ma le olive possono essere raccolte in un altro. Entrambi le denominazioni sono regolate da appositi disciplinari.

Ci sono anche oli extra vergini biologici che devono aggiungere una apposita dicitura (agricoltura biologica - controllato da...). Alcune definizioni sono ingannevoli, di fantasia o che non servono, come per esempio: naturale, tradizioni, sapori o fragranza di..., robusto, gentile, prima spremitura, dietetico, non filtrato".

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