Pisa: stamani l'inaugurazione della Ciclopista del Trammino

Il Sindaco Michele Conti: «Oggi una festa, le opere pubbliche sono dei cittadini». Riqualificazione anche per Piazza Baleari a Marina. Sul litorale pisano il primo campo di paddle

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 agosto 2020 16:49
Pisa: stamani l'inaugurazione della Ciclopista del Trammino

Pisa, 08 agosto 2020- Inaugurata stamani a San Piero a Grado la Ciclopista del Trammino. E' lunga quasi dieci chilometri e si sviluppa lungo l’antico tracciato del tram su rotaie, da cui prende il nome, che ha terminato le corse negli anni ’60; comprende il tratto da La Vettola (via vecchia Livornese) alla stazioncina di Marina di Pisa. Il 2 agosto 2019 il Comune di Pisa aveva approvato il progetto esecutivo della “Ciclopista del Trammino” e i lavori, espletate dalla società strumentale Pisamo le gare per l’affidamento, erano iniziati il 15 dicembre 2019.

L’importo complessivo è pari a 2.843.809,19 Euro, finanziati per il 60% con risorse comunali e il 40% con contributo regionale POR FESR 2014-2020. L’intervento rientra nel progetto più ampio di “Ciclopista dell’Arno”, inserito nel Programma triennale dei lavori pubblici 2019-2021, per un costo complessivo di 6,7 milioni di euro che comprende anche la realizzazione, tra l’altro, del “Ponte Ciclopedonale Cisanello e tratti limitrofi” e altri tratti a completamento dell’asse ciclabile est-ovest. L’intervento si compone di tre lotti: il primo da La Vettola fino a San Piero a Grado [lunghezza 2.600 metri, importo complessivo 720.293,85 euro, realizzato da Giuliani/Slesa ati], il secondo da San Piero fino al Porto di Marina [lunghezza 5.600 metri, importo complessivo 1.721.050,38 euro, realizzato da Forti/Del Debbio/Cld ati], e l’ultimo, dal Porto alla vecchia Stazioncina di Marina di Pisa [lunghezza 1.400 metri, importo complessivo 402.464,96 euro, realizzato da Duerre costruzioni].

I lavori, iniziati nel novembre scorso, sono stati interrotti nei tre cantieri solo nel mese di marzo a causa del lockdown per l’emergenza Covid-19, ma già ai primi di aprile erano subito ripartiti. La larghezza della pista anziché di 3,00 metri, previsti per piste di maggiore importanza a doppio senso, è stata realizzata di 3,5 metri per consentirne la fruizione anche a chi svolge attività podistica. Sono state realizzate aree di sosta in corrispondenza delle vecchie stazioni ferroviarie di San Piero a Grado, Marina Bocca d’Arno e Marina di Pisa, attrezzate con panchine, tavoli da picnic, fontanelle, rastrelliere per biciclette e contenitori per rifiuti.

Dove possibile, i vecchi pali di armamento sono stati ripristinati e conservati a memoria del vecchio tracciato che, per circa metà della sua lunghezza, era coperto da folta vegetazione invasiva sviluppatasi spontaneamente, compresi alberi di alto fusto. Alcuni alberi sono stati lasciati, ove possibile, per ombreggiare il percorso e senza pregiudicare la sua percorribilità.

«Ogni inaugurazione è il momento finale di un processo lungo e laborioso. Quando si tratta di un’opera pubblica siamo di fronte a un momento di festa per tutta la comunità. Perché il territorio in cui viene realizzato qualunque intervento, dal più piccolo al più grande, si arricchisce di una nuova infrastruttura che porta sviluppo, migliora la qualità della vita di tutti noi, fa nascere nuove opportunità -interviene il Sindaco di Pisa Michele Conti- Oggi celebriamo un’opera importante e strategica per il nostro territorio: la ciclopista significa collegare Pisa al suo mare, vuol dire incentivare la mobilità sostenibile, rappresenta una nuova freccia al nostro arco della promozione turistica, rappresenta il ricongiungimento alla storia e alla tradizione della comunità pisana ripensando ai nostri nonni che dalla città raggiungevano le spiagge del Litorale salendo sul Trammino. Sul percorso alcuni cartelloni rievocano i tempi passati, la pedalata di stamani ci proietta verso il futuro. Oggi è un giorno di festa e non c’è spazio per le polemiche: chi ha avuto l’idea, chi l’ha progettata, chi ha trovato una parte dei finanziamenti e chi l’ha realizzata, ognuno per la propria parte, ha permesso di essere qui oggi a tagliare il nastro. Le grandi imprese spesso nascono dalla contaminazione delle idee dei cittadini, soprattutto in una città piena di saperi come Pisa.

Quelle stesse idee vengono abbracciate dalle amministrazioni pro tempore e sviluppate. E’ anche il caso della ciclopista del Trammino: alcuni anni fa un docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni a Pisa propose a PISAMO di progettare e tracciare questo percorso e da lì nacque tutto. Io sono molto orgoglioso, oggi, di averlo accanto a me quel docente, nella veste di assessore all’Urbanistica: a Massimo Dringoli va gran parte del merito di questa realizzazione. Nel tempo c’è stato un consenso diffuso e una raccolta firme trasversale di sostegno alla realizzazione dell’opera, argomento che arrivò in Consiglio Comunale dove un atto approvato all’unanimità diede il via al processo.

Fra i protagonisti di queste azioni vorrei ricordare una persona per tutte, che ha creduto in questo sogno ed è scomparso qualche anno fa: Paolo Mancini, oggi è qui con noi. Una volta insediati potevamo fare scelte diverse e individuare altre priorità su cui mettere le risorse: invece abbiamo finanziato per la parte mancante l’opera, abbiamo appaltato i lavori e li abbiamo portati a compimento in tempi rapidi, nonostante gli ostacoli incontrati a causa dei mesi di pandemia. Ne siamo orgogliosi, molto.

Consapevoli che le opere pubbliche non sono di questa o di quella amministrazione ma sono dei cittadini. A loro la consegniamo raccomandando che ne abbiano cura».

Riqualificazione anche per piazza Baleari nell’ambito del progetto unitario di riqualificazione del litorale di Marina di Pisa, con il restyling progressivo di tutte le piazze che si affacciano sul lungomare, da piazza Gorgona, a piazza Viviani, fino a piazza Sardegna.

Progetto di riqualificazione

 L’intervento, che è stato pensato per riqualificare una piazza che versava in condizioni di degrado, con una totale mancanza di verde fruibile e un’organizzazione poco funzionale degli spazi, ha previsto il completo rifacimento delle superfici pavimentate e a verde, con un’impostazione completamente rivista. In particolare è stato eliminato il traffico veicolare all’interno della piazza e sul fronte mare, in modo che l’area possa essere completamente fruibile ai pedoni, senza interferenze.

Il verde è costituito da prato, cespugli di essenze colorate e profumate e piantumazioni ad alto fusto adatte all’ambiente, come le tamerici, i lecci e i gelsi. I percorsi all’interno dell’area verde sono pavimentati in calcestruzzo architettonico, intervallati da liste di travertino. L'arredo urbano è stato completamente rinnovato con panchine, cestini, fioriere, portabiciclette, fontanelle, in linea con l’arredo previsto in maniera omogenea per tutto il litorale. Gli impianti di smaltimento delle acque meteoriche e di irrigazione sono stati inoltre integrati e adeguati.

Per quanto riguarda l’accesso per le persone diversamente abili, la piazza è stata resa completamente accessibile, avendo eliminato i dislivelli e realizzato le rampe di accesso intorno alla piazza, con attraversamenti in via Maiorca e via Ivizza, tutti con rampa e indicazioni per ipovedenti. Per quanto concerne l’impianto di illuminazione è in programma la verniciatura dei pali e la sostituzione degli apparecchi illuminanti con uno specifico apparecchio scelto e personalizzato per il litorale pisano, che sarà adottato anche nella riqualificazione delle altre piazze e, mano a mano, per tutta la litoranea.

Realizzazione dell’intervento

 L’intervento, progettato e diretto dall’architetto Roberto Pasqualetti, è iniziato il 10 febbraio e si è svolto in due fasi: in un primo momento il cantiere si è concentrato sull’area a verde interna alla piazza, mentre la seconda fase dei lavori, che è proseguita nei mesi di marzo e aprile nonostante l’emergenza sanitaria in atto in quel periodo, ha riguardato l’intervento sostanziale di ridefinizione degli spazi, con conseguente modifica definitiva della viabilità nella zona. L’importo complessivo dei lavori è di 516.165,46 euro, che sono stati realizzati dalle ditte Andrea Pasquali, Duerre costruzioni e Euroambiente.

Statua e bagni automatizzati

 Infine è in programma di far realizzare e collocare nella piazza una scultura raffigurante Nettuno. Il tema è al momento allo studio ed entro settembre sarà definito sia per quanto riguarda la scelta del materiale di fattura, sia per la scelta dell’esatto posizionamento. A settembre sarà installato il bagno pubblico con il sistema di pulizia automatizzato con spazzamento che consente di ottenere una efficace e completa rimozione di eventuali residui e la disinfezione completa di tutto il vano. Inoltre avrà comandi “no touch”, un sistema innovativo no covid, creato dopo l’evento della pandemia, che consente di utilizzare tutti i comandi necessari senza necessità di toccare nessuna parte interna del bagno.

Turismo sportivo

A Marina di Pisa arriva una nuova disciplina che va ad ampliare l'offerta sportiva del Litorale pisano. Sui campi del Tennis Club Tweener Litorale Pisano in via Arnino è arrivato il paddle, uno sport a a metà strada tra il tennis e lo squash che sta appassionando sempre più persone in tutto il mondo, e che da questa estate sbarca anche nel comune di Pisa. Il pioniere del paddle in salsa pisana è l'imprenditore Massimiliano Guardati, gestore e presidente del Circolo Tennis Paddle Litorale Pisano che da maggio si è lanciato in questa avventura.

“Il 18 maggio abbiamo inaugurato il primo campo ed entro la metà di agosto apriremo anche il secondo” spiega Guardati. “Si tratta di uno sport in continua crescita. Il nome deriva dal remo (paddle) che i marinai usavano nelle navi inglesi per giocare, anche se la sua origine viene attribuita agli argentini e ai messicani. È molto simile al tennis, ma l'area di gioco è delimitata da vetri e griglie costituite da reti metalliche, che possono essere usate per il rimbalzo della pallina. Un'alternativa al tennis veloce, divertente e dinamica, che si può imparare facilmente. A paddle si gioca in quattro e la partita dura un'ora e mezzo”.

“Con il primo campo di paddle il Litorale pisano può contare su un'offerta sportiva ancora più ampia e variegata” commenta la responsabile territoriale di Confcommercio Provincia di Pisa Donatella Fontanelli. “Il turismo sportivo può essere un importante volano per l'economia del territorio, e grazie a imprenditori volenterosi e lungimiranti il Litorale è in grado di soddisfare le esigenze degli appassionati di sport durante tutto l'anno, e non soltanto nei mesi estivi”.

Il paddle ha già catturato l'attenzione di molti sportivi pisani, come testimonia Guardati. “In queste prima settimane di attività ho avuto molte prenotazioni, specialmente nel pomeriggio e fino a tarda sera. Per la prossima stagione vorremmo crescere ancora con un terzo campo di paddle, uno da beach volley e una palestra, oltre ad allestire la copertura su tutti i campi da tennis”.

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