Omaggio a Dacia Maraini: riconoscimento della Toscana alla donna e all'artista

Appuntamento domani allo Stensen in una giornata tra letteratura ed astronomia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2017 22:21
Omaggio a Dacia Maraini: riconoscimento della Toscana alla donna e all'artista

Firenze– “A Dacia Maraini donna del nostro tempo, scrittrice, poetessa, drammaturga e saggista, ambasciatrice toscana nel mondo”. Così recita la targa che è stata consegnata oggi, mercoledì 15 marzo, dal presidente del Consiglio Eugenio Giani a Dacia Maraini. La cerimonia per omaggiare la scrittrice, che ha compiuto 80 anni a novembre, si è tenuta nella sala del Gonfalone in Palazzo del Pegaso a Firenze.

“Dacia Maraini è un simbolo dell’Italia della cultura, e in Toscana ha le sue radici tra Poggio Imperiale e Fiesole. E’ un personaggio straordinario, da sempre impegnata nelle battaglie per la tutela del ruolo della donna e della parità, come anche nella difesa dei più deboli, in una società che sappiamo bene quanto ha bisogno di questo tipo di passione civile”, ha dichiarato Giani. Il presidente ha ricordato anche l’impegno della Maraini “nella difesa degli animali”. “Questo riconoscimento – ha aggiunto - è un omaggio dell’intera Toscana alla sua opera di artista e di donna”.

La scrittrice si è detta “Commossa ” e “Orgogliosa, quando sono all’estero, di essere chiamata scrittrice toscana e fiorentina, perché Firenze è una pietra preziosa. In Toscana ho le mie radici, qui ho tanti ricordi d’infanzia degli anni che ho passato a Poggio Imperiale. Questo riconoscimento è un segno di appartenenza, e io credo che oggi abbiamo bisogno di appartenere e di sentirci parte di una comunità”.

Alla cerimonia ha partecipato anche la giornalista Titti Giuliani Foti, che ha ricordato quanto “Dacia Maraini è da sempre vicino ai giovani, agli studenti. Una donna che mette tanto cuore e tanta passione nello scrivere. Ha una profondità molto fiorentina e rinascimentale”.

È intervenuta anche il sindaco di Fiesole, Anna Ravoni, che ha affermato quando “Fiesole, città natale di Dacia, è felice di questo riconoscimento”. Durante le celebrazioni è stato donato alla scrittrice un ritratto, opera della pittrice fiorentina Grazia Tomberli.

La scrittrice Dacia Maraini racconta suo padre Fosco Maraini. Appuntamento domani, giovedì 16 marzo, alle ore 18 presso la Fondazione Stensen (viale Don Minzoni, ingresso libero). L’evento in memoria di Fosco Maraini prende le mosse da un’osservazione della nebulosa di Andromeda (così allora veniva chiamata la galassia), che il futuro etnologo fece nel 1922, quando aveva 10 anni. Fu così colpito da quello che vide telescopio, da fargli ritenere quella sera una serata cardine della sua vita, come ricorda nelle sue memorie. Poco tempo dopo la ricerca astronomica, in buona parte grazie al lavoro di un’astronoma, Henrietta Swann Leavitt, chiarì che quello che aveva visto era effettivamente un oggetto grandioso, dimostrando che aveva avuto ragione ad esserne colpito. In memoria di questa intuizione, si parlerà della grande figura di Fosco Maraini, viaggiatore, etnologo, orientalista, scrittore, e della Galassia di Andromeda, in una serata a cavallo tra letteratura ed astronomia, conversando con la figlia Dacia, scrittrice, appena insignita del Fiorino d’Oro.

In evidenza