Offese sessiste a Meloni: le giornaliste di Controradio prendono posizione

A difesa del loro lavoro e dell'emittente, dichiarano: "Le denigrazioni ci colpiscono tutte. Lesa la nostra professionalità e il nostro impegno quotidiano per una corretta e rispettosa narrazione di genere". L'Ast esprime solidarietà all'onorevole e ai colleghi: Lega: "L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale stigmatizzi il comportamento del professore Gozzini. Il docente era stato relatore nell'ambito della Giornata della Memoria.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2021 14:50
Offese sessiste a Meloni: le giornaliste di Controradio prendono posizione

"Ci siamo sentite colpite nella nostra dignità umana e professionale. Ognuna di noi cerca di praticare nell'informazione quotidiana, dalla cronaca all'approfondimento, dalle interviste alle trasmissioni speciali, fino alla formazione della categoria e del pubblico, un corretto uso del linguaggio come strumento primario per cambiare stereotipi e percezioni distorte, offensive e violente nei confronti delle donne ,in ogni ambito e in ogni sede", dichiarano le giornaliste che lavorano a Controradio, l'emittente toscana dove il prof.

Giovanni Gozzini, ospite di una trasmissione, ha pronunciato offese sessiste e denigratorie nei confronti dell’onorevole Giorgia Meloni -prendono posizione le giornaliste della redazione di Via del Rosso Fiorentino, Chiara Brilli, Sara Patrizia Maggi, Rossana Mamberto, Monica Pelliccia e Giustina Terenzi, che hanno sottoscritto una dichiarazione- Prendiamo le distanze da questo linguaggio discriminatorio e sessista che non ci rappresenta in alcun modo e che combattiamo ogni giorno.

E’ dunque doppia l'amarezza e la rabbia per quanto avvenuto ai 'nostri' microfoni. Lo avvertiamo come un abuso degli spazi di libertà e come uno svilimento dell'impegno quotidiano della radio e della sua redazione. Riteniamo di avere subito una mancanza di rispetto anche nei confronti del lavoro di sensibilizzazione che insieme ai colleghi portiamo avanti ogni giorno.

Non c'è ironia sessista, scivolone, offesa verbale, attacco alla persona che tenga. Ma solo e sempre un uso delle parole che deve essere corretto, consapevole e rispettoso anche nella dialettica, anche nel confronto e nell'esposizione di opinioni personali. Rivendichiamo inoltre l'importanza dell'uso degli strumenti professionali che garantiscono alla nostra categoria il rispetto e la parità di genere nell’informazione, come il Manifesto di Venezia e l’articolo 5bis del testo unico deontologico.

Anni di percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, di progetti europei contro la violenza verbale, psicologica e fisica, di reportage, testimonianze, interviste, dirette che, dalle frequenze di Controradio, hanno sempre promosso la cultura della parità non possono essere calpestati da dichiarazioni sessiste e da una violenza delle parole che deve trovare argine certo e incondizionato a tutela di ogni donna e di ogni persona”.

Concludono ringraziando i numerosi colleghi e le colleghe che in queste ore hanno dimostrato solidarietà e riconoscimento per l'impegno di Controradio e della sua redazione per una corretta narrazione di genere.

L'Associazione Stampa Toscana, insieme a Stefania Guernieri, componente toscana della commissione pari opportunità della Fnsi, aggiungono le loro espressioni di solidarietà all'onorevole Giorgia Meloni per gli epiteti offensivi e sessisti ricevuti dal professor Giovanni Gozzini durante un intervento ospitato da Controradio, ed esprimono, al contempo, vicinanza alle colleghe e ai colleghi dell'emittente fiorentina che ha prontamente preso le distanze da tali affermazioni. Ast e Cpo toscana vogliono anche richiamare l'attenzione sul fatto che non si può approfittare del diritto di tribuna, da oltre 45 anni garantito a tutti da una delle radio storiche del panorama toscano, per esprimere apprezzamenti e concetti che superano il diritto di cronaca e di espressione e sconfinano in un linguaggio assolutamente censurabile.

Politici e personaggi pubblici intervistati, o comunque invitati, dovrebbero tener conto che al microfono di una testata non ci si può esprimere come, purtroppo e troppo spesso, si fa sui social.

Non a caso, Ast si è onorata di organizzare, insieme alla Regione Toscana, seminari sul linguaggio di genere, proprio per richiamare l'attenzione ad un uso appropriato di un bene che va usato correttamente: la parola. Per questo il sindacato dei giornalisti sarà sempre al fianco delle colleghe e dei colleghi che ogni giorno si battono faticosamente per assicurare un’informazione corretta e con linguaggi lontani da quelli dalla violenza e del sessismo, invitandoli a troncare sul nascere ogni deriva nel corso di interviste o di interventi di ospiti.

"Penso sia doveroso ed urgente-afferma Marco Casucci, Consigliere regionale della Lega, nonché Vice-Presidente del Consiglio-che lo stesso Ufficio di Presidenza esprima formalmente la sua ferma condanna alle ignobili parole espresse dal Professore Gozzini nei confronti della Presidente di Fratelli d'Italia." "A tal proposito-prosegue il Consigliere-ho, dunque, inviato una missiva al Presidente Antonio Mazzeo, dove lo invito a prendere, appunto, una decisa e censoria presa di posizione nei confronti del docente che, lo ricordiamo, era stato recentemente invitato come relatore nell'Aula consiliare fiorentina in occasione della Giornata della Memoria, dello scorso 27 gennaio." "Chiedo, inoltre-precisa l'esponente leghista-che si manifesti la nostra vicinanza e solidarietà all'Onorevole Meloni." "Ritengo, infatti-conclude il rappresentante della Lega-inammissibili ed indegne le offensive affermazioni di una persona che, nel suo ruolo d'insegnante, dovrebbe, viceversa, dare sempre il buon esempio, con atteggiamenti ben diversi, ai suoi studenti."

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