Mukki Latte, terremoto ai vertici: quale futuro adesso?

Domani assemblea dei soci: all'ordine del giorno la sfiducia del cda. Il presidente Campinoti e Petretto si sono già dimessi. L'assessore regionale Remaschi: "Siamo fortemente preoccupati e pronti a compiere ogni possibile intervento". Palazzo Vecchio ringrazia chi esce e rinnova l'impegno. Stella (FI): "I soci pubblici si facciano sentire. Gli allevatori toscani vanno tutelati". L'Unione dei Comuni del Mugello: "Scenario preoccupante"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2020 16:26
Mukki Latte, terremoto ai vertici: quale futuro adesso?

“Siamo fortemente preoccupati per la situazione che si sta determinando nella Centrale del latte della Toscana. Come Regione siamo pronti a compiere ogni possibile intervento, nell’ambito delle nostre prerogative istituzionali, a salvaguardia di un ambito produttivo di grande valore e qualità”. Si apre così una dichiarazione dell’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi sulle fortissime fibrillazioni che sta vivendo la Mukki nei suoi vertici societari.

“Per domani - evidenzia Remaschi - è stata infatti convocata in maniera repentina dalla nuova proprietà una assemblea dei soci con all’ordine del giorno la sfiducia dell’intero Cda, ma già alla vigilia il presidente Paolo Campinoti, che rappresenta l’Area Metropolitana e il membro del Cda Lorenzo Petretto, presidente di Fidi Toscana, hanno annunciato le loro dimissioni. Questo terremoto ai vertici è lo specchio di una situazione che ci preoccupa molto, ma anche di una modalità di relazione tra proprietà e territorio che non comprendiamo né condividiamo.

Se a questa mancanza di concertazione si aggiunge il forte disagio manifestato dai produttori per la diminuzione del prezzo del latte operata recentemente in maniera unilaterale, il quadro si fa ancora più preoccupante”. “Queste modalità – conclude l'assessore a cui si unisce la consigliera regionale del Mugello Fiammetta Capirossi - contraddicono quanto la Newlat aveva annunciato all’atto della sua acquisizione delle quote Mukki. Ritengo perciò necessario e urgente un tavolo di confronto istituzionale con l’azienda.

Sono convinto che ogni possibile soluzione debba passare attraverso un percorso di confronto e, se possibile, di condivisione.

I soci toscani di Mukki sono il Comune di Firenze (11,91%), Fidi Toscana (6,21%), il Comune di Pistoia (5,3%) e Camera di Commercio (2,31%).

Da Palazzo Vecchio, il sindaco Dario Nardella e l’assessore alle partecipate Federico Gianassi ringraziano il presidente Paolo Campinoti e il consigliere Lorenzo Petretto per l’ottimo lavoro svolto in Centrale del Latte della Toscana a tutela dell’interesse della società e rinnovano loro stima e apprezzamento. Campinoti era divenuto Presidente a settembre 2019 e da allora si è occupato del rilancio dell’azienda che nel primo trimestre del 2020 ha conseguito ottimi risultati.

Lorenzo Petretto era consigliere dal 2016 ed ha sempre lavorato con impegno e protagonismo per i buoni risultati aziendali. Palazzo Vecchio conferma anche oggi tale giudizio. Da Palazzo Vecchio inoltre si ribadisce che le priorità sono e restano l’importanza e la centralità dello stabilimento fiorentino del latte, la tutela occupazionale e la valorizzazione della filiera del Mugello, punti fermi che si inseriscono in modo necessario in un piano di sviluppo e di rilancio complessivo dell’azienda.

Questi temi il Comune di Firenze, come socio, continuerà a porli nella consapevolezza che sono decisivi per il gruppo nell’ottenimento di ottimi risultati.

La Giunta dell'Unione dei Comuni del Mugello vede avverarsi all'interno della Mukki uno scenario preoccupante, di cui si erano colti dei segnali in precedenza. La Giunta condivide e sostiene la presa di posizione della Regione Toscana espressa dall'assessore Marco Remaschi e la consigliera Fiammetta Capirossi, ribadendo con forza la posizione delle istituzioni del territorio indirizzata alla tutela e valorizzazione della filiera di alta qualità del latte del Mugello.

"Il passaggio della Mukki al gruppo emiliano Newlat sta già portando i primi seri problemi a quella che un tempo era la Centrale del Latte della Toscana: il presidente Paolo Campinoti e il consigliere Petretto si sono dimessi a seguito della sfiducia nei confronti del cda di Mukki da parte del nuovo proprietario. Già a maggio avevamo invitato a tenere alta la guardia, adesso l'evoluzione degli eventi ci preoccupa. Invitiamo i soci pubblici di Mukki a intervenire e a vigilare affinché vengano tutelati gli allevatori, salvaguardando le produzioni di latte toscano".

Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia). "Già dopo l'acquisizione della Mukki da parte di Newlat - ricorda Stella - è stato chiesto ai fornitori del Mugello uno sconto di cinque centesimi fino a dicembre 2020 sul costo del latte, da 0,41 a 0,36 € il litro. Avevamo anche rimarcato che doveva esserci, da parte della politica tutta, in particolare dell'Amministrazione Regionale, una speciale attenzione affinché, anche con la nuova proprietà, si continuasse a guardare all'utilizzo di latte locale, garanzia di qualità e di controllo di un prodotto sano". "Auspichiamo che il nuovo assetto societario di Mukki significhi tutela della filiera del latte toscano, con la prosecuzione del rapporto tra l'azienda e gli allevatori della nostra regione, soprattutto del Mugello, che storicamente riforniscono di latte di altissima qualità la Mukki.

Invitiamo i soci pubblici della Mukki a vigilare su questo aspetto assolutamente non secondario della questione - conclude Stella -. Sono ben 60 le aziende toscane di allevamento che ogni anno conferiscono 300.000 litri di latte alla Mukki, aziende che negli anni hanno fatto grande investimenti, anche grazie al Programma di sviluppo rurale. Questo rapporto deve proseguire, a tutela della qualità e del legame con il territorio".

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