Meningite, muore altro paziente: Toscana invita a vaccinarsi

Saccardi bacchetta i toscani ritardatari, però dichiara "Non c’è certezza che sopra i 45 anni il vaccino sia sempre efficace"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2016 19:25
Meningite, muore altro paziente: Toscana invita a vaccinarsi

Muore un altro paziente ricoverato dopo aver contratto il batterio. L'uomo, 75 anni di san Miniato, era ricoverato ad Empoli. Undicesima vittima dal 2015. Intanto un nuovo caso è stato registrato a Pistoia.Secondo l’assessore Stefania Saccardi il sistema sta rispondendo bene davanti a una situazione anomala, in cui siamo passati da 30 mila a 400 mila richieste di vaccinazione.Se la gente avesse risposto subito, quando è stata avviata la campagna di vaccinazione, invece di muoversi solo nelle ultime settimane – ha concluso – non si sarebbe verificato alcun problema organizzativo”.

In Regione acceso dibattito in Palazzo Panciatichi: “È difficile analizzare la situazione serenamente, senza eccedere in allarmismi, e sarebbe facile fare polemica”. Queste le parole di Giovanni Donzelli (FdI), intervenuto dopo la comunicazione dell’assessore Stefania Saccardi in merito alla meningite in Toscana. “Di sicuro era un evento imprevedibile e la Giunta ha cercato di porre rimedio – ha proseguito – ma di sicuro qualcosa in queste ultime settimane non ha funzionato dal punto di vista organizzativo. C’è stato un ingorgo, i tempi di attesa per la vaccinazione sono eccessivi. Il mio appello è di calibrare le risorse impiegandole non solo per gli acquisti dei vaccini, ma anche per migliorare l’organizzazione”.

Jacopo Alberti (Lega nord) si è detto “preoccupato per l’impennata dei casi che si è registrata negli ultimi anni”, e ha chiesto che sia formato un comitato scientifico che studi i motivi per cui si è registrato un incremento della malattia e fornisca soluzioni adeguate.

Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra) ha spiegato che esistono già studi a proposito, che dimostrano come il meningococco si presenti in Europa con tanti piccoli focolai endemici che non hanno spiegazione. Secondo Sarti l’aumento dei casi denunciati in Toscana “è probabilmente dovuto anche all’utilizzo di un test diagnostico migliore, che è tre volte più preciso di quello impiegato altrove e che dunque identifica molti più casi”. “La campagna di vaccinazione lanciata è stata corretta – ha aggiunto –. Probabilmente lo è stata meno la comunicazione, e alla fine si sono ingenerati allarmismi”.

“Non si può gettare la colpa sui media – ha invece replicato Stefano Mugnai (Forza Italia) –. I numeri lo dimostrano, forse anzi sarebbe stato bene che l’attenzione mediatica sulla meningite fosse stata più alta prima”. Per Mugnai “la determinazione della Giunta nell’affrontare il problema non è stata negli ultimi mesi così forte, come lo è diventata negli ultimi giorni” ed “è comprensibile il timore dei cittadini che chiamano e scoprono che per vaccinarsi occorre aspettare due mesi”.

Secondo Andrea Quartini (M5S) “siamo davanti a un’operazione di medicina difensiva collettiva”, visto che “non ci sarebbero, sul piano scientifico, indicazioni per una vaccinazione di massa, dato che non esistono casi di contagio diretto e dunque focolai epidemici”. Per il consigliere, comunque, sarebbe opportuno a questo punto “che il vaccino fosse fornito gratuitamente a tutti”, perché la prevenzione paga di per sé, dal momento che permette di risparmiare moltissimo sulle cure sanitarie.

Serena Spinelli (Pd) ha ricordato che il calendario delle vaccinazioni previsto in Toscana è uno fra i più ampi esistenti, che “ci troviamo davanti a uno sforzo straordinario, dovuto a un momento di difficoltà che si cerca di affrontare al meglio delle nostre possibilità” e che “è necessario evitare atteggiamenti che ingenerino panico”.

Al termine del dibattito, la replica dell’assessore Stefania Saccardi. “Stiamo effettuando delle gare e facendo di tutto per strappare i prezzi migliori per i vaccini – ha detto l’assessore – perché abbiamo una responsabilità di bilancio”. L’assessore ha poi smentito che le aziende farmaceutiche guadagnino su queste campagne. “Guadagnerebbero molto di più nelle cure – ha spiegato –. Gli studi dicono che un euro speso in vaccino comporta 24 euro di risparmio di spesa sanitaria”.

Tuttavia, per quanto riguarda la fornitura del vaccino gratis in tutto il territorio, Saccardi ha ricordato che “dobbiamo rendere conto dell’appropriatezza della spesa, anche alla Corte dei Conti. E dato che non c’è certezza che sopra i 45 anni il vaccino sia sempre efficace, abbiamo deciso di far pagare un ticket. Le risorse a disposizione sono quelle, se le impieghiamo qui vanno tolte da altri capitoli”Il Sindaco Dario Nardella, che ha incontrato l'assessore alla Salute della Regione Stefania Saccardi, ha invitato i consiglieri metropolitani e i Sindaci che hanno partecipato stamani al Consiglio e alla Conferenza metropolitani a lavorare sui territori di riferimento per la più ampia diffusione delle iniziative intraprese dalla Regione, raccomandando attenzione agli anziani che precedentemente non erano stati interessati dall’affezione.

Si tratta di puntualizzare tutte le iniziative possibili di comunicazione in ordine alla vaccinazione. 

Sulla decisività di una corretta informazione ha insistito anche il Vice Sindaco metropolitano Brenda Barnini: non si è in presenza di un'epidemia e non bisogna creare allarmismi, ma la vaccinazione è l'unico strumento per difendersi dal possibile attecchimento di una variante del meningococco. Quanti più sono i soggetti immuni tanto più la diffusione si riduce.

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