L'ombra tragica della strage di Macerata sulla campagna elettorale

Lega Nord e Matteo Salvini sotto accusa negli eventi del Centro-sinistra in Toscana. L'imbarazzo della Destra, il silenzio del Movimento 5 Stelle

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2018 18:11
L'ombra tragica della strage di Macerata sulla campagna elettorale

(DIRE) Roma, 3 feb. - "È un programma che come al solito concede bonus e mercifica le soluzioni proposte ai cittadini. Noi vogliamo invece degli interventi strutturali che possano dare un futuro stabile e sicuro agli italiani piuttosto che dargli i soldi e dirgli 'vatti a comprare qualcosa'". Lo afferma il presidente del Senato e leader di Liberi e uguali, Pietro Grasso, a proposito del programma di governo presentato dal Pd, all'evento inaugurale della campagna elettorale della propria formazione, stamani al teatro Puccini, a Firenze "Noi abbiamo dei valori e dei principi che sono alla base del nostro movimento, e stiamo ricostruendo la sinistra che possa portare avanti quello che si e' disperso da parte del Pd.

Siamo pronti a raccogliere tutti quegli elettori che si riconoscono nei nostri valori". "Il nostro punto prioritario- aggiunge- e' certamente il lavoro e questa e' una differenza con il Pd ma poi abbiamo altri temi prioritari come l'ambiente, la riconversione ecologica, la cultura, il turismo, che possono sviluppare il lavoro". "Non e' il momento di calcoli, tattiche, strategie. Serviamo noi come persone, liberi e uguali. È molto di piu' della somma delle singole persone, e' il nostro un progetto di riscatto del nostro Paese e noi non siamo per dare una spruzzatina di sinistra a disegno di conservazione, siamo per un radicale cambiamento e vogliamo essere al fianco degli ultimi di questa societa'".

"Stiamo costruendo un progetto che mette al centro il lavoro, la sua dignita', le sue tutele, il suo valore- aggiunge-, vogliamo mettere anche al centro altri temi come l'ambiente". "Cinque anni fa ho deciso lasciare la toga per portare in Parlamento le mie idee e le mie esperienze nella giustizia. Inaspettatamente sono diventato presidente del Senato. C'erano due possibilita' alla fine della legislatura, lasciar perdere o scegliere di impegnarmi ancora per una giustizia piu' grande, la giustizia sociale.

E questo e' il mio impegno". "Ci accusano di far vincere la destra, coloro che hanno messo nelle liste candidati di Forza Italia. Ci vuole coraggio".  dice il leader di Liberi e uguali, Pietro Grasso, intervenendo al teatro Puccini a Firenze all'evento di lancio della campagna elettorale. "Ci hanno accusato di non aver voluto l'alleanza, quando" chi ci ha provato come Pisapia "ha addirittura abbandonato la politica per l'impossibilita' di avere anche un dialogo su un contenuto che portasse alla sinistra". "Si preparano a un futuro di alleanze con la destra.

Noi no" "Sono un uomo all'antica, a noi avevano insegnato che contegno, stile, umilta' sono delle virtu'. Penso che sia l'ora di farli tornare a queste virtu'. Non se ne puo' piu' di questo rumore di fondo generato dall'ego dei leader" "Qualcuno si e' paragonato alla Red bull, cioe' a una bevanda piena di sostanze artificiali e coloranti. Non e' il caso". Liberi e uguali, aggiunge, "vogliamo una rivoluzione dell'uguaglianza, il diritto di avere diritti". Il Pd, "si e' trasformato nel Partito di Renzi.

Ha eliminato il dissenso, c'e' poco spazio per le minoranze e la diversita' delle opinioni". "Il Pd perde, perde e continuera' a perdere perche' non e' piu' di sinistra. Noi, invece, siamo l'unica forza di sinistra". "I fatti di Macerata ci lasciano attoniti e inorriditi: e' una spirale di odio e di violenza che dobbiamo fermare. Ringraziamo le forze dell'ordine che hanno gia' proceduto al fermo del folle autore di questo gesto". Lo afferma il presidente del Senato, Pietro Grasso, al teatro Puccini, a Firenze, in merito alla sparatoria a Macerata. "Noi vogliamo affermare con forza, l'unico vero voto utile e' a Liberi e uguali che costruisce una rappresentanza democratica e di speranze da portare in Parlamento.

Recupereremo i voti di tutti i delusi, di coloro che da tempo si astengono dall'andare a votare. Noi siamo pronti a dare questa casa" "Liberi e uguali e' contraria alle favole bellissime mai realizzate. Il 4 marzo sara' un appuntamento cruciale, col voto democratico dei cittadini sceglieremo il nostro futuro Non andremo al Parlamento per andare al governo con Salvini e Berlusconi, cosi' come non andiamo a Londra a dire come Di Maio che siamo prontissimi a fare governi anche di larghissime intese".

Siparietto al teatro Puccini a Firenze. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, parla all'evento inaugurale di campagna elettorale di Liberi e uguali e accenna ai boschi che bruciano. Dalla platea si leva una voce: "La Boschi brucia?". Grasso sorride e risponde: "Ottima battuta". "Ammettere un errore non va di moda, ma sono un uomo all'antica. Le mie scuse a Maria Elena Boschi per quanto accaduto a Firenze. La battuta e' inaccettabile: volevo smorzarne l'entita' ma ho ottenuto l'effetto opposto". Poi il presidente del Senato e leader di Liberi e uguali, Pietro Grasso, si corregge: "Chi mi conosce- aggiunge-, sa che non e' mai stato e non sara' mai nel mio stile trasformare la dialettica politica in attacchi personali".

"Daremo il premio al miglior striscione contro me". Nel corso della campagna elettorale per il referendum istituzionale a Firenze appesero "'Cambia il tubo, non la costituzione'. Per ora il vincitore e' quello" sottolinea il segretario del Pd Matteo Renzi al teatro Aurora di Scandicci, dove ha aperto la campagna elettorale per il collegio uninominale di Firenze al Senato. "Facciamo una campagna sorridente, allegra, con leggerezza di toni e tranquillita' nell'animo, senza attaccare gli altri". "Mai come in questo momento il centro destra e' in mano alle camicie verdi di Salvini e non ai moderati.

Votando per il centro destra di Berlusconi state votando per gli estremisti e Salvini. Se gli altri Paesi europei "non accoglieranno i migranti, se ci lasceranno soli, non solo li criticheremo moralmente. Perche' chi non accoglie il principio di solidarieta' non avra' i denari italiani e i nostri fondi. Perche' il principio di solidarieta' vale 'anda e rianda'". "C'e' gia' una grande coalizione pronta, quella tra la Lega e il Movimento 5 stelle, perche' hanno le stesse idee.

Penso, per esempio, al tema sui vaccini" "Gli impresentabili in questa campagna elettorale li hanno candidati quelli che gridano onesta', ma che poi non sanno fare pulizia a casa loro". "Perche' mi sono candidato al Senato? Perche' noi il referendum lo abbiamo perso". La candidatura, quindi, "e' un atto di omaggio e rispetto alla volonta' popolare". "Se Berlusconi e Grillo combattono l'evasione fiscale e' il segno dei tempi, che non possiamo che incoraggiare. Ma la flat tax e' una fregatura", perche' cosi' "il miliardario paga la stessa aliquota dell'operaio sotto casa, che a me sembra profondamente ingiusto".

"Il centro destra vuole tagliare le tasse ai miliardari, noi alle famiglie. Lo faremo con un progetto semplice, persino noiosa: abbiano dato gli 80 euro a chi prendera' meno di 1.500 euro al mese, ora la estendiamo agli altri". Anche perche', prosegue, "in tutto il programma del Pd non troverete una promessa irrealizzabile". "Se pensate che essere di sinistra e' gridarlo ma poi votare nei collegi per far vincere Salvini, voi aiutate il centrodestra". Cosi' il segretario del Pd Matteo Renzi al teatro Aurora di Scandicci, si rivolge a Leu senza pero' nominare la lista guidata da Pietro Grasso. "L'Italia non puo' essere lasciata nelle mani di chi, rancoroso, vuole vederla fuori dall'euro, fuori dalla scienza, fuori dalle regole della politica, della normalita'". "A Firenze le fake news si traducono, in fiorentino puro, con 'bischerate'.

Io vengo da un paese e nei paesi c'era sempre quello che sparava le bischerate, che tutti guardavamo con affetto e compassione". Oggi, pero', "con la meraviglia dei social, il 'bischero' del paese riesce ad avere un eco di fuoco straordinario", diventano portatori di "verita' inoppugnabili".

"Qui la storia della sinistra e' grande e gloriosa, e' la storia della sinistra mai rinchiusa in un angolo, ma di governo che ha sempre saputo mettere insieme il lavoratore e la piccola impresa, il ceto medio produttivo in un progetto di sviluppo e di emancipazione complessivo". Lo afferma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervenendo all'evento inaugurale di campagna elettorale di Liberi e uguali al teatro Puccini, a Firenze. "Il Pd si e' spostato a destra- aggiunge- ci ha fatto perdere delle citta' importanti sempre state a sinistra, e le abbiamo perse perche' i nostri non sono andati al voto". Rossi pone un obiettivo dopo il voto del 4 marzo: "Sara' quello di costruire un grande partito del lavoro in Toscana".

"A me sembra che la linea sia sempre quella. Renzi continua a essere un disco rotto, bonus e regalie fiscali pensando cosi' di far ripartire il Paese. Invece, il Paese riparte solo se si fanno gli investimenti". Lo spiega il deputato di Leu, Roberto Speranza, all'evento di lancio della campagna elettorale della propria formazione al teatro Puccini, a Firenze. "La nostra linea e' diversa- aggiunge-, in maniera profonda, perche' pensiamo che per far ripartire l'Italia bisogna smetterla con bonus e regalie fiscali e puntare decisamente sugli investimenti pubblici e privati che hanno un moltiplicatore alto per lo sviluppo che puo' consentire la crescita per il Paese e nuovi posti di lavoro".

Speranza ricorda che "la leva fiscale ha un moltiplicatore per lo sviluppo pari a 0,7-0,8. Quindi, ogni 100 euro che si mettono si mettono 75-80 per lo sviluppo. Invece, gli investimenti che proponiamo come orizzonte per la crescita hanno un moltiplicatore fra 2,5 e 3. Quindi, ogni 100 euro il moltiplicatore dello sviluppo e' pari a 250-300 euro. Se si vuol fare lavoro e buona occupazione quella e' la strada". "Purtroppo il Pd non e' piu' in grado di rappresentare i valori" della sinistra. "È diventato un partito sostanzialmente moderato, centrista.

Non si capisce piu' il confine fra il Pd e Forza Italia e lo si vede anche dalle candidature. Qui a Firenze e' candidata una personalita' che fino a poco tempo fa era un dirigente di Forza Italia, Toccafondi". "Quindi- aggiunge-, votando Pd si vota per uno che era di Forza Italia. Noi siamo un'alternativa vera, credibile e con il nostro progetto proviamo a offrire una casa a milioni di italiani e anche toscani che hanno voglia di costruire un orizzonte diverso". In Toscana "puntiamo a un risultato importante, perche' questa e' una terra di sinistra dove c'e' uno spazio enorme per una forza che rimette al centro le questioni piu' importanti: la scuola pubblica, la sanita' pubblica, il lavoro, la lotta contro le diseguaglianze, l'inclusione sociale.

E penso che un risultato a doppia cifra sia assolutamente in linea con le possibilita' in questa regione". Le candidature di Casini, Lorenzin e Toccafondi col Pd "purtroppo penso che siano normali, perche' se cambi la linea politica e' chiaro che anche le persone che rappresenti diventano altro. Se tu decidi di togliere la tassa sulla prima casa anche al miliardario e' chiaro che ti rappresenta meglio in Parlamento Casini di Cuperlo". "Come facciamo a restare a casa in un Paese in cui 10 milioni di italiani non si curano, in cui gli insegnanti e gli studenti si sono sentiti umiliati da una riforma sbagliata che va assolutamente cancellata.

Penso che il nostro messaggio di oggi, a testa alta sia questo: noi non restiamo a casa, e chiediamo a tutti di non restare a casa". "Vogliamo provare a rialzare le nostre bandiere- aggiunge-, i nostri valori di fondo, di sinistra che sono valori universali e sono piu' forti di qualunque sigla". Speranza promette un'alleanza "con quel pezzo di Italia che non ce la fa piu', con quei giovani precari che non ce la fanno piu': ben 7 giovani su 10 in Italia vivono ancora in casa coi genitori, perche' non riescono a costruirsi un orizzonte di futuro".

"Eravamo un Paese a rischio default grazie a quella destra che oggi sembra arrivata da Marte. Oggi abbiamo rimesso in carreggiata questo Paese e abbiamo fatto una rivoluzione sui diritti sociali che aspettavamo da anni". Lo sottolinea al teatro Aurora l'europarlamentare Simona Bonafe' "Non possiamo lasciare questo Paese ad una destra che non e' ne' popolare ne' moderata, ma di stampo fascista, che alza i muri, delle paure e dei dazi alla Salvini. Dall'altra parte- conclude- non possiamo lasciare questo Paese ai 5 stelle, che non sanno governare ne' Roma, ne' Torino, ne' Livorno".

"Ai 5 stelle dico: ora gli impresentabili li avete voi", perche' "state riempendo le vostre liste di impresentabili" e "la luce l'avete spenta da molto tempo: dal cervello alle stanze del vostro movimento, con una valanga di parole, di infamie, calunnie e falsita'". L'affondo arriva dal sindaco di Firenze Dario Nardella, salito sul palco del teatro Aurora di Scandicci per lanciare la campagna elettorale del segretario del Pd Matteo Renzi, candidato al Senato nel collegio uninominale fiorentino. "Esprimo la mia totale vicinanza alla citta' di Macerata. Anche Firenze conosce quel dolore, ma non ci siamo abbassati al loro livello. A chi usa la violenza per seminare odio, noi rispondiamo con i nostri valori di solidarieta' e di civile convivenza" scrive su Twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella.

"Ho trovato un partito unito e deciso a non lasciare questa realta' nelle mani delle destre". Cosi' il ministro all'Istruzione Valeria Fedeli, al termine dell'incontro col gruppo dirigente del Pd pisano tenuto ieri sera. Per la candidata del centrosinistra nel collegio senatoriale di Pisa "siamo una bella squadra e abbiamo le energie e le intelligenze per vincere anche questa sfida. L'importante e' riuscire a lasciarsi subito alle spalle le discussioni che inevitabilmente nascono quando si tratta di comporre liste e scegliere candidati". Per questo, ha aggiunto, "dobbiamo puntare al vero obiettivo di questa campagna elettorale che e' da una parte consentire a questo territorio di essere rappresentato in Parlamento e dall'altra costruire le premesse affinche' il buon governo del Pd e dei suoi alleati, sia a Pisa che a livello nazionale, non venga disperso".

"Voglio rivolgere un ringraziamento particolare al presidente Berlusconi che, con queste candidature, ha fatto un grande investimento nella nostra regione scegliendo persone legate al territorio, che vengono dal mondo delle professioni e, soprattutto, tutte toscane. Noi dimostreremo che la Toscana non e' piu' una regione rossa e che, in generale, non esistono piu' regioni rosse. Sara' un cammino che non si fermera' il 4 marzo, ma andra' avanti una volta al governo". Cosi' Deborah Bergamini, responsabile Comunicazione di Forza Italia e candidata capolista nei collegi Toscana 1 e 2, all'inaugurazione della campagna elettorale questa mattina a Firenze.

"Quello che succede quando non c'e' il centrodestra al governo- ha poi aggiunto- lo abbiamo visto in questi anni con i numeri che hanno registrato un forte abbassamento delle condizioni di vita e delle prospettive per il futuro. Infatti abbiamo 1.620.000 poveri in piu'". E intervenendo in chiusura sulla flat tax, ha sottolineato: "Il sistema fiscale che proponiamo si basa su un principio molto semplice: fino a 12.000 euro non si paga niente, da 12.000 euro in su si paga il 23%. Perche' non e' vero che gli italiani non vogliono pagare tasse, la verita' e' che gli italiani le percepiscono come ingiuste, non solo perche' sono troppe, ma anche perche' vengono costretti a infilarsi in una giungla di burocrazia e adempimenti che sono davvero troppi complessi.

Con la flat tax, finalmente si sistemano tutti e due gli aspetti".

La vicepresidente del Senato, candidata alla Camera, collegio uninominale Firenze-Scandicci: "I nostri 100 punti non sono un libro dei sogni ma un programma di governo che portera' l'Italia definitivamente fuori dalla recessione, con il sostegno alle famiglie ad ai ceti che maggiormente hanno sofferto in questi anni". Lo dice la vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi, candidata alla Camera, collegio uninominale Firenze-Scandicci. "In questa campagna elettorale- aggiunge- gli altri spargono sogni, mettendo in piedi castelli di carte destinati a crollare subito dopo il voto, noi del PD invece siamo seri e presentiamo un programma che parla la lingua della verita', che presenta proposte credibili per sostenere la ripresa, valorizzando i risultati raggiunti negli scorsi anni dai nostri governi, e lavorando nel senso di una maggiore redistribuzione a vantaggio dei ceti che maggiormente hanno sofferto in questi anni".

"Crediamo nelle energie positive del nostro Paese e- continua Di Giorgi- laddove i nostri avversari preferiscono la narrazione della catastrofe, noi vogliamo scommettere sul futuro dell'Italia con proposte di buon senso". "A chi dice che il Pd e' un partito di destra rispondiamo con un programma basato sui principi di equita' sociale, sull'allargamento dei diritti, sul lavoro di qualita', sullo sviluppo sostenibile, sulla cultura e le intelligenze. Un programma- dice ancora la senatrice Pd- che non leva ai poveri per dare ai ricchi, come vuol fare chi sostiene la flat tax, ma punta su un Paese piu' giusto e piu' forte".

"Sono certa- conclude Di Giorgi- che il 4 marzo i cittadini sapranno tenersi lontani dagli opposti populismi del centrodestra e del Movimento 5 Stelle, dando forza ad un progetto reale di sviluppo che metta al centro le persone e i loro concreti bisogni". (Com/Pol/ Dire)

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