Israele: l'Ateneo fiorentino censurato dai propri dipendenti

Chiedono lo stop al bando di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 aprile 2024 14:26
Israele: l'Ateneo fiorentino censurato dai propri dipendenti

Oltre 200 tra docenti, assegnisti, dottorandi e tecnici-amministrativi dell'Università di Firenze hanno sottoscritto una lettera-appello per chiedere ai propri rappresentanti di non aderire al bando di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele pubblicato dal MAECI. Nella lettera si fa riferimento alla protesta nazionale in corso contro questo bando: "Che ha raccolto la sottoscrizione di quasi 2.000 accademici italiani e richiamato le istituzioni italiane al proprio obbligo di prevenire e di non essere complici in atti di genocidio secondo la Convenzione ONU del 1948, oltre che al precedente del Senato Accademico dell'Università di Torino, che ha giudicato non opportuna la partecipazione al bando MAECI, visto il protrarsi della situazione di guerra a Gaza.

Nella lettera i firmatari chiedono alla Rettrice e ai componenti del Senato Accademico e del CDA fiorentini di seguire l'esempio di Torino, per non abdicare ai fondamentali valori di umanità e solidarietà di fronte ad una strage ripugnante che si sta svolgendo, giorno dopo giorno, proprio sotto i nostri occhi".

Secondo i firmatari serve un "segnale forte di dissenso" contro le politiche di Israele, convintamente sostenute dal Governo italiano, "per evitare un’escalation che rischia di essere senza ritorno", e "contro la follia della guerra". Per lo stesso motivo i firmatari invitano i propri colleghi ad "opporsi all’approvazione di eventuali progetti redatti in risposta al bando MAECI nei propri Dipartimenti". I firmatari concludono affidandosi alla sensibilità dei propri rappresentanti, dicendosi certi che le loro parole saranno prese in seria considerazione.

I firmatari hanno preannunciato ulteriori iniziative nel prossimo futuro per ottenere risposta alle proprie istanze. Al momento infatti la missiva non ha ancora ricevuto una risposta ufficiale.

L'Associazione Fiorentina Amici di Israele contesta la richiesta inviata da alcuni dipendenti e da alcuni professori dell'Università di Firenze: " Siamo di fronte all'ennesima provocazione – commenta Kishore Bombaci, Presidente dell'Associazione – che sta interessando tutto il territorio nazionale e che vede l'Università bersaglio di una propaganda falsa e faziosa contro Israele. Dopo Torino, Bologna, Napoli e Bari, anche il nostro ateneo sta subendo pesanti pressioni affinchè compia un atto (lo stop al bando) che non può che essere definito illegittimo e infondato.

Vi è l'intenzione da parte di qualcuno evidentemente molto organizzato di trasformare gli atenei in trincee di una guerra ideologica che respingiamo con forza – continua Bombaci – nella convinzione che le università debbono rimanere luoghi di confronto democratico e non di partigianeria ideologica. Proprio dai luoghi di cultura, invece, dovrebbe provenire uno sforzo di verità su quanto sta accadendo in Medio Oriente e sulle responsabilità di Hamas su cui, tuttavia, tutti tacciono.

Sarebbe opportuno smettere di utilizzare termini a caso – come ad esempio genocidio -soprattutto da parte di chi dovrebbe conoscerne il significato ed essere in grado di porre un analisi critica della realtà per trasferire agli studenti non solo nozione ma metodi di approfondimento. Al contrario – prosegue Bombaci – assistiamo alla strumentalizzazione ideologica più accentuata e ci rammarichiamo che ciò avvenga non solo da frange di studenti politicizzati ma addirittura da quella che dovrebbe essere l'elite culturale della città".

L'Associazione Fiorentina Amici di Israele chiede al Rettorato fiorentino e al Senato Accademico di non dare ascolto a simili provocazioni e di proseguire l'iter per la cooperazione con le università israeliane.

Martedì 9 aprile 2024, dalle ore 18.00, l'Associazione e il Circolo "Vie Nuove" di Firenze, in collaborazione con "Assopace Palestina", presentano una serata tematica, con talk e proiezione dedicati al conflitto in corso e al quadro della situazione internazionale. All'incontro delle ore 18, con partecipazione libera, interverranno Arturo Marzano dell'Università di Pisa, docente di storia e istituzioni dell'Asia; Maria Chiara Rioli dell'Università di Modena e Reggio Emilia e ALBERTO TONINI, docente di storia delle relazioni internazionali per l'Università di Firenze.

Incontro in presenza, presso la sede del Circolo "Vie Nuove" in Viale Giannotti, 13 a Firenze, ma per il quale è prevista, per coloro che non potranno raggiunge la sede fiorentina, anche la diretta online sul canale youtube del circolo Vie Nuove stesso al seguente link Alle ore 21.00, la serata proseguirà con la proiezione, a cura di Assopace Palestina, del documentario"ERASMUS in GAZA" (prod Spagna, 2021, durata 88 min)

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