Firenze, 9 dicembre 2018 – Un teatro pieno, pieno come quel lontano 9 dicembre 1928. A distanza di 90 anni, la città ha fatto sentire tutto il suo affetto per il Maggio, rivolgendo calorosi applausi, intonando all’unisono “buon compleanno” e celebrando insieme i primi 9 decenni di vita dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Una giornata di festa, con il teatro aperto ai fiorentini, che si sono riversati numerosissimi per partecipare alle visite guidate - andate sold out molti giorni prima dell’evento – e all’ultima recita de La traviata di Giuseppe Verdi (diretta dal maestro Enrico Calesso con la regia di Francesco Micheli) offerta al pubblico ad un prezzo speciale di 10 euro e andata in scena davanti a un teatro strapieno.
“Dopo 90 anni la famiglia del Maggio si è allargata e oltre ad avere una grandissima orchestra si è arricchita di un coro, di tecnici ed è diventata nel corso di questi anni uno dei centri di produzione lirica e sinfonica più importanti del mondo – ha detto al pubblico il sovrintendente Cristiano Chiarot dal palcoscenico, prima dell’inizio dell’opera –. Abbiamo passato qualche disavventura ma adesso abbiamo davanti a noi un grande avvenire e vogliamo poterlo sviluppare insieme a voi. Il nostro ruolo è quello di dare grandi emozioni e vorremmo continuare a regalarvene”.
Era il 9 dicembre del 1928 quando il maestro Vittorio Gui dava vita alla Stabile Orchestrale Fiorentina, che sarebbe poi diventata l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Sono passati 90 anni da quel momento e sul podio, a dirigere l’orchestra, si sono susseguiti nel corso del tempo praticamente tutti i più celebri e importanti direttori della scena musicale mondiale; parallelamente ne hanno assunto la guida stabile (a partire dal fondatore Vittorio Gui) i maestri Mario Rossi, Bruno Bartoletti, Riccardo Muti, Zubin Mehta - che ne è il direttore onorario a vita – e Fabio Luisi, che ne ha assunto la guida nel 2018.
In poco meno di un secolo sul podio, per i concerti sinfonici, si sono susseguiti più di 500 direttori (che raddoppierebbero se si considerassero anche i direttori che hanno diretto solo opere liriche) provenienti dai cinque continenti tra cui molti nomi indimenticabili come Claudio Abbado, John Barbirolli, Leonard Bernstein, Karl Boehm, Guido Cantelli, Victor De Sabata, Wilhelm Furtwӓngler, Carlo Maria Giulini, Carlos Kleiber, Otto Klemperer, Loris Maazel, Dimitri Mitropoulos, Georges Prệtre, Thomas Schippers, Tullio Serafin, Giuseppe Sinopoli, Georg Solti, Herbert von Karajan ma anche Seymon Bychov, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Gustavo Dudamel, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Geoffrey Tate e Christian Thielemann che hanno guidato una delle più importanti compagini italiane e europee.
In novanta anni di vita, dalla nascita ad oggi, l’Orchestra del Maggio ha inoltre percorso in tournee un po’ tutto il mappamondo: dal Giappone agli Stati Uniti fino all’Oman, dalla Russia al Sudamerica senza dimenticare la grande parte del vecchio continente.