Il centenario della notte di San Bartolomeo a Firenze

100 anni dopo, la città ricorda le vittime della repressione fascista e il valore della libertà di stampa

Nicola
Nicola Novelli
13 Settembre 2025 16:54
Il centenario della notte di San Bartolomeo a Firenze

Il 3 e il 4 ottobre 2025 ricorre a Firenze il centenario della notte di San Bartolomeo, rappresaglia fascista contro gli oppositori politici, raccoltisi in particolare attorno alla redazione della rivista clandestina “Non Mollare”, fondata dai fratelli Carlo e Nello Rosselli. Una settimana di violenza incontrollata, scatenata dal gerarca Tullio Tamburini, dopo l'uccisione dello squadrista Giovanni Luporini, culmina quella notte con gli omicidi dell’ex deputato del Psi Gaetano Pilati e dell’avvocato socialista Gustavo Console, e con il rapimento e l’assassinio sulla pubblica via del giovane massone Giovanni Becciolini. Potrebbero esserci state anche altre vittime, ma per paura di rappresaglie fasciste i nomi di eventuali altri assassinati sarebbero rimasti ignoti e non reclamati dalle famiglie.

Nove da Firenze, dal 1997 il più antico quotidiano online della città, ha preso l'iniziativa di celebrare il centesimo anniversario con un itinerario della memoria. Venerdì 3 ottobre alle ore 20:00 avrà luogo la deposizione di fiori sotto la lapide che ricorda l’omicidio di Giovanni Becciolini, repubblicano e massone, in via dell’Ariento (edificio dello Storico Mercato Centrale). Letture scelte a due voci da testi storici.

Con uno spostamento in pullman da 35 posti, o con mezzi propri, i partecipanti raggiungeranno alle ore 21.30 via Dandolo 10, sotto l’abitazione dove fu ucciso l’ex deputato socialista Gaetano Pilati. Anche lì deposizione di fiori e letture scelte a due voci da testi storici.

Ancora uno spostamento in pullman (35 posti), o con mezzi propri per completare, alle ore 22.30, l'ultima deposizione di fiori in via Timoteo Bertelli sotto l’abitazione dove fu ucciso Gustavo Console, corrispondente del quotidiano L’Avanti! e massone. Letture scelte a due voci da testi storici.

Sabato 4 ottobre, dalle ore 9:00 alle 13:00, il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, ospita in Sala Ferri un corso di formazione per giornalisti aperto al pubblico. Intervengono Stefano Bisi, direttore editoriale della rivista “Espansione”, autore del libro “Le dittature serrano i cuori”, dedicato proprio alla Notte di San Bartolomeo, Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini e direttore della rivista “Nuova Antologia”, Giancarlo Tartaglia, segretario generale della Fondazione sul giornalismo “Paolo Murialdi” e direttore della collana editoriale “Giornalisti nella Storia”, Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli e direttore della rivista «Quaderni del Circolo Rosselli».

Saluti istituzionali del presidente del Vieusseux, Riccardo Nencini, e di Marcello Mancini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Ordine dei giornalisti della Toscana, organizzatore del corso di aggiornamento professionale. Partendo dall’analisi dei fatti storici, il corso infatti ha lo scopo di sviluppare una riflessione sulla libertà di stampa e sulle pressioni con cui può essere coercita, sia materiali, che normative. E’ a causa di un inciso dello Statuto Albertino, il cui articolo 28 recitava: «La stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi» che il fascismo riuscì a imporre la dittatura.

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