Il 27 gennaio il Giorno della Memoria

In programma eventi, visite tematiche, iniziative per le scuole, incontri pubblici e teatro per commemorare le vittime

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2023 17:59
Il 27 gennaio il Giorno della Memoria

La Toscana si appresta a ricordare le vittime dell'Olocausto, degli effetti delle leggi razziali e di tutti coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere gli ebrei perseguitati e deportati, con un cartellone di eventi che si snoda intorno al Giorno della Memoria, appuntamento internazionale che ricorre il 27 gennaio, data in cui nel 1945 furono abbattuti i cancelli di Auschwitz.

L’amico ritrovato è lo spettacolo che il Teatro della Toscana, dopo il successo del debutto nazionale dell'ottobre scorso, ripropone al Teatro di Rifredi dal 26 al 29 gennaio durante la Settimana della Memoria promossa dalla Regione Toscana. Previsti anche spettacoli mattutini per i giovani e le scuole. Adattato dal drammaturgo catalano Josep Maria Miró, tradotto e diretto da Angelo Savelli, il romanzo di Fred Uhlman, interpretato da Federico Calistri, Mauro D'Amico, Roberto Gioffré, torna a offrire gli episodi più emozionanti, intensi e drammatici di un’amicizia nata nel periodo più buio della Storia.

Quell'amicizia che dovrebbe unire persone e popoli e che invece viene calpestata dai rovinosi razzismi e nazionalismi che hanno segnato il periodo più buio della nostra storia, il nazismo.

MUS.E propone un pomeriggio di visite tematiche al Museo Novecento e al MAD Murate Art District che si affiancano alle molte iniziative e celebrazioni della giornata, a testimonianza di un passato storico doloroso, monito per le generazioni future.

Approfondimenti

Alle ore 15 e alle 16 si svolgeranno due visite guidate gratuite all’interno di MAD Murate Art District, negli ambienti dell’ex carcere, compresa la cosiddetta sezione del Carcere Duro, l’area di detenzione più severa della prigione otto-novecentesca, dove furono rinchiusi tra gli altri Carlo Ludovico Ragghianti, Carlo Levi e Gaetano Salvemini. Il luogo resta nel cuore di Firenze come documento vivo e tangibile, testimonianza di coloro che hanno vissuto in prima persona questo capitolo della storia. L’ex carcere, oggi importante centro cittadino di produzione di arte contemporanea, assume un significato particolare per il Giorno della Memoria: le Murate, infatti, nel ‘44 furono il luogo di raccolta per numerosi deportati prima della partenza verso i campi di sterminio.

Alle ore 16 e alle 17 invece, presso il Museo Novecento, sarà possibile partecipare a due visite tematiche centrate sulla collezione permanente del museo. In particolare, il percorso si focalizzerà su alcuni artisti presenti in collezione - coinvolti nelle persecuzioni o attivi contro gli orrori del periodo, come Mario Mafai, Carlo Levi e Renato Guttuso - e dedicare un'attenzione speciale al collezionista Alberto Della Ragione, che ebbe un ruolo di primo piano nel proteggere e tutelare gli artisti e le loro opere in quegli anni.

Il 27 gennaio alle ore 18 il Museo Novecento presenterà un appuntamento speciale con la cantautrice, autrice e interprete Letizia Fuochi, che sarà protagonista della performance "Neve di carta – il Canto della Memoria", accompagnata dal chitarrista Francesco Frank Cusumano.

Lunedì 30 gennaio alla Feltrinelli RED Firenze dove alle 18.00 si terrà l’incontro con Sacha Naspini che presenta Villa del seminario (edizioni e/o), un romanzo che si ispira a fatti realmente accaduti. Grosseto ha un triste primato nella storia dell’Olocausto: è l’unica diocesi in Europa ad aver stipulato un regolare contratto d’affitto con un gerarca fascista per la realizzazione di un campo d’internamento. A Roccatederighi, tra il ‘43 e il ‘44, nel seminario del vescovo furono rinchiusi un centinaio di ebrei destinati ai lager di sterminio. Questa è anche la loro storia. Insieme all’autore interviene Filippo Boni.

Il Comune di Empoli in occasione del Giorno della Memoria ha organizzato un mese di appuntamenti per riflettere su storia e diritti. In collaborazione con Giallo Mare Minimal Teatro, Uisp Empolese Valdelsa, Sezioni Soci Coop di Empoli e ANED Empolese Valdelsa sono state organizzate le "Passeggiate della memoria", tre appuntamenti per gli amanti del movimento e della storia locale.

Saranno tre occasioni per ripercorrere, grazie agli operatori della compagnia Giallo Mare Minimal Teatro, la storia di alcuni deportati raccontandoli attraverso le pietre d’inciampo installate nel 2022 in vari luoghi di Empoli.

La prima passeggiata è in programma il 28 gennaio con ritrovo alle 15 dalla casa del popolo di Avane: si parte alle 15.15 e si percorrono via della Robbia, via del Borghetto. Via Ripa, Casa della Memoria di via Lucchese, via della Repubblica, via Dainelli, via Alzaia, pista ciclabile, ritorno alla casa del popolo di Avane.

Secondo appuntamento sabato 18 febbraio alle 15 alla scoperta delle pietre d’inciampo installate nel 2022 a Cortenuova e Pontorme, partendo dal palazzetto dello sport di Empoli. Ultima passeggiata sabato 4 marzo alle 15 alla scoperta delle pietre d’inciampo installate nel 2022 nel centro di Empoli, partendo dal monumento della Vetreria Taddei. La partecipazione è libera e gratuita. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 3534275185.

Doppio appuntamento con la cultura della memoria alla Casa della Memoria in via Livornese a Santa Maria e al Cenacolo degli Agostiniani di via dei Neri con le ‘investigazioni’. Venerdì 20 gennaio 2023, alle 18 torna ‘La Biblioteca della Memoria’, con due presentazioni di libri che rientrano nel programma del ‘Giorno della Memoria 2023’: Emilio Chiorazzo e Nicola Coccia presentano rispettivamente “La scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano” (Edigrafema, 2021) e “L’arse argille consolerai” (ETS, 2018). Modererà la serata Alessio Mantellassi, presidente del Consiglio Comunale di Empoli con delega alla cultura della memoria. Due testi, un unico legame: Carlo Levi.

Ad aprire il cartellone di Livorno sarà un incontro che vede coinvolti quasi 500 studenti di scuole di diverso ordine e grado dal titolo “Custodire la memoria tra le generazioni” in programma lunedì 23 gennaio alle ore 10 al Teatro 4 Mori. Al Teatro 4 Mori si alterneranno riflessioni, musiche e dialoghi, presenti i Testimoni – Roberto Rugiadi, Emanuele Fiano, Paola Jarach Bedarida - che hanno accompagnato gli studenti in questo percorso.

Nel corso della mattinata, Sky Documentary, venuta a conoscenza da Rugiadi stesso con il quale stava girando un servizio sugli eredi della Shoah, del suo costante impegno con i ragazzi per educarli alla Memoria, ha ritenuto importante trasmettere in anteprima nazionale il documentario che poi verrà integralmente trasmesso in tv il 27 gennaio prossimo.

Per martedì 24 gennaio la Comunità di Sant'Egidio, in collaborazione con il Comune di Livorno, la Diocesi, la Comunità Ebraica e Istoreco, ha organizzato un corteo silenzioso per le vie del centro cittadino. L'appuntamento è alle ore 17 in piazza del Municipio. Il corteo sfilerà su viale degli Avvalorati, via della Madonna, via del Giglio, piazza Cavallotti, via del Cardinale, via di Franco e via del Tempio fino a raggiungere piazza Benamozegh dove sono previsti interventi, testimonianze e l'accensione della Menorah, in ricordo delle vittime della Shoah e dell’universo concentrazionario nazifascista.

Durante il tragitto, i volti di alcuni dei livornesi ebrei che furono deportati saranno alle finestre degli edifici che si affacciano sul percorso, grazie alle immagini che la Comunità di Sant’Egidio ha raccolto dai loro familiari e amici. Concluderà la cerimonia l'”abbraccio” alla Sinagoga.

Le scuole saranno nuovamente protagoniste mercoledì 25 gennaio e martedì 7 febbraio. Il 25 gennaio alle ore 9 per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo Mazzini (via Veneto, 24) è in programma l'iniziativa “Testimonianza della Deportazione”. Il 7 febbraio alle ore 11 all'IIS Vespucci/Colombo (via Chiarini,1) si terrà la cerimonia di intitolazione dell'Aula di Fisica e seguente dedica testimoniale nell'Aula Professori, alla professoressa Decky Fornaciari, insegnante di ruolo nella stessa scuola, membro attivo dell'ANED sezione interprovinciale ed instancabile accompagnatrice degli studenti provinciali nei pellegrinaggi annuali ai campi di concentramento nazi-fascisti.Entrambi gli appuntamenti sono curati da ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti), sezione interprovinciale di Pisa.

Spazio anche al teatro: giovedì 26 gennaio alle ore 21 nello spazio de La Goldonetta, infatti, sarà portata in scena l'opera di Stefano Massini “Processo a Dio” a cura della Compagnia Amasi Damiani. Biglietti: posto unico numerato € 10 in vendita alla biglietteria del Teatro Goldoni (tel. 0586 204290) aperta il martedì e giovedì ore 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30/19.30.

Venerdì 27 gennaio in occasione del Giorno della Memoria alle ore 16, in via Bartelloni 1, sarà scoperta una Pietra d'Inciampo in memoria del cittadino livornese Mario Cozzolini, sopravvissuto ai lager nazisti. Cozzolini fu arrestato nel gennaio del 1944 e deportato nel campo di concentramento di Dachau con numero di matricola 64141, triangolo rosso (prigioniero politico), dove riuscì a sopravvivere fino alla liberazione.

Alla cerimonia sarà presente l'assessore alla Cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi e rappresentanti dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti sezione interprovinciale di Pisa che ha patrocinato l’iniziativa.Incontri pubblici sono previsti inoltre per le giornate del 30 gennaio, del 2 e dell'8 febbraio.

Il primo in agenda è per lunedì 30 gennaio alla ore 16 ai Bottini dell'Olio e verterà sul tema “Letteratura e deportazione. Una riflessione su Charlotte Delbo e primo Levi”. L'evento, curato da Istoreco Livorno, registra la presenza di Elisabetta Ruffini, direttrice dell'Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, e di Martina Mengoni, ricercatrice dell'Università di Ferrara. Consigliata la prenotazione all'indirizzo mail istoreco.livorno@gmail.com o al numero 0586. 809219.

Giovedì 2 febbraio alle ore 17 sarà la volta dell'incontro che si terrà nella Sala Consiliare della Provincia dove le associazioni livornesi dell’antifascismo e della Resistenza, in accordo con la Comunità ebraica di Livorno, hanno ritenuto di dover ricordare tutte le vittime dei campi di sterminio nazifascisti: insieme agli ebrei, la categoria più numerosa rinchiusa nei campi, vi erano appartenenti a confessioni religiose tra cui i Testimoni di Geova, religiosi anche cattolici come Don Roberto Angeli, antifascisti, Rom e Sinti, omosessuali. I relatori saranno: Pier Giorgio Curti, psicoanalista; Sergio Bontempelli, autore e operatore ADIF; Valerio Di Porto, Istituto Dirpolis, Scuola Superiore Sant’Anna Pisa.

La moderatrice sarà Francesca Ricci, operatrice culturale. Da sottolineare che parteciperanno il Centro Studi Don Roberto Angeli, la Comunità ebraica di Livorno, L.E.D. Libertà e Diritti, Arcigay Livorno. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Chiuderà gli eventi, mercoledì 8 febbraio, la lectio magistralis di Valeria Galimi, dell'Università di Firenze. “Sotto gli occhi di tutti. La società italiana e le persecuzioni contro gli ebrei” che si svolgerà dalle ore 10.30 nella sala del Consiglio Comunale.

Fare Memoria, sempre, in ogni scelta quotidiana e in ogni momento della vita, a partire dai più piccoli. Questa la ragione che ha spinto la giunta comunale di Coreglia a intitolare i due spazi pubblici antistanti le scuole di Ghivizzano (primaria e media) alle vittime della Shoah e alle vittime delle Foibe. Un simbolo, un gesto che custodisce in sé il valore - e la responsabilità - della memoria: un testimone da tramandare di generazione in generazione per impedire che quello che è stato accada di nuovo.

Il primo appuntamento è venerdì 27 gennaio alle 11, in occasione del Giorno della Memoria, con l’intitolazione del piazzale della scuola media, in viale Castracani a Ghivizzano, alle vittime dell’Olocausto. A questo primo momento ne farà seguito un altro, sempre a Ghivizzano, stavolta davanti alla scuola primaria, venerdì 10 febbraio, sempre alle 11, in occasione della solennità civile nazionale italiana istituita per ricordare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata.

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