Ieri pomeriggio la manifestazione antirazzista del Cpa Fi Sud

Il leghista Emanuele Cocollini parla di bieco sfogo anti-americano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 giugno 2020 13:15
Ieri pomeriggio la manifestazione antirazzista del Cpa Fi Sud
Fotografie di Alessandro Rella

Si è tenuta a Firenze nel pomeriggio di ieri anche la manifestazione “antirazzista” ed “antifascista” organizzata dal Cpa FiSud. Il corteo è partito da piazza della Repubblica, per poi marciare fin sotto le finestre del Consolato USA sul lungarno, in coincidenza con l'appuntamento internazionale di lotta e solidarietà con le rivolte statunitensi. I manifestanti hanno sfilato per le strade del centro, sventolando bandiere con la falce ed il martello, bandiere cubane, palestinesi e jugoslave.

"Sostegno e solidarietà ad i milioni di statunitensi -si leggeva nel comunicato di invito a partecipare- che hanno scelto di alzare la testa, nonostante il coprifuoco in oltre 25 capoluoghi americani, e alle migliaia che in queste ore stanno subendo arresti e nuove violenze della polizia e dei gruppi nazifascisti e suprematisti bianchi".

“Stiamo parlando dei sostenitori dei peggiori regimi autoritari della storia dell’umanità. Stiamo parlando di paesi nei quali non esisteva o non esiste nessuna forma di libertà e di rispetto dei diritti umani fondamentali - dichiara il vicepresidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini- No, davvero, non si può essere comunisti, titini, anarchici, castristi ed allo stesso tempo antirazzisti. Non si possono accettare lezioni di antirazzismo - continua Cocollini - da personaggi o movimenti le cui ideologie, spesso criminali, hanno penosamente fallito lasciando dietro di sé macerie morali e sociali.

La verità è che per una certa Sinistra, la quale ha in odio i valori di libertà-responsabilità-democrazia incarnati dagli Stati Uniti d’America, queste manifestazioni rappresentano solo l’occasione dare sfogo al più bieco antiamericanismo e per attaccare la nazione che ha contribuito in modo determinante a liberarci dalla dittatura - ieri peraltro era l’anniversario del D-day - ed a ricostruire il nostro Paese. Queste iniziative sono esclusivamente un pretesto per attaccare il nostro principale alleato, a prescindere dalla giustezza o validità o verità degli argomenti tirati in causa.

Gli USA hanno dimostrato di saper combattere e sconfiggere il razzismo, perché il popolo americano ha consapevolezza dei suoi diritti e del suo potere democratico. Ad una certa Sinistra italiana - preoccupata, a suo dire, da un montante autoritarismo statunitense - suggerisco - conclude Cocollini - piuttosto di guardare in casa nostra, dove i diritti civili, sociali e democratici degli Italiani sono costantemente minacciati da una gestione della crisi che ha evidenziato l’utilizzo di discutibili provvedimenti amministrativi per sospendere alcune delle nostre libertà fondamentali garantite dalla Costituzione”.

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