Gkn: l'incontro a Roma e la rabbia dei lavoratori

Fabiani: "Governo con la Regione su scouting, ritiro liquidazione e tutela lavoratori". Assemblea Collettivo di Fabbrica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 febbraio 2023 17:48
Gkn: l'incontro a Roma e la rabbia dei lavoratori
ph Facebook Collettivo di Fabbrica

Niente stipendio da cinque mesi per centinaia di lavoratori; uno stabilimento, la ex Gkn di Campi Bisenzio, fermo senza un perché da anno e mezzo; la Regione, le istituzioni locali – Comune di Campi Bisenzio e Città metropolitana – le organizzazioni sindacali e le rsu aziendali che questa mattina a Roma, presso il Mimit, hanno insistito per una prospettiva industriale che ha rilievo per tutto il territorio toscano ed è innestata in una vertenza nazionale.

“Il Governo ha deciso di sostenere l’azione di scouting che, come ricordato dallo stesso presidente Giani prima della riunione di questa mattina, continua ad essere la scelta consapevole e determinata della Regione per dare un futuro a decine di famiglie” afferma Valerio Fabiani, consigliere del presidente per lavoro e crisi aziendali.

Presente al tavolo con le strutture di Arti e Unità di crisi, il consigliere afferma che ‘il Governo ha deciso di sostenere anche la richiesta di procedura di ritiro della liquidazione mettendo a disposizione il Fondo del credito per le cooperative e il Fondo di salvaguardia di Invitalia. Insieme abbiamo richiesto l’immediato pagamento di quanto dovuto ai lavoratori”. Quanto all’amministrazione straordinaria, aggiunge Fabiani, “la Regione la ritiene ancora un'ipotesi prioritaria e il governo oggi non l’ha esclusa”.

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“A Roma Qf non si è presentata; hanno partecipato da remoto il liquidatore con i suoi legali e siamo stupiti che i professionisti non abbiano ancora avuto il passaggio di consegne da parte della proprietà, anche considerando l'importanza del tavolo di questa mattina e la forte tensione sul territorio”. Il consigliere ringrazia la sottosegretaria Fausta Bergamotto che “ha chiesto formalmente con noi il ritiro della procedura di liquidazione riconvocando il tavolo per il 2 marzo”.

"Siamo di nuovo a quel 9 luglio - commenta in un post social il Collettivo di Fabbrica Lavoratori GKN -  Al posto della mail, c'è il logoramento. Al posto dei licenziamenti in tronco, c'è il licenziamento per sfinimento... Siamo di nuovo a quel 9 luglio, di fatto. Ma peggio: siamo senza stipendio e con 20 mesi di lotta sulle spalle. Chiamiamo tutte e tutti a farsi di nuovo testuggine. Ritirare la liquidazione, pagare gli stipendi, intervento pubblico, messa a disposizione dello stabilimento.Giovedì 2 marzo: h 20.30, assemblea generale. Il luogo sarà comunicato".

Questa invece la posizione espressa dalla Cgil Toscana: "Un incontro che non ha portato a nessuna novità, ma soprattutto ha confermato l'inconsistenza di Borgomeo e oggi anche del Liquidatore che ha dichiarato di non poter entrare nel merito della vertenza poiché non a conoscenza della situazione societaria.

Il Liquidatore e i suoi consulenti (7 in totale) hanno provato a impostare il confronto sulla solita e unica litania che Qf ha portato ai tavoli, sostenendo che la liquidazione si basa sul mancato raggiungimento dell'oggetto sociale di impresa per colpa dell'occupazione dello stabilimento da parte dei lavoratori.Un tentativo inaccettabile di ribaltare sui lavoratori la colpa della fuga di Gkn e l'inconsistenza dei progetti di reindustrializzazione portati da Borgomeo.Le lavoratrici e i lavoratori sono in assemblea permanente in difesa di uno stabilimento produttivo fondamentale per il territorio di Campi Bisenzio e di tutta la regione.Al punto in cui si è arrivati è fondamentale il ritiro della procedura di liquidazione ‒ sostenuto anche dal Ministero e dalla Regione Toscana ‒ e il commissariamento dell'azienda.Sono le uniche strade per avviare un reale percorso che valorizzi il lavoro fatto fino a oggi dalla Regione e le proposte depositate al Comitato di proposta e verifica.Il tavolo è stato aggiornato al prossimo 2 marzo ma è necessario che il Governo individui una soluzione e metta in campo gli strumenti per garantire il futuro industriale dello stabilimento e la continuità occupazionale e di reddito delle lavoratrici e dei lavoratori”, concludono Simone Marinelli, coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale, Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia e Silvia Spera, Area politiche industriali per la Cgil nazionale.

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