Curcio capo della Protezione civile oggi a Pistoia

Ha visitato una delle Situation room più grandi d’Italia: quella delle Misericordie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2022 17:22
Curcio capo della Protezione civile oggi a Pistoia

Da lì vengono coordinati, 24 ore su 24, più di 14 mila volontari che costituiscono l’asse portante della gestione delle emergenze sanitarie. Quella della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, a Pistoia, è una delle “situation room” tra le più grandi d’Italia. E ha ricevuto oggi la visita del Capo dipartimento della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio.I numeri della più antica organizzazione di volontariato e di terzo settore d’Italia sono impressionanti: riunisce, in totale, 854 Misericordie locali in 19 Regioni italiane, per un totale di più di 600mila persone (l’equivalente degli abitanti di due città come Bari e Firenze) che si impegnano quotidianamente su diversi fronti: dal sociale alla salute, dalla prevenzione alle emergenze.Nel centro di coordinamento dell’area emergenze hanno sede la Sala situazione Misericordie d’Italia, la Sala operativa della Federazione Misericordie della Toscana e l’Unità di crisi della Confederazione nazionale Misericordie d’Italia.La Sala situazione si occupa del coordinamento delle attività dell’area emergenze di tutta Italia, collabora e si interfaccia con tutte le Sale operative regionali e le sue sotto-strutture.

Durante le emergenze più rilevanti del Paese rileva le richieste e le necessità che vengono dai territori in crisi e dal Dipartimento di protezione civile. E’ stata ed è in prima linea per la gestione dell’emergenza Covid.

“Lo straordinario impegno della Sala situazione di Pistoia è forse uno degli esempi più belli di come la più antica organizzazione di volontariato italiana ancora attiva sappia fare squadra, creare rete e partecipare a pieno titolo alla rete dell’emergenza e dell’assistenza del Paese – spiega Domenico Giani, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia – Nella gestione dell’emergenza la persona ha sempre priorità, e per noi Misericordie tendere una mano a chi ha difficoltà è un principio inderogabile.

La presenza del capo della Protezione civile è per tutti noi una nota di orgoglio, l’attestazione che ci sono valori primari, universali, che portano a lavorare sempre verso un obiettivo comune».Per Fabrizio Curcio, «la Toscana esprime una grande forza in tema di protezione civile», sottolineando come «qui si è trovata una culla importante anche per recepire elementi nuovi». «Ci sono persone che si propongono in percorsi di crescita e che si mettono in discussione in modo organizzato con il volontariato», aggiunge.

REGIONE - “E’ importante che i rappresentanti delle istituzioni, regionali e nazionali, ci supportino in questo percorso di costruzione, che è già un’esperienza europea per le capacità e le competenze che contraddistinguono i due sistemi”, ha sottolineato Curcio nel ringraziare il presidente della Toscana Eugenio Giani e gli assessori regionali Monia Monni (protezione civile) e Simone Bezzini (diritto alla salute) per “la collaborazione mai venuta meno”, operatori e volontariato per “il lavoro straordinario, fatto in silenzio e con intelligenza”.

La riunione operativa, che si è svolta nella sede di viale Matteotti della Cross, la Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario, che viene attivata dalla protezione civile durante le emergenze sanitarie, è stata anche l’occasione per presentare il ‘posto medico avanzato’ della Toscana, una struttura sanitaria all’avanguardia, che sarà messa a disposizione della colonna mobile nazionale delle Regioni per la gestione delle emergenze.

“Il sistema toscano della protezione civile - ha sottolineato Giani - è una realtà veramente importante, che ha consentito al Paese di essere punto di riferimento a livello europeo. In Italia, nel periodo della pandemia, i due sistemi, quello della protezione civile e della sanità gestiti dalla Regione, si sono fortemente integrati e hanno fatto della Cross di Pistoia un centro di eccellenza. Da qui, con il grande lavoro del volontariato, è stato coordinato il trasporto dei pazienti in terapia intensiva in Italia e all'estero".

“La Cross è un’esperienza toscana, messa al servizio del Paese - ha aggiunto l’assessora Monni -. Durante la Pandemia l’abbiamo attivata più volte. E’ il nostro modo per dimostrare che è possibile il collegamento stretto tra il mondo della protezione civile e quello della sanità, che vogliamo rafforzare nel solco di quanto l’ingegnere Curcio ha intenzione di fare con il Dipartimento nazionale. In Toscana è già in corso un lavoro di potenziamento del raccordo tra le strutture sanitarie e quelle della protezione civile, per essere sempre più efficaci, efficienti e rapidi nell’affrontare qualsiasi tipo di emergenza”.

“La pandemia dovuta al Covid ha determinato alcuni cambiamenti organizzativi tali da rendere oggi del tutto naturale e necessaria la messa a frutto di questa importante esperienza tra i due sistemi, che hanno saputo lavorare in stretta sinergia e con grandecollaborazione - ha affermato Bezzini -. Dagli insegnamenti che abbiamo appreso possiamo trarre spunto, per mettere in campo idee nuove e proiettarle con coraggio in una dimensione decisamente innovativa. Ringrazio Curcio, tutti gli operatori e il volontariato per il lavoro straordinario svolto in questi due anni”.

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